La Famiglia ricomposta dopo la separazione

Le famiglie ricomposte sono costituite da persone separate o divorziate che affrontano complesse situazioni per garantire una serena crescita ai propri figli.

17 NOV 2015 · Tempo di lettura: min.
La Famiglia ricomposta dopo la separazione

Il termine "famiglie ricomposte" è recentemente rientrato nel lessico giuridico e psicologico per indicare un nuovo nucleo che riunisce un uomo e una donna e figli nati da loro precedenti unioni.

Oggi infatti è consentito da un punto di vista legale stare insieme, convivere, anche se non si è formalmente sposati. Ma in Italia, fino a qualche decennio fa, solo in caso di vedovanza si poteva portare in casa un altro partner e far convivere figli e "figliastri".

Proprio perché recente, la famiglia ricomposta, è una realtà complessa resa ancora più complessa da giudizi e pregiudizi . Sicuramente la crescente accettazione sociale delle 'famiglie non tradizionali' farà si che adulti e bambini trovino più facilmente un loro ruolo sia nell'ambito delle nuove realtà familiari sia nell'ambito dei vari contesti sociali e di vita.

Divorziare o separarsi, eventi molto stressanti

Il divorzio è indicato come il secondo evento più stressante della vita (secondo la scala che misura lo stress in termini di cambiamenti di vita (The Social Readjustment Rating scale di Holmes e Rahe) subito seguito dalla separazione. Perché sono eventi così stressanti? Perché bisogna fare i conti con la separazione da qualcuno di importante, con la perdita di un compagno, di un modo di vita, di un progetto comune, bisogna talvolta fare i conti con il senso di fallimento e di colpa.

La famiglia ricomposta dopo tale stress e sofferenza è una nuova tipologia di famiglia che, sebbene diversa dalla tradizionale (perché contro naturam), mette in evidenza la vitalità dell'istituto familiare, la sua capacità di risorgere: si crede ancora nella famiglia intesa come condivisione di intimità della casa, dei valori sulla base dei quali crescere i figli e sulla base dei quali poter allargare la famiglia. La famiglia nonostante precedenti fallimenti, delusioni, permette di recuperare un senso di appartenenza e di far sentire che c'è una base sicura che può dare rifornimento emotivo ai suoi componenti.

I nuovi equilibri familiari

Di solito questo nuovo progetto familiare è portato avanti da persone che hanno sofferto e che, anche per questo, talvolta hanno raggiunto una maggiore maturità e maggiore consapevolezza di sé e dell'importanza di prestare attenzione alle esigenze della famiglia, esigenze anche emotive.

È importante che gli adulti facciano della loro sofferenza un'esperienza di crescita e che non ricadano in errori del passato e che ci sia una maggiore consapevolezza dei propri bisogni, limiti e valori, aspettative. E' anche fondamentale la motivazione: ce ne vuole per ridisegnare un progetto così complesso dove si mescolano due culture familiari in una sola casa e dove bisogna mettere insieme valori, abitudini, regole, stili di vita, modalità di relazioni, miti; bisogna saper contemperare il vecchio ed il nuovo.

La figura dell'altro

Le separazioni lasciano delle ferite nella fiducia e ci vuole tempo per dare nuovamente fiducia all'altro. Ma chi è l'altro? E che ruolo ha nei confronti dei figli che non sono suoi figli? Il suo è' un ruolo tutto da inventare. L'altro deve essere innanzitutto preparato al fatto che i figli del partner hanno un ruolo prioritario nella sua vita. Ciò che il partner ritiene necessario per i suoi figli avrà la precedenza.

Il suo è un importante ruolo di supporto: una persona con la quale si possono scambiare pareri, opinioni, informazioni. Al di là dei genitori, ai figli serve avere altre figure di riferimento, di fiducia, che trasmettono cose utili per la vita. Senza far sentire giudicato. Questo è molto importante, soprattutto per gli adolescenti.

Presentarsi come una figura amica risulta meno minaccioso che subentrare nel ruolo di guida o di autorità. Inoltre, bisogna dare ai figli del compagnoi/a il tempo di farsi conoscere, apprezzare, rispettare. Per i bambini piccoli, specialmente se il genitore biologico è assente, può essere considerato come un genitore, ma mai al posto del genitore. L'altro potrà ricoprire questo importante ruolo costruttivo se non nega i propri sentimenti, anche quelli ostili, per esempio la gelosia. La gelosia è un sentimento molto frequente nelle famiglie, e forse in quelle ricomposte lo è ancora di più.

Se riesce a riconoscere e legittimare le sue emozioni, a coglierne il senso, può svolgere un ruolo di mediatore, o può con un occhio esterno (più obiettivo e più razionale)alla relazione genitore-figlio aiutare a riequilibrare situazioni in cui si è perso il senso del limite, o si sono perse le regole o la lucidità.

E' anche importante che le figure genitoriali delle famiglie ricomposte non stiano sulla difensiva (bisogna aspettarsi gli attacchi, le provocazioni, l'essere messo alla prova) e che si sforzino di vedere le cose anche dal punto di vista degli altri, soprattutto dei figli. Fino a quando i figli - bambini o adolescenti - non trovano il loro spazio nella nuova famiglia possono continuare a mettere alla prova gli adulti con provocazioni di vario genere.

Il fattore tempo è molto importante:

C'è bisogno di tempo per accettare nuovi equilibri; la ricostituzione della famiglia può essere soltanto un processo graduale, prudente, rispettoso dei tempi interni di ciascuno.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott.ssa Gabriella Toscano

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su terapia familiare

PUBBLICITÀ