Non riesco a fare nulla, sono paralizzata

Cara Azzurra, la Tua disperata richiesta di aiuto è veramente toccante. Mi fà sentire molta tristezza e pena e vorrei poterTi aiutare. Io Ti dico che ne puoi uscire e tornare a vivere. Hai certamente bisogno dell'aiuto di un bravo terapeuta che saprà aiutarTi a ritrovare le eneregie che sono dentro di Te, ora prigioniere.
Abbi fiducia nelle persone come me, che hanno scelto questa professione, per me la più bella del mondo, perchè riuscire ad aiutare chi chiede aiuto, dà valore e senso alle nostre vite.
Con affetto. Dr. Marco Tartari, Asti

Cara Azzurra,
il primo passo l'hai fatto, scriverci ti ha sicuramente aiutata a buttare fuori quello che hai dentro, a sentirti meno sola e non dev'essere stato per nulla facile. Ora tocca di nuovo a te fare il passo successivo, cercare uno psicoterapeuta che si occupi anche di disturbi alimentari, soffrendo oltre che di depressione, anche di bulimia. Finora hai fatto tu lo slogan "Mi basto da me", ma è arrivato un momento in cui non ce la fai più e allora è necessario rivolgersi ad uno specialista.

Cordialmente
Dott.ssa Silvia Orso (Udine)

Ciao Azzurra
mi sembra che tu scrivendoci abbia già superato (in parte) IL tabù dello psicologo che ti ha inculcato tua mamma.
Questa è una buona cosa perché è fondamentale che tu ti rivolga a qualcuno che possa aiutarti.
A 21 anni non dovresti vivere così e se non cerchi un aiuto la situazione diverrà sempre più critica.
Tu hai in testa molte brutte idee su te stessa ma io sono sicura che sei una ragazza con tante risorse, solo, come tu stessa affermi, ti sei bloccata e adesso necessiti di un aiuto.
Quindi segui l'istinto, lo stesso che ti ha suggerito di chiedere qui un parere.
Tu sai benissimo che devi farti aiutare quindi concretizza questo tuo desiderio.
Magari puoi rivolgerti ad un consultorio per i giovani in modo da pagare meno le prestazioni.
Spero che tu proceda.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa Psicoterapeuta.

Allora,andiamo con ordine:
- il problema immediato e' che sembri affetta da sintomi depressivi, per cui stavolta tua madre ha ragione, la prima cosa da fare e' andare in un Centro di Salute mentale e rivolgersi ad uno psichiatra per una cura farmacologica.
-poi, la bulimia: mangiare e' piacevole ed aiuta a passare il tempo, quindi e' normale che un soggetto solo e depresso gli venga in mente di autocurarsi col cibo;
-poi, c'è il problema che sta alla base di tutto questo. Tutti i disturbi di personalita' esordiscono alla tua eta' ed in genere c'è un motivo scatenante, in questo caso stare da sola all'universita'.
Prova a ricercare su google "disturbo evitante di personalita'" e vedi un po' quanto ti ci riconosci.
Credo che avresti bisogno anche di una psicoterapia, sempre dopo esserti rivolta da uno psichiatra, sempre in un CSM, dato che ne' te lo puoi permettere economicamente ne' ti sosterrebbe tua madre che, a sua volta, ci ha messo una bella fetta di responsabilita' nella tua condizione emotiva.
Quindi: alzati dal letto, trova dove sta il CSM e vacci.
Lunedi' mattina stesso.
Fallo
Coraggio

Cara Azzurra,
Chiedere aiuto è il primo passo per prendersi cura di sé, è un segno di forza e nn di debolezza. Credo che con questa sua richiesta lei stia cominciando a domandarsi come mai qualcosa che fino a qualche mese fa funzionava, come lo studio, adesso si è come bloccato. Non abbia timore e cerchi di intraprendere un percorso terapeutico che l'aiutare a risolvere i suoi problemi depressivi e di bulimia.

Un caro saluto
Dott.sa Leone

Gentile Azzurra,
quello che lei descrive sembra essere un episodio depressivo. L'origine di questa depressione non è ovviamente rintracciabile in questo suo breve scritto. Né specifica se in passato le è già capitato di vivere una situazione simile o paragonabile a questa (non alzarsi, non aver voglia di.., non sentirsi in grado di fare.., etc), dice però che da diversi anni ha disturbi della condotta alimentare, che potrebbero rappresentare la via attraverso la quale lei sfoga le sue disregolazioni emotive. Una psicoterapia le sarebbe indubbiamente di supporto per affrontare il momento attuale e le situazioni precedenti che lo hanno favorito in essere. Mi sembra di capire che lei è una studentessa molto probabilmente dipendente economicamente dai suoi genitori e sua madre potrebbe essere poco incline a pagarle una psicoterapia. Le ricordo che può tranquillamente rivolgersi al suo medico di base per accedere ai servizi ASL pagando il ticket, meno oneroso di una terapia in studio privato, ma altrettanto efficace.
Saluti
Dott.ssa R.Pranzo

Buongiorno Azzurra, sono molto contenta che abbia deciso di scrivere questo messaggio perchè senza una richiesta di aiuto è molto improbabile che inizi un percorso di cambiamento.
Vista la Sua giovane età è importante trovare un professionista con cui capire quale sono stati i punti critici che hanno portato alla situazione attuale. Sicuramente la Sua età è molto delicata perchè ci sono molti salti evolutivi da affrontare.
Il criticismo della mamma verso gli psicologi è una posizione personale, Lei si dia la possibilità di decidere autonomamente cosa è meglio per Lei. Sul territorio italiano ci sono molte strutture che si occupano di disturbi alimentare, può cercare su internet o domandare al medico di famiglia.
Tanti auguri per il Suo futuro
Dott.ssa Annalisa Caretti