Libertà ed emancipazione

Questo articolo descrive il fenomeno delle dipendenze patologiche nei loro presupposti epistemologici e descrive il conflitto intrapsichico presente nel disturbo

3 MAG 2024 · Ultima modifica: 6 MAG 2024 · Tempo di lettura: min.
Libertà ed emancipazione

A partire dalle mobilitazioni politiche degli anni '80 si assiste al nascere del narcisismo , che dapprima è un fenomeno individuale caratterizzato dalla mancanza di interesse verso il proprio passato e un atteggiamento laisse faire nei confronti del sesso. Vivere per il presente diviene l'ossessione dominante, Hougan afferma che il narcisismo collettivo è il funzionamento sociale in cui la critica della propria decadenza porta a vedersi con una capacità di auto-sservazione tipica in cui l'insight ha valore per la propria sopravvivenza individuale.

Il narcisista attende da altri la conferma della propria autostima, il cui mondo è uno specchio. Una prima conseguenza è la perdita di emotività, l'individuo prova a lasciarsi invadere dal desiderio, con l'effetto di un trionfo onnipotente dell'Io, e un indebolimento del super io sociale, la cui immagine è la copia delle fantasie del bambino sui suoi genitori. Vi è anche l'esperienza di un vuoto interiore causato dalla perdita di strutture mentali legate alla propria cultura.

Come possiamo definire il narcisismo?

Secondo E.Fromm il narcisismo è la negazione della cooperazione, è definito narcisismo individuale e sociale ed ha la tendenza a banalizzare le spinte morali. Inoltre vi è una ricerca eccessiva di attenzione, vi è il delirio di onnipotenza, la ricerca di consenso altrui, sfruttamento degli altri per farli sentire in colpa. Per Fromm le dinamiche del narcisismo dimorano nell'Es, come forza propulsiva e spinta alla ricerca delle passioni. Il narcisismo è definito come una difesa contro le pulsioni aggressive piuttosto che di amore di sé. Le variabili che intervengono nell'esordio del narcisismo sono:

  • i cambiamenti della società,
  • l'immagine e il culto della bellezza,
  • culto del consumismo,
  • il cambiamento nella vita familiare,
  • i modelli di socializzazione
  • la paura della competizione
  • Inoltre vi sono desideri orali insoddisfatti

Il narcisismo secondario è visto come l'incorporazione di grandiose immagini oggettuali come difesa contro l'angoscia e il senso di colpa. Si vanifica il desiderio contro chi non riesce ad amarlo col risultato di ritenere di essere stato abbandonato. Le immagini della madre e del padre si mescolano con la propria rappresentazione di sé. Il narcisismo primario è tipico del bambino di un anno che non percepisce le differenze del sé e della madre, provoca senso di colpa eccessivo sull'allontanamento, o una mancanza di soddisfazione della sua dipendenza delirante.in età adulta presentano difficoltà ad elaborare la pulsione sessuale o ad accostarsi al proprio spirito ludico. Tentano di arginare i desideri e da questo si difendono. Soffrono di ipocondria e sentono un forte vuoto interiore.

M.Klein definisce l'idealizzazione patologica della figura genitoriale da parte del bambino come la mancanza e introiezione di pulsioni aggressive verso i genitori nella prima infanzia. Le immagini interiorizzate degli altri divengono immagini di sé. Si può manifestare nell'incapacità di tollerare l'ansia e la vita emozionale è plasmata dalle paure introiettate producendo rappresentazioni megalomani.

Il "sé grandioso" è provocato dalla mancata interpretazione delle proprie emozioni miste di aggressività e libido verso oggetti particolari. Il narcisista manifesta tendenza alla manipolazione, è sempre alla ricerca di immediata intimità. Secondo Lacan il sintomo narcisistico è creato per annientare il godimento. L'identificazione dell'analista pone l'accento sulla difesa contro il reale. Il narcisista è in godimento rispetto ai desideri della donna che castra e rinnega gli amici: il sintomo secondo la Soler è il godere della castrazione. Le fantasie pre-edipiche del narcisista spiegano i sentimenti con i quali gli uomini sono attratti dalle richieste delle donne forti. Nella senilità il narcisismo provoca nell'anziano l'anticipazione dei comportamenti senili poiché assume sempre più il ruolo di vecchio. In questo caso la psicoterapia deve essere attuata a partire da piccole attività quotidiane, e sulla consapevolezza che il paziente ha della vecchiaia.

Il disturbo narcisistico di personalità da parte del gruppo amplificativo-emotivo dei disturbi di personalità. I pazienti hanno comportamenti cronici disadattivi anche a livello sociale che ripetono in modo stereotipato. E' caratteristica la rigidità con cui apprendono i comportamenti disadattivi, questi pazienti hanno problemi di autostima e una personalità riparativa nel senso di superiorità, grandiosità e disprezzo per le altre persone. Il decorso della malattia è influenzato dagli equilibri tra gli aspetti positivi e quelli negativi e in base alle sue condizioni di vita. Tende a presentarsi nell'età adulta di mezzo.

Se si considera "l'organizzazione al limite" da un livello superiore in cui ci sono molti più meccanismi di rimozione e scissione ad un livello inferiore, caratterizzato da meno sintomi di questo tipo, il disturbo narcisistico di personalità è definito un disturbo che è al limite tra questi due poli. La personalità narcisistica è centrata sul disturbo dell'autostima. Pensano di essere grandi ma sono inibiti nei giudizi degli altri. Invidiano gli altri e da loro chiedono nutrimento narcisistico.

Vi è freddezza e durezza nelle relazioni, sfruttano e parassitano. Vi è la proiezione della collera orale e una grave patologia del super io, vi può essere una personalità antisociale. Vi è l'incapacità di controllare l'angoscia, gli impulsi, assenza di sbocchi sublimatori sviluppati. Vi è la perdita di confini dell'Io, e tra super Io e oggetto sulle immagini. L'incapacità di controllo degli impulsi è aspecifica o individualizzata, quest'ultima può portare a dissociarsi. Quella specifica è causata da una mancanza di contatto emotivo tra il sé che è attore dell'impulso e la parte dissociata. Quella non specifica è causata da una struttura infantile di personalità, vi è maggiore angoscia, vi è l'assenza di sbocchi sublimatori, è osservata nel paziente in relazione all'ambiente, cioè se vi è relazione tra le capacità di godimento artistico e di realizzazione creativa, e l'effettiva situazione ambientale.

Vengono utilizzati strumenti proiettivi come il test Rorschach o il test Tematic Apperception Test di Murray e l'analisi dei livelli delle strutture cognitive. Nei test proiettivi si riscontra un uso di fantasie primitive e verbalizzazioni tipiche del processo in età adulta. In particolare vi è la riattivazione di relazioni oggettuali patologiche, vi sono antichi funzionamenti difensivi (dissociazione e scissione), perdita dei confini dell'io, vi è un investimento e un controinvestimento oggettuale alterato.

Come possiamo definire il narcisismo?

Nell'organizzazione "al limite" vi è un dissolversi dei confini tra sé e non sé. Questo provoca una mancata autonomia, una eccessiva frustrazione, angoscia e aggressività, vi è la proiezione dell'aggressività e vi è la reintroiezione dell'immagine di sé. Vi è una refusione regressiva tra oggetto e immagini del se e una fissazione della scissione. L'idealizzazione primitiva è la tendenza a considerare gli oggetti esterni come tutti oggetti buoni così da crearne immagini distorte. Vi sono influenze negative su Io e super-io.

Nel trattamento gli aspetti da considerare sono:la forza dell'io a gestire lo stress, i meccanismi di difesa dell'io, la patologia delle relazioni oggettuali interiorizzate, scissioni, idealizzazioni primitive, proiezione, negazioni, difesa con l'onnipotenza, aggressività pregenitale . si utilizza la psicoterapia di sostegno per migliorare modelli di vita più adattivi, anche se si può incorrere nello svuotamento emotivo della relazione di sostegno. Oppure si usa una psicoterapia psicanalitica. Ci si concentra sul vissuto del paziente che provoca in lui la perdita del senso di realtà. Vi è l'incoraggiamento alla vita sessuale e sociale positiva del paziente. Il trattamento presuppone l'ampliamento dell'io attraverso l'annullamento della traslazione negativa del paziente e attraverso l'estensione dell'io osservante.

Nel caso di esperienze traumatiche nei primi anni bisogna ripercorrere le relazioni oggettuali ad essi collegate, e i meccanismi di difesa del bambino atti a mobilitare il trauma. Nel trattamento dei meccanismi di difesa, bisogna far emergere il materiale inconscio nella traslazione, ad esempio provocare odio nei confronti dello psicoterapeuta, identificato nel padre aggressivo. Bisogna rendere consapevole il paziente della scissione del sé, individuare le difese secondarie. Bisogna collegare e integrare contenuti dell'Io emotivamente indipendenti. il paziente non riesce ad utilizzare lo psicoterapeuta come introiezione buona del super io, bisogna aiutarlo ad arrivare a ciò, poiché si sviluppa introiezione contro il disprezzo per lo psicoterapeuta. Bisogna aiutare il paziente a non negare la traslazione positiva della relazione con lo psicoterapeuta, quindi trattare la negazione. Bisogna capire l'intreccio di meccanismi di difesa attivato nel paziente.

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Scritto da

Oriana Scuderi

Bibliografia

  • J.McDougall: "Teatri dell'io: Illusione e verità sulla scena psicoanalitica", RaffaelloCortina Ed., 1988
  • Sanavio E., Cornoldi C.: "Psicologia clinica", il Mulino ed., 2001
  • Willy, M.Baranger: "la situazione psicanalitica come campo bipersonale", S.Manfredi, A.Ferro (a cura di), Raffaello Cortina editore, 1995
  • O.F. Kernber: "Sindromi marginali e narcisismo patologico", Bollati Boringhieri, 1978 - 366 pagine
  • G. Gennaro:"Manuale di sociologia della devianza"

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