Guarire dagli attacchi di panico

L'articolo spiega le ragioni degli attacchi di panico, soprattutto in riferimento alla separazione, che costituisce uno dei punti classicamente critici in queste situazioni.

25 MAR 2021 · Tempo di lettura: min.
Guarire dagli attacchi di panico

Una crisi di panico, con il corpo preso in soprassalto dal terrore di morire d'infarto o da uno svenimento, cambia la vita. La cambia innescando la paura che la crisi si ripresenti, persino in forma peggiore. Come curare allora il panico e la serie di paure che ne derivano? Me ne occupo da vent'anni come consulente della LIDAP (Lega Italiana contro il Disturbo da Attacchi di Panico); ne ho scritto in vari articoli e nel libro Senza confini. Considerazioni psicoanalitiche sulle crisi di panico (F. Angeli, Milano, 2007).

La cura del panico implica una certa gradualità, che si organizza già spontaneamente sull'ergersi di una serie di soglie, di barriere, di limiti, di paletti. Attraverso queste costruzioni del soggetto, si vira appunto gradualmente dal ripresentarsi degli attacchi di panico allo strutturarsi di una fobia.

Fobia che presenta spesso caratteristiche specifiche dell'agorafobia e della claustrofobia: per il paziente con anamnesi di attacchi di panico, si tratta spesso di evitare luoghi affollati o contesti chiusi come ascensori, aerei, metropolitane, dai quali sarebbe difficile allontanarsi.

La gradualità di questi passaggi si ritrova nell'evidenza per cui evitare situazioni temute non fa che peggiorare e aggravare le paure ma anche compiere troppo rapidamente dei progressi, senza aver elaborato bene alcune questioni, tende a far ripiombare nel panico. Molto più efficaci sono strategie che implicano un progressivo avvicinamento alle situazioni temute, con un tempo di preparazione tipico dell'angoscia e del tutto inesistente nel panico.

Al cuore del panico, vi è spesso una difficoltà di separarsi: di separarsi dalla famiglia d'origine, dal partner, dai figli, da certe importanti amicizie.

Le 3 vie per compiere il percorso di separazione

Tre sono le vie per compiere questo percorso di separazione che rimarrà comunque una separazione sempre parziale in quanto un essere umano non potrà mai essere del tutto indipendente. Non ci si potrà mai separare del tutto dagli altri.

  1. La prima via della separazione è quella paterna. Si tratta del percorso comunemente descritto nella storia della psicoanalisi in quanto il No del Padre al legame fra il bimbo e la madre, che rischia di divenire simbiotico, gli permette di trovare una propria soggettività.
  2. Seconda forma della separazione è quella che avviene attraverso il simile, attraverso la funzione del pari la cui espressione più eclatante è il gruppo dei pari nella preadolescenza e nella giovinezza. Fra i coetanei è una modalità diffusa, diffusa a tutte le età ma che assume un valore maggiore nell'adolescenza in quanto periodo dell'esistenza nel quale la relazione con gli amici diventa prioritaria. Questa linea è forse quella meno solida, meno stabile in quanto tali relazioni di amicizia o di coppia non sempre risultano durature nel tempo e basta un venir meno di questa simmetrica similarità a farle vacillare lasciando il soggetto confrontato con la propria strutturale solitudine.
  3. Terza e ultima via per compiere il percorso di separazione è quella che avviene attraverso la funzione dell'oggetto. Oggetto inteso come causa del desiderio, come oggetto parziale a partire dagli oggetti di cui ci ha parlato molto: basti considerare l'oggetto transizionale studiato da Winnicott nel suo libro Gioco e realtà (Armando Editore, Roma, 1974) che consiste nel peluche o nella coperta funzionali per un bambino a separarsi dalla madre nell'andare a nanna o alla scuola dell'infanzia. Oggigiorno, fra gli oggetti che permettono la separazione, un posto preminente lo vengono a rivestire proprio gli oggetti digitali: essi sono in grado di permettere una certa padronanza del campo delle relazioni angoscianti con l'Altro, salvo implicare il rischio di determinare una forma di dipendenza, una forma di addiction dal mondo di Internet stesso.

Quando si inceppa il percorso di separazione, è frequente l'insorgere del panico. Trovare uno dei tre modi descritti per separarsi, risulta benefico per la risoluzione degli attacchi di panico.

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Scritto da

Dott. Roberto Pozzetti

Bibliografia

  • Senza confini. Considerazioni psicoanalitiche sulle crisi di panico di Roberto Pozzetti (F. Angeli, Milano, 2007).
  • Gioco e realtà di Winnicott (Armando Editore, Roma, 1974).

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