Il modello della famiglia funzionale in 10 regole

La famiglia funzionale è la strada attraverso la quale si sviluppa un nucleo familiare sano nel tempo

25 LUG 2014 · Tempo di lettura: min.
Il modello della famiglia funzionale in 10 regole

Nella famiglia funzionale sono presenti gerarchie, limiti, ruoli chiari e definiti, nonché comunicazione aperta e capacità di adattarsi ai cambiamenti, favorendo in questo modo lo sviluppo di tutti coloro che ne fanno parte. Esiste una prossimità e affettività tra i membri della famiglia, sempre nel rispetto dello spazio e dell'individualità di ciascuno, fornendo così un giusto equilibrio tra sentimento d'appartenenza e autonomia.

Al contrario, la famiglia disfunzionale presenta modelli di condotta disadattati (da parte di uno o più membri della stessa) che interagendo tra loro generano un ambiente di conflitto e scontro. I ruoli familiari non sono ben definiti e le relazioni affettive sono contradditorie e ambigue. In una situazione simile possono nascere patologie psicologiche, soprattutto nei bambini. Infatti, crescere in una famiglia disfunzionale può provocare:

  • problemi nello sviluppo cognitivo: deficit intellettuali e del linguaggio;
  • anomalie nella personalità: mancanza di fiducia in se stessi e negli altri, aggressività`, etc.;
  • anomalie emotive: debolezza e instabilità;
  • patologie legate all'ansia e alla depressione.

Per favorire un corretto sviluppo personale e di maturità nei bambini, è necessario che le dinamiche familiari siano strutturate intorno a 10 regole generali.

1. I genitori sono genitori

Devono orientare ed essere modelli di condotta, non amici e neppure dittatori. I bambini hanno bisogno di figure parentali solide alle quali fare riferimento per i propri comportamenti. I bambini hanno già i loro amici, il padre e la madre devono dare l'appoggio ai figli ma da una certa distanza, senza pretendere di essere i loro migliori amici salvo che non sia lo stesso bambino a volerlo. Si tratta di creare una relazione affettiva dove il limite gerarchico dev'essere marcato.

2. I bambini sono bambini

È necessario rispettare le tappe evolutive nelle quali si trovano. Bisogna rispettare le loro paure connesse all'età e dar loro l'opportunità e il tempo necessari affinché le affrontino da soli. Mantenendo lo stesso principio, non si può esigere un livello di responsabilità o maturità superiori a quelli della loro età biologica. È giusto che acquisiscano responsabilità alla loro portata (ci si riferisce soprattutto ad alcuni compiti di casa come apparecchiare o sparecchiare la tavola e ordinare la camera).

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3. Dinamiche relazionali familiari

Le relazioni tra i membri della famiglia si devono basare su rispetto, uguaglianza, tolleranza e uno stile comunicativo aperto e assertivo. Bisogna essere liberi di esprimere i sentimenti, le opinioni positive e negative. Inoltre, soprattutto quando i figli sono piccoli, è importante che la famiglia svolga attività come escursioni, viaggi, scampagnate, passeggiate, etc. Quando è possibile, sarebbe opportuno stabilire un orario per la cena al quale tutta la famiglia può essere presente per condividere le emozioni della giornata.

4. Stile educativo condiviso tra i genitori

È molto importante stabilire una linea guida educativa condivisa tra i genitori, evitando lo stile “poliziotto buono, poliziotto cattivo", dove uno dei genitori è buono e permissivo e l'altro ha il ruolo di castigare o richiamare i figli. Diversamente, così facendo, i bambini assoceranno a un genitore il divertimento e all'altro il dovere, sviluppando sentimenti differenziati in base al ruolo assunto dai genitori. Le punizioni devono essere impartire in accordo tra entrambi: nel caso in cui vengano imposte solo da uno di essi, l'altro dovrà quantomeno rispettarle e non mettere in discussione l'autorità e, eventualmente, parlarne non in presenza del figlio. Altro elemento da evitare è quello di allearsi con i figli dicendo frasi del tipo: "Però non dirlo a mamma/papà". Questo tipo di comportamento può generare nel figlio l'attitudine a rivolgersi ad uno o ad un altro genitore in funzione di ciò che vuole ottenere.

5. Evitare l'eccesso di protezione e fomentare l'autonomia dei figli

Ciò si raggiunge permettendo ai bambini di commettere i propri errori e di imparare dall'esperienza. La paura dei genitori che i figli possano sbagliare, li porta ad avere atteggiamenti iperprotettivi che impediscono ai bambini di svilupparne autonomia e sicurezza in se stessi. Non importa se sbagliano, anzi: compiere errori fa parte del processo d'apprendimento.

6. Stabilire regole chiare

I limiti e le norme che i bambini devono seguire devono essere coerenti tra di loro per evitare futuri problemi di comportamento durante l'adolescenza. I bambini devono capire e accettare che, per il loro ruolo di figli, hanno un ruolo sottomesso a quello dei genitori, quindi devono rispettare le regole imposte attraverso una comunicazione assertiva che fa capo a valori e principi etici solidi. Al tempo stesso è necessario che comprendano che ci si può battere per i propri diritti solo nel momento in cui si siano portati a termine i propri doveri.

7. Rispetto dei figli

È fondamentale rispettare i gusti e appoggiare le attitudini dei figli (musica, sport, educazione, hobby, etc.). È un errore pretendere di indirizzare o modellare i figli sulla base dei gusti e/o desideri dei genitori. La repressione del loro vero modo d'essere e l'imposizione di attività o situazioni che non sono di loro piacimento, può generare nei bambini un rifiuto che si potrà trasformare in conflitto, rancore e distanza emotiva. Ciò non vuol dire che i genitori non possano dare consigli ai propri figli, però deve essere il figlio a prendere la decisione dopo aver valutato e tenuto in conto anche le opinioni dei suoi genitori.

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8. Relazione tra fratelli basata su uguaglianza e amicizia

È molto importante non fare paragoni tra i fratelli ed evitare favoritismi perché questi comportamenti potrebbero generare sentimenti d'inferiorità, ingiustizie che ricadranno nel processo di costruzione dell'identità del singolo ledendo l'autostima, la fiducia in se stessi e provocando fenomeni d'aggressività. È fondamentale incoraggiare le capacità di tutti i figli nello stesso modo e rispettare le differenti personalità.

9. La coppia

La paternità va ad occupare il 100% del tempo libero di entrambi i genitori e ciò inevitabilmente condizionerà la relazione di coppia. È importante disporre di un momento al giorno per stare da soli e fare periodicamente attività che piacciono ad entrambi e non discutere mai davanti ai figli. Nel bambino che assiste alle discussioni dei genitori, nascono forti sentimenti di ansia e di insicurezza in quanto vivono questi episodi come lesioni alla stabilità familiare. Allo stesso modo, non bisogna mai spingere un figlio contro un genitore o fare commenti negativi sul partner in sua presenza. È importante che il bambino senta che il legame tra i genitori è solido così da trasmettergli sicurezza e stabilità.

10. Individualità dei membri

Per poter star bene in famiglia, è necessario che ciascun membro stia bene innanzitutto con se stesso. L'ideale sarebbe che ciascuno, in casa, possa avere un suo spazio personale e intimo per sviluppare e coltivare la propria individualità indipendentemente dagli altri. Al contrario, se nella famiglia non si generano questi spazi individuali, si può dar vita a momenti di dipendenza che nel tempo possono tramutarsi in problematiche più complesse da risolvere.

Articolo di Carmen Escámez tradotto da Chiara Bardari

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Scritto da

Carmen Escámez, trad. Chiara Bardari

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Commenti 1
  • Carmela Urgo

    È un buon sito per poter stare bene con gli altri.

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