Pensieri, Emozioni e Benessere

Pensieri ed emozioni sono correlati al nostro benessere, sia fisico che psichico. Per questo è importante imparare a esprimerli e gestirli nella maniera più adeguata

25 SET 2018 · Tempo di lettura: min.
Pensieri, Emozioni e Benessere

Chi può affermare di non aver mai vissuto periodi difficili, capaci di mettere a repentaglio la propria stabilità o il proprio equilibrio interiore?

Ognuno di noi, nel corso della propria esistenza, viene sottoposto a eventi difficili, dolorosi, a cui – volenti o nolenti – dobbiamo prima o poi rendere conto. Che si tratti di un burrascoso divorzio, della perdita di una persona cara, di un incidente o di un licenziamento, oppure di una crisi legata a fattori esistenziali. In ogni caso, questi momenti producono un influsso negativo all'interno del nostro cervello e possono provocare paure inaspettate, tristezze che non sappiamo dissipare, oppure dolori fisici che non hanno un effettivo riscontro biologico.

Ciò avviene perché qualsiasi trauma – lieve o grave che sia – può innescare conseguenze negative sia a livello psicologico che fisico. È stato riscontrato che questo avviene in particolar modo se colui che subisce il trauma non ha la possibilità di esprimersi, ovvero di raccontare il fatto a una persona capace di fare da contenitore del dolore e da guida nella rielaborazione dell'esperienza negativa.

Ogni avvenimento importante produce in noi delle emozioni, che talvolta vengono percepite come minacciose per la nostra incolumità o autostima. Ma le emozioni non sono buone o cattive, giuste o sbagliate, esprimono soltanto quello che sentiamo, indipendentemente dal nostro volere o dal nostro giudizio. È però molto importante imparare a riconoscere e ad accogliere quelle emozioni e i pensieri associati, poiché inibirli è pericoloso per la nostra salute: indebolisce le difese immunitarie e influisce in maniera negativa sul sistema cardiovascolare e su quello nervoso. Reprimere pensieri ed emozioni comporta infatti uno sforzo, sia a livello psichico che fisiologico. Per questo motivo è di fondamentale importanza tradurre un evento in parole, così da riuscire a comprenderlo in maniera più profonda e assimilarlo. Se questo non viene fatto, il rischio è che le esperienze negative possano riaffiorare alla superficie della coscienza sotto forma di incubi, ruminazioni o altri disturbi del pensiero. Invece, quando affrontiamo pensieri ed emozioni negative scaturite da ricordi dolorosi, gli effetti dell'inibizione diminuiscono, con un conseguente abbassamento dello stress, sia a livello organico che psichico.

I risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti d'America, su persone che soffrivano per la morte del proprio coniuge, riportano che coloro che avevano avuto modo di raccontare le proprie emozioni e i propri pensieri inerenti il lutto, riferivano minori problemi di salute in confronto a coloro che non lo avevano fatto. Al contrario, chi invece non aveva avuto l'occasione di parlare adeguatamente della morte del coniuge, a un anno di distanza riportava maggiori problemi di salute. Non avendo affrontato i pensieri e le emozioni relativi alla morte del coniuge, ne erano più ossessionati e avevano la tendenza a rimuginare più spesso sull'accaduto, con conseguenze negative riguardo lo stato della propria salute e del proprio benessere.

Questo significa che la semplice espressione dei nostri pensieri e delle nostre emozioni può garantirci un significativo benessere?

Non esattamente. La pura e semplice espressione dei contenuti della nostra psiche potrebbe non essere sufficiente a migliorare la nostra salute psicologica. Occorre infatti imparare a leggere, a conoscere e ad affrontare nella giusta maniera le emozioni e i pensieri che ruotano attorno a un certo evento.

Le neuroscienze hanno dimostrato che la psicoterapia agisce sui sistemi biologici del cervello, intervenendo sulle mappature disadattive, per promuovere percorsi nuovi e costruttivi. Questo avviene grazie alla plasticità neuronale, ovvero grazie alla capacità di modificare la struttura e la funzionalità del nostro cervello. Grazie alla psicoterapia è possibile intervenire sui circuiti neuronali che ci fanno soffrire, per modificarli e crearne di nuovi e migliori, creando così i presupposti per digerire le esperienze negative, disattivando le mappature cerebrali problematiche e favorendo l'attivazione di altre mappature più sane e funzionali.

Immaginare di confrontarsi con i propri pensieri e le proprie emozioni può spaventare, ma può anche portare notevoli benefici. Tradurre in parole le esperienze che ci hanno turbato può migliorare il nostro stato d'animo e la nostra salute psicologica e fisica, donando vigore al nostro benessere.

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Scritto da

Dottor Alessio Focardi

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