Mi sento insoddisfatto e non felice.
Salve,
sono un ragazzo romano di 34 anni e da qualche tempo vivo con il perenne senso di insoddisfazione, nonostante sia grato alla vita per aver ricevuto tutto ciò che potrebbe rendere felice una persona (un ottimo partner, due genitori che mi vogliono molto bene, un lavoro a tempo indeterminato, nessun grave problema di salute, due case di proprietà, qualche soldo da parte ecc...).
Ebbene, pur avendo quanto suddetto, non riesco a sentirmi realizzato e felice e temo di trasmettere tale sentimento anche al partner o comunque di non dargli quanto meriterebbe.
Mi sento un fallito per aver sbagliato percorso universitario (mi mancano due maledetti esami e non riesco a trovare la voglia, l'interesse e la motivazione per sostenerli) e per essere fuori corso di non so quanti anni.
Ho sofferto di anoressia nervosa e, ancora, ho alcuni comportamenti sbagliati nei confronti del cibo e sintomi come la paura di vedermi ingrassato o il terrore che capi di abbigliamento di una certa taglia non mi calzino più.
Alcune mie spese devono sostenerle i miei genitori perchè il mio lavoro, pur essendo indeterminato, è un part-time al 75% e la paga non mi permette di essere totalmente indipendente dal punto di vista economico.
In più, non ho mai avuto ambizioni, aspirazioni, obiettivi nella vita, se non quello di viaggiare, la mia più grande passione, la quale probabilmente cela anche un'esigenza di fuga dalla quotidianità.
Sono figlio unico ed i miei genitori mi sono sempre stati troppo "addosso", mi hanno sempre riservato troppe attenzioni e tutta la loro eccessiva apprensione.
Io, dal canto mio, ho sempre "subito" tutto passivamente, come uno yes man e non ho mai preso posizione o assunto una posizione contraria alle loro decisioni (se non in pochi casi), soprattutto perchè non avevo voglia di discutere con mio padre, fin troppo polemico.
Fondamentalmente, sono un tipo socievole, che ama circondarsi di persone, conoscerne di nuove ecc... ma da alcuni mesi, mi sono allontanato da tutti gli amici, ho smesso di organizzare serate, non esco più se non con il mio partner e non ho quasi più vita sociale.
Addirittura, ho sperato che al mio compleanno tutti i pochi invitati avessero altro da fare, per avere una scusa per non festeggiare con gli amici (situazione poi avveratasi, con mio grande sollievo).
Mi rendo conto di non star bene proprio da questo: la socievolezza mi ha sempre caratterizzato e questo isolamento è senz'altro discutibile.
Sto continuamente a ripetermi che non che la faccio più, che sono stanco ecc... e mi chiedo come sia possibile sentirsi così a quest'età, nel pieno della vita.
Mi sento fallito anche perchè, alla mia età, i miei coetanei pensano a come arredare casa, a fare figli, a sposarsi e a realizzarsi sotto vari ambiti. Io, invece, niente di tutto ciò.
Al massimo, l'unica mia aspirazione è pensare a dove potrei andare in viaggio, durante le ferie e la sola cosa a darmi sollievo, a parte la lettura di libri che mi permette di alienarmi da tutto, è proprio la pianificazione dei prossimi viaggi.
Ma, presumo che prima di pensare ai viaggi, una persona della mia età dovrebbe pensare alla casa, a stare bene, a realizzarsi...io no, metto sempre prima i viaggi.
Insomma, questo è quanto.
Più o meno, ho cercato di riassumere ciò che sento, il mio disagio e la mia sensazione di insoddisfazione ed infelicità.
Attendo vostro cortese riscontro.
Saluti
Matteo