piccolo problema con i genitori

Inviata da alexa · 9 apr 2024 Terapia familiare

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni. Da tre anni sono fidanzata con uno splendido ragazzo, i miei genitori sono molto contenti di questa relazione ed io pure.
Da circa due anni, generalmente il sabato, io e il mio ragazzo dormiamo assieme a casa sua. Sia per necessità, abitando a 30 minuti di distanza l'uno dall'altro, sia per piacere. Sia io che lui sentiamo il piacere e oserei dire la necessità di dormire, almeno una volta a settimana, assieme. Ultimamente noto che i miei genitori dopo quasi due anni stanno cominciando ad infastidirsi. Dicono che quando le cose diventano abitudine è brutto e che le piacerebbe una domenica mattina svegliarsi e trovarmi a letto.
Preciso che io ho un rapporto splendido con i miei genitori, ci prendiamo svariati spazi per trascorrere del tempo assieme, per esempio, la domenica pranziamo quasi sempre assieme concedendoci delle bellissime giornate.
fatto sta, che non so come comportarmi, questa loro sofferenza del sabato (in qui tra l'altro anche il mio fratello è fuori con la sua ragazza, solo che lui poi rientra a dormire a casa) li fa stare male e di conseguenza fa stare male anche me. io ho bisogno di dormire con il mio ragazzo e lo faccio il sabato perchè durante la settimana si lavora, altrimenti lo farei un altro giorno. Cosa dovrei fare? Dire al mio ragazzo di saltare qualche sabato e far contenti loro così magari non si creano discussioni? io voglio anche rendere felici i miei genitori ma di conseguenza sarò triste nel non non dormire con lui..

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Miglior risposta 16 APR 2024

Gentile Alexa, i suoi genitori sembrano entrati in piena fase della sindrome del nido vuoto ovvero in uno stato di 'angoscia' per un cambiamento che non riguarda solo lei ma anche suo fratello. E' una fase evolutiva normale per una famiglia si vuole bene. Ne parli apertamente, gioisca con loro dei momenti di condivisione e cominciate a parlare di quando giungerà il momento di separarvi. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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21 APR 2024

Gentile Alexa,
se lo desidera, può concordare col suo fidanzato di accontentare ogni tanto i suoi genitori, altrimenti può non farlo argomentando con loro le sue ragioni come ha fatto qui.
L'unico vero problema è il conflitto interiore a cui lei potrebbe andare incontro in entrambi i casi e che può essere risolto esaminando la tematica in un contesto di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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18 APR 2024

Cara Alexa,

Capire e bilanciare le esigenze emotive sia dei tuoi genitori che del tuo rapporto di coppia può essere complesso.
Dal punto di vista psicologico, è importante comunicare apertamente e onestamente con tutte le parti coinvolte. Potresti considerare di parlare con i tuoi genitori per esplorare più a fondo le loro preoccupazioni, rassicurandoli sul valore che attribuisci al tempo trascorso con loro, ma anche sull'importanza della tua relazione e del tempo che passi con il tuo ragazzo.

È fondamentale mantenere un equilibrio che rispetti sia il tuo bisogno di indipendenza e intimità con il partner sia il legame familiare.

Un caro saluto,
Dott.ssa Giulia Favot

Dott.ssa Giulia Favot Psicologo a Padova

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18 APR 2024

Buongiorno Alexa,
nel suo racconto lei ha descritto una delle tipiche fasi che una famiglia affronta all'interno del proprio "ciclo di vita": le figlie/i figli/le figl* cercano gradualmente di separarsi dal nucleo famigliare di origine per acquistare una loro definitiva autonomia nel mondo. Come tutte le fasi che una famiglia incontra durante la sua esistenza, richiede grandi cambiamenti (e dunque fatica) da parte di tutti i componenti. I genitori, in particolare, si ritrovano a dover disinvestire in parte sul proprio ruolo di accudimento ed a dover reinvestire sulla coppia coniugale. Ciò li può portare a dover affrontare quella che viene definita "la sindrome del nido vuoto", un particolare stato psicologico che la coppia sperimenta quando le figlie/i figli/le figl* vanno a vivere fuori di casa (anche solo per parte della settimana, del mese o dell'anno). Le difficoltà che sia lei che i suoi genitori state sperimentando sono dunque comprensibili e comuni, detto ciò, la normale frustrazione che ne deriva andrebbe affrontata con pazienza e dialogo, arrivando eventualmente a piccoli compromessi (che non rappresentino però rinunce troppo importanti). Un po' di malessere è dunque da tenere in conto ed andrebbe a poco a poco accettato da entrambe le parti, questa è la vera sfida. Farsi carico della felicità dei suoi genitori a scapito della sua non è una soluzione particolarmente funzionale. Se tra di voi esiste un buon dialogo è comunque già sulla buona strada, non tema di manifestare i propri bisogni ed i propri timori.

Le auguro il meglio
Dott. Giorgio Matteo Marsano

Dott.Giorgio Matteo Marsano Psicologo a Padova

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17 APR 2024

Cara Alexa,
Lei è una giovane adulta che si sta vivendo sempre di più alla vita indipendente, con un lavoro e una relazione da tre anni. A tale nuova fase di vita si devono abituare tutti, anche mamma e papà, che stanno facendo i conti con il fatto che lei non potrà necessariamente essere sempre presente in casa con loro, ma potrà essere presente PER loro, quando potrà e vorrà. Questa è la differenza, la sua presenza fisica può mancare quella volta a settimana, ma non mancherà di essere presente in modalità alternative.
Rimango a disposizione eventuamente per approfondire la tematica.

Saluti,
dott.ssa Erica Simoni

Dott.ssa Erica Simoni Psicologo a Castelfranco Emilia

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17 APR 2024

Gentile Alexa,
Il fatto che lei abbia uno splendido rapporto con i suoi genitori non vuol dire che questo debba essere esclusivo. Nella crescita è normale che le tappe si modifichino e lei sta semplicemente passando da un rapporto famigliare ad uno duale,di coppia. Lei è maggiorenne ed è una cosa normale desiderare di passare sempre più tempo col partner. Da valutare in una seduta se lei prova o meno sensi di colpa e lavorare anche su questo. Posso proporle un training sull'assertivitá per comunicare al meglio i suoi bisogni e i suoi desideri ai suoi genitori senza paura di ferirli.
Se vuole approfondire o prenotare una seduta, mi contatti pure.

Cordialmente
Dott.ssa Gloria Giacomin

Dott.ssa Gloria Giacomin Psicologo a Bologna

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17 APR 2024

Buonasera Alexa,

penso che a 23 anni lei sia una donna e che abbia bisogno di dare importanza alle sue esigenze, al di là di quelle dei suoi genitori.

Spesso nelle famiglie di oggi accade che i genitori continuino a percepire e a trattare i figli come bambini da accudire e da controllare, che tendano a limitarne la sana autonomia e la loro spinta a costruire una vita fuori casa. Sotto a questi comportamenti genitoriali solitamente si nascono delle paure, la difficoltà a staccarsi dai figli, a permettere loro di crescere, dando loro la fiducia di cui hanno estremo bisogno per imparare a sentirsi autonomi e in grado di prendersi cura di se stessi.

Queste paure possono finire per rendere molto difficoltoso per i figli costruirsi una propria famiglia e una vera autonomia psicologica, perché, in maniera molto profonda, si sentono legati ai genitori e percepiscono il bisogno che hanno della loro presenza.

Fatte queste premesse, penso che la cosa migliore per lei, ma anche per la sua famiglia (anche se non sembrerebbe), sia che lei segua quello di cui sente di aver bisogno e che si prenda i suoi spazi con il suo fidanzato. Pensare di adattarsi alle richieste dei suoi genitori per renderli felici, la porterà con il tempo a sentirsi sempre più stretta e a non riuscire a seguire i suoi desideri.

Sono sicura che troverà il modo giusto per comunicare con serenità il suo bisogno di passare il sabato con il suo fidanzato, facendo presente che tiene comunque molto ai suoi genitori.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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17 APR 2024

Carissima alexa,
Riformulando la fa soffrire il fatto di vedere soffrire i suoi genitori perchè a loro manca vedere la loro adorata "bambina" la domenica mattina a fare colazione insieme. Probabilmente a sua madre manca la bambina che adesso crescendo non è più. Come giustamente lei dice è un bisogno di sua madre e non il suo. Assecondi il suo bisogno di stare con l'altro distante dalla sua famiglia. Questo è un bisogno più che naturale e coerente con la sua età anagrafica.
Comprendo bene il dolore che prova nel vedere soffrire sua madre ma prima o poi dovrà strappare il cordone ombelicale. La veda come un'occasione per sè ma anche per sua madre per comprendere che sua figlia è cresciuta e ora ha bisogni diversi. Probabilmente ciò che la frena è il senso di colpa ma si chieda se è veramente colpevole di preferire dormire con il suo partner piuttosto che "nel lettone di mamma". Utilizzo questo linguaggio ironico non per sminuire il problema ma volutamente per farla sorridere e farle sentire un pò meno il dolore che prova; ed aiutarla a vedere la situazione da un altro punto di vista. Se il distacco da sua madre dovesse essere molto doloroso o difficile valuti un percorso psicologico. Resto a disposizione online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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16 APR 2024

Buongiorno Alexa,

Direi che oltre l'accettazione e il rapporto splendido che ha con il suo ragazzo e con i suoi, forse i suoi genitori iniziano a temere di perderla, il rapporto che ha con il suo fidanzato si sta consolidando sempre di più e loro notano maggiormente la sua assenza la domenica mattina.
Credo che parlarne apertamente forse l' aiuterebbe e ,se possibile, chieda loro se il suo ragazzo può rimanere da voi a dormire il sabato sera.
Se dovessero accettare il problema sarebbe risolto..
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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16 APR 2024

Buongiorno, grazie per la sua condivisione.
Sicuramente è una situazione difficile da gestire, in particolare per la relazione positiva che ha con i suoi genitori.
Il punto è che forse i suoi genitori fanno fatica a immaginarla grande, e a proiettarsi in un futuro in cui lei non vivrà più a casa con loro, coltivando la sua relazione in modo adulto e forse con il progetto di creare una famiglia propria. È però naturale che lei piano piano coltivi le sue relazioni e faccia i suoi progetti in modo adulto, continuando a uscire progressivamente di casa.
Per risolvere questo problema senza andare incontro ad una rottura e un conflitto con i suoi genitori potrebbe aiutarla un colloquio con un terapeuta sistemico.

Dott.ssa Barletta Silvia

Dott.ssa Silvia Barletta Psicologo a Genova

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16 APR 2024

Buongiorno, grazie per la sua condivisione.
Sicuramente è una situazione difficile da gestire, in particolare per la relazione positiva che ha con i suoi genitori a cui tiene.
Il punto è che forse i suoi genitori fanno fatica a immaginarla grande, e a proiettarsi in un futuro in cui lei non vivrà più a casa con loro, coltivando la sua relazione in modo adulto e forse con il progetto di creare una famiglia propria. . È però naturale che lei piano piano coltivi le sue relazioni e faccia i suoi progetti in modo adulto, continuando a uscire progressivamente di casa.
Per risolvere questo problema senza rompere il rapporto con i suoi genitori potrebbe aiutarla un colloquio con un terapeuta sistemico, che capirà eventualmente se e come coinvolgere i suoi genitori.

Dott.ssa Barletta Silvia

Dott.ssa Silvia Barletta Psicologo a Genova

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