Non controllo la rabbia e lui mi ha lasciata
Buonasera, scrivo qui perché da tre settimane ormai vivo soffocata da un dolore che mi paralizza dovuto alla fine della mia storia d'amore. Ho 23 anni e per 5 anni sono stata con un ragazzo che ha la mia stessa età. Le cose tra noi sono state sempre perfette, c'è stato sempre molto amore, complicità, amicizia e rispetto tra noi. C'è da dire, però, che io e lui abbiamo due caratteri molto diversi: lui razionale e introverso, io emotiva e insicura. Queste diversità ci hanno portato, non poche volte, a litigare poiché io mi sono sempre sentita più attaccata a lui e più bisognosa di affetto e attenzioni di quanto non ne avesse lui, e quando me ne rendevo conto venivo pervasa da un senso di frustrazione e rabbia che mi portava a perdere le staffe e a dire cose che nemmeno pensavo. Me ne rendevo conto soprattutto perché io ero sempre desiderosa di vederlo e sentirlo come se da quell'incontro dipendesse la mia vita, mentre lui se non ci si poteva vedere non mostrava segni di particolare sofferenza. Quanto lo invidiavo, soprattutto perché sono più che certa che lui la voglia l'avesse, ma che sapesse tranquillamente controllarsi. Io invece no, nessun autocontrollo e quando succedevano questi impedimenti perdevo le staffe e me la prendevo con lui, come se fosse la causa della mia improvvisa infelicità. Lui non ha mai reagito a queste mie "sfuriate", e questo mi faceva innervosire ancora di più: si limitava a dire di non sopportarle. Io non ho mai capito quanto pesante potessi essere quando reagivo in questo modo, finché dopo l'ultima litigata lui è scoppiato: mi ha lasciata. Dice che ho un comportamento troppo infantile, che lui non sopporta e non accetta atteggiamenti di questo tipo, soprattutto per motivazioni così futili. Mi sono sentita morire: innanzitutto per la prima volta, dopo 5 anni, mi sono resa davvero conto di quanto io sbagliassi, e oltretutto non posso credere che lui mi abbia lasciata. Ho provato a parlargli, a dirgli che ora che ho finalmente riconosciuto il mio problema mi impegnerò per cambiare, ma niente. Lui non si fida. Sì, mi dice che gli manco e che ha nostalgia, ma che "per ora le cose stanno così, è finita. Poi non possiamo sapere che cosa ci riserva il futuro".
Intanto sono tre settimane che ho gli attacchi di panico, che mi sono resa conto di avere una dipendenza da lui impressionante. Non riesco a superare questa rottura perché non voglio lasciarlo andare, sono aggrappata ad una speranza che non mi fa più vivere. Il mio pensiero fisso è quello di riconquistare lui e la sua fiducia, mi ripeto che una storia bella come la nostra non può finire così... Capisco che a furia di sopportare lui sia scoppiato, ma come può avere una determinazione così forte?? Cosa posso fare?? Ho sicuramente intenzione di lavorare su me stessa e smettere di avere atteggiamenti immaturi di quel tipo, ma il mio chiodo fisso è quello di riconquistarlo!
Che cosa posso fare??