Siete sicuri di proteggere la vostra salute?

La promozione della salute implica l’accessibilità a strumenti di benessere: la salute è a portata di tutti. Tuttavia, questi strumenti possono non bastare per proteggere la vostra salute.

2 NOV 2015 · Tempo di lettura: min.
Siete sicuri di proteggere la vostra salute?

La salute è definita nella Costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia".

Questo significa che, per stare bene, la persona deve sentirsi bene.

Non è sufficiente che la persona sia sana da un punto di vista medico-diagnostico: è la percezione personale del proprio benessere, di come ci si sente, a determinare il proprio stato di salute. Ad esempio, sentirsi spossati, tristi, demotivati non può dirsi salute; sentirsi stressati, ansiosi, tesi non può dirsi salute.

Negli anni '80 si è andato costituendo l'approccio alla salute chiamato Health Promotion. Esso consiste nel potenziare la capacità delle persone a compiere scelte mirate e consapevoli e a migliorare la propria salute fisica, cognitiva ed emotiva.

Innumerevoli gli esiti positivi di questo cambio di prospettiva: si è puntato, in particolare, sulla formazione sull'informazione, sulla divulgazione scientifica e sulla trasformazione degli ambienti sociali affinché favoriscano il potenziamento delle abilità personali.

Vi è, purtroppo, anche un dannoso effetto collaterale: la proliferazione di materiale di autoaiuto e di strumenti di benessere "fai da te" e la scelta, da parte di professionisti non abilitati, di utilizzare strumenti per legge di competenza di professioni specifiche, regolate da Ordini Professionali.

Questo effetto collaterale fa sì che, pur promuovendo la salute, si dimentica di proteggerla.

Vediamo cosa accade in ambito psicologico.

Strumenti fai da te come rischio

Uno strumento "fai da te" molto comune e molto economico sono i manuali di autoaiuto. Questi manuali, sebbene spesso ben scritti, offrono strategie difficili da utilizzare nel lungo termine. La persona, leggendo, può pensare di aver compreso appieno il meccanismo di aiuto eppure non vederne gli effetti sperati quando lo applica su di sé.

Perché?

I motivi sono diversi anche se il più comune è che non è semplice fare gli autodidatti. In particolare, quando gli anni avanzano. Immaginate di voler iniziare ad imparare a parlare una lingua o a suonare uno strumento: sarebbe più efficace e rapido l'apprendimento se poteste avere un maestro tutto per voi. Insieme potreste mettere a punto un sistema personalizzato di apprendimento, lavorare sulle risorse tenendo conto delle difficoltà specifiche e personali. Se non vi fosse chiaro un passaggio, potreste rivolgervi al maestro; se vi interessasse approfondire un aspetto della materia, avreste chi può rispondere alla domande.

Un altro strumento "fai da te" molto utilizzato sono le attività sportive. Questo strumento, come le letture, del resto, è buono e ben scelto. Tuttavia, anche in questo caso, può accadere che la persona non ne tragga il beneficio psicologico desiderato.

Perché?

Tra le motivazioni, la più comune è quella di pensare di delegare all'attività sportiva il proprio benessere psicofisico. Lo sport può essere un valido collaboratore, ma il protagonista del benessere è la persona e la sua abilità di conoscere se stessa e gestire pensieri ed emozioni.

Lo stesso tipo di riflessione si può fare per quanto riguarda la scelta di dedicare tempo al rilassamento fisico, ad esempio attraverso i massaggi. Il massaggio rilassa ed è un toccasana per l'organismo, ma come si potrebbe delegare al massaggio il proprio compito di gestire ansia, rabbia, stress, tristezza, difficoltà relazionali?

C'è bisogno di strumenti diversi.

La psicologia come alleato al benessere

Se le tentate soluzioni e la lettura di manuali di autoaiuto, lo sport, i massaggi, non sono riusciti e dare i risultati che aspettavate, è possibile che non fossero sufficienti!

Quando si cercano soluzioni come quelle elencate, si sta cercando aiuto, si sta cercando rilassamento, si sta cercando di eliminare la sofferenza.

Sebbene queste soluzioni siano un valido aiuto per il proprio benessere e la propria salute, potrebbero non bastare. Promuovono la salute psicofisica senza proteggerla del tutto.

Se si desidera proteggere davvero la propria salute, si può scegliere di imparare tecniche psicologiche personalizzate che consentano di procedere in autonomia dopo essere state allenate sotto la guida di un professionista.

Stiamo parlando di strumenti psicologici, quindi il professionista è lo psicologo.

Molte altre professioni prendono in prestito strumenti e terminologia psicologica e li utilizzano nei loro settori, talora con abilità.

Vi chiedo, tuttavia, se riterreste medico una persona che conosce fondamenti di medicina; se riterreste avvocato chi ha studiato la Costituzione.

Anche in questo caso, la salute è promossa ma, a mio avviso, non protetta.

La psicologia è ben rappresentata dallo psicologo: diffidate delle imitazioni!

Dott.ssa Francesca Fontanella

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott.ssa Francesca Fontanella

Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in
Lascia un commento

PUBBLICITÀ

PUBBLICITÀ