Le diverse facce dell'angoscia

Quando proviamo angoscia, cosa sentiamo? Con questo articolo si cerca di fare chiarezza tra angoscia, ansia ed attacchi di panico.

11 MAG 2016 · Tempo di lettura: min.
Le diverse facce dell'angoscia

L'angoscia è un disturbo molto comune, con varie sfaccettature. È simile all'ansia, ma non è la stessa cosa. È, infatti, più disturbante e può dar luogo al panico e alla depressione nel caso non si intervenga in tempo. Poiché spesso ansia e angoscia vengono confuse, occorre fare un po' di chiarezza.

Distinzione tra ansia, angoscia ed attacco di panico

Quando parliamo di ansia bisogna distinguere fra ansia sana e patologica. La prima è adattiva, è una normale reazione ad uno stato di pericolo, oppure sopravviene quando dobbiamo affrontare un'importante prova o situazione nella nostra vita. Ho detto adattiva, perché l'organismo si predispone a raccogliere le proprie energie per adattarsi alla situazione che deve superare e che presenta alcune rilevanti difficoltà.

L'ansia può diventare patologica quando la reazione alla situazione di pericolo o alla difficoltà è abnorme, esagerata, oppure consiste in uno stato d'animo di allerta continuo e senza una causa apparente e chiara che possa essere individuata con facilità.

Parlando di angoscia, invece, ci riferiamo ad una situazione ancora più grave. Lo stato d'animo è, si ansioso, ma si tratta di un'ansia più penetrante, invasiva, paralizzante. L'afflusso di stimoli emotivi interni ed esterni è troppo intenso. Essi sono troppo ravvicinati nell'unità temporale per poter essere controllati e, in qualche modo, filtrati dalle difese psichiche a nostra disposizione. Quindi l'ansia indica un'energia che cerca di trovare le soluzioni per non farsi sommergere dall'angoscia, la quale, quando sopravviene, segnala che sono cadute tutte le difese psichiche e l'intera anima è ormai invasa da un'atmosfera negativa.

Nell'attacco di panico si ha la sensazione che stia per accadere qualcosa di terribile, nell'angoscia questo qualcosa di terribile sta già accadendo, questa è la differenza. Se dura troppo si va incontro alla depressione o a disturbi ancora più gravi, quindi bisogna riconoscerla e curarla in tempo. Infatti se viene trattata come semplice ansia, può diventare cronica e spingere verso la depressione. Se viene trattata come depressione (con farmaci antidepressivi) può esplodere in forma di euforia patologica e trasformarsi in un disturbo più grave come quello bipolare, se viene trattata come panico (con farmaci specifici) viene, per così dire schiacciata nel corpo, e si trasforma in sintomi fisici, se si fa finta di nulla si può addirittura incorrere, nel caso ci sia una predisposizione, in un episodio psicotico.

Quali possono essere i rimedi?

In primo luogo, anche in questo caso, direi no agli psicofarmaci. Questo perché il modesto sollievo che possono dare viene pagato amaramente in seguito con il peggioramento del disturbo e non si scopriranno mai le vere cause di questo malessere.

So che molti non saranno d'accordo, ma questo avviene perché ci si mette fretta e si pensa di poter guarire subito, invece ci vuole pazienza, le sostanze, tutte, danno assuefazione e dopo un po' risultano inefficaci.

Se si tratta di angoscia esistenziale, bisogna invece guardarsi dentro ed in profondità, andare a scoprire le cause di questo malessere, solo così si potrà guarire veramente. La psicoterapia del profondo (psicoanalisi) è la più adatta, in genere. Però, a volte, l'angoscia deriva da un senso di vuoto e allora occorre crearsi nuovi interessi, prendere al volo le idee che possono affacciarsi alla mente ponendosi sempre nuovi obiettivi.

Se invece l'angoscia è di tipo situazionale, cioè dovuta alla particolare situazione di vita del momento, quali problemi familiari, lavorativi, affettivi, è indicato un supporto psicologico di sostegno, per sfogarsi, sentirsi accolto, avere consigli per affrontare questa dura prova della vita. Per rimediare al calo di energie possono essere sufficienti rimedi naturali: fitoterapia, omeopatia, ecc.

È importante, infine, cercare sempre il calore di amici e familiari, purché non siano anche loro persone ansiogene e non si parli sempre del problema.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott. Sergio Rossi

Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in ansia
Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su ansia

PUBBLICITÀ