Perché quando mi arrabbio mi viene da piangere?

Perché piangiamo quando ci sentiamo arrabbiati e frustrati? Scoprilo leggendo il nostro articolo!

11 NOV 2020 · Tempo di lettura: min.
Perché quando mi  arrabbio mi viene da piangere?

Sapere perché piangiamo nei momenti di rabbia può aiutarci a gestire meglio le nostre emozioni e a cambiare i comportamenti dannosi che, anche inconsapevolmente, mettiamo in atto.

Il pianto è la nostra prima forma di comunicazione. Quando siamo bambini e ancora non parliamo, piangiamo per la fame, per la stanchezza e anche quando cerchiamo un po'di amore e attenzione. Quando cresciamo, le lacrime possono esprimere, tra gli altri sentimenti, tristezza, paura, gioia e persino rabbia.

Perché piangiamo quando ci sentiamo arrabbiati e frustrati?

Per rispondere a questa domanda, è prima importante sapere cosa succede nel nostro corpo nei momenti di rabbia. Quando una persona si arrabbia, il suo sistema nervoso centrale la mette immediatamente in allerta, innescando una serie di reazioni fisiche. La pupilla si dilata, il cortisolo - l'ormone dello stress - viene rilasciato, la frequenza cardiaca e respiratoria aumentano e il flusso sanguigno viene deviato ai muscoli, lasciandoli tesi.

Questo meccanismo è istintivo. Viene dalla preistoria, quando a ogni segno di minaccia corrispondeva una reazione che ci rendeva pronti  a combattere per la nostra sopravvivenza.

Molte volte, il livello di stress generato dalla rabbia è così grande che non siamo in grado di tornare al nostro stato razionale e spiegare con le parole ciò che proviamo. Per questa ragione piangiamo. Piangere in situazioni di rabbia serve, tra gli altri fattori, ad abbassare la tensione.

Secondo gli psicologi della terapia cognitivo comportamentale, le lacrime - quelle causate da un ampio spettro di emozioni, compresa la rabbia - arrivano in risposta a un'emozione forte, ma possono anche avere uno scopo più complesso. Suggeriscono che il pianto sia una forma di comunicazione non verbale, che serve a far dire all'altro che si è spinto troppo oltre: serve, dunque, a generare empatia o ad ottenere supporto.

Inoltre, le lacrime contengono encefalina-leucina, un analgesico naturale che viene rilasciato durante il pianto. È per questo che ci sentiamo meglio dopo aver pianto.

Piangere fa bene alla salute

Per William H. Frey, biochimico e autore del libro "Crying: The Mystery of Tears", piangere è salutare e non è solo una risposta al dolore e alla frustrazione.

Secondo Frey, che ha passato più di 20 anni a studiare il pianto, le lacrime aiuterebbeo a ridurre lo stress che, incontrollato, può avere effetti molto negativi sul corpo, compreso un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.

Secondo gli studi effettuati dal biochimico, piangere:

  • può abbassare la pressione sanguigna, rendendo la persona più calma e rilassata;
  • elimina le tossine attraverso le lacrime;
  • aiuta a espellere il manganese, una sostanza che può causare affaticamento, irritazione e temperamento.

Altri modi per controllare la rabbia

Come puoi vedere, piangere è qualcosa di naturale e necessario in molte occasioni. D'altra parte, non è sempre necessario piangere per controllare la rabbia. Espandere la nostra gamma emotiva per sapere come agire nei momenti di rabbia può essere benefico quanto il pianto. Di seguito ti proponiamo 5 buone tecniche per imparare a gestire la rabbia.

Pensa prima di parlare. Quando qualcuno è nervoso, è molto facile dire qualcosa di cui in seguito si pentirà. Fai un respiro profondo e fermati qualche minuto per raccogliere i tuoi pensieri prima di parlare.

  • Fai esercizio: essere fisicamente attivi è uno dei modi migliori per ridurre lo stress. Fai una passeggiata o fai uno sport che ti piace quando senti crescere la tua rabbia.
  • Ascolta musica: la musica ha la capacità di modificare il nostro stato d'animo perché influenza le nostre emozioni. Se ascolti musica rilassante quando sei arrabbiato/a, è molto probabile che dopo ti sentirai più calmo.
  • Scrivi un diario: prendersi del tempo per mettere per iscritto ciò che ti sta accadendo può aiutarti a riflettere sui tuoi sentimenti e a trovare il modo migliore per gestirli.
  • Impara a ridere di te stesso/a: quando possibile, usa l'umorismo per alleviare la tensione. Questo aiuta ad abbassare la guardia e trovare soluzioni a ciò che ti infastidisce.

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Commenti 5
  • Paolo Angelo

    Ho cercato un articolo che parlasse del panto di rabbia deliberatamente. Mi è infatti tornato alla memoria un episodio di quando ero bambino. Ho 58 anni e all'epoca noi maschi, eravamo educati a NON piangere ASSOLUTAMENTE MAI! Era qualcosa di cui vergognarsi immensamente! Una volta, mio fratello maggiore, che ha sempre nutrito un odio profondo e una fortissima invidia nei miei confronti, cominciò a prendermi in giro davanti ad alcuni amici e alle loro madri proprio per questo: io piangevo. Mi sentii umiliato terribilmente. Tutti, piccoli e ovviamente all'epoca, anche grandi, cominciarono a ridere e io vissi il momento, come ridesero di me. Mi sentii un po' meglio, quando mia madre intervenne e disse: "Paolo piange di rabbia". Insomma, non ero "un piagnone" ma in qualche modo, un bambino che si lasciava vincere solo dal dover controllare la rabbia. E mi vergognai un po' meno. Sbagli del passato, vero?

  • Katia Cava

    Gentili Dottori, Mi domando: il pianto si scatena da una situazione che fa stare male, quindi mentre si piange si sta male emotivamente. Di conseguenza, l' atto del piangere in sé, fa comunque del male in qualche modo, al di là delle risposte fisiologiche positive del nostro corpo? Grazie

  • Cosimo Munafo'

    Grazie, ho trovato molto importante la descrizione della causa per la quale uno piange, ed altrettanto utili i 5 rimedi per combattere queste emozioni che sfociano nel pianto per quanto esso possa essere benefico.

  • The boss

    molto dettagliato mi sono interessato all'arogmento e il sito mi ha dato le risposte che mi servivano

  • As

    Si ma... Quando stai discutendo con qualcuno e cominci a piangere? Come fai a trattenere le lacrime? L'interlocutore il più delle volte ci dà sopra ancor di più...

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