Il flow: Come raggiungere uno stato di assoluta attenzione

Cosa implica uno stato di flusso? Come possiamo raggiungere questo stato? Scopri le chiavi per ottenere maggiore attenzione e concentrarti su ciò che stiamo facendo.

10 MAG 2024 · Ultima modifica: 13 MAG 2024 · Tempo di lettura: min.
Il flow: Come raggiungere uno stato di assoluta attenzione

Il flow è uno stato di coscienza in cui si è completamente assorti nell'attività che si sta eseguendo a tal punto da escludere pensieri ed emozioni. Ma cosa possiamo fare per raggiungere questo stato?

Cos'è il flow?

Il flow è uno stato di coscienza in cui si è completamente assorti nell'attività che si sta eseguendo a tal punto da escludere pensieri ed emozioni. È un esperienza armoniosa che con la sua intensità trasforma la mente ed il corpo in un entità unica che lavora senza percepire la stanchezza o ciò che stà al di fuori della propria realtà.

Come puoi sperimentare il flow?

Le qualità del flow sono universali e possono essere sperimentate dalle persone in differenti contesti: in ambito sportivo, nella lettura, nel dipingere o nel giocare ai videogame.

Affinché il flow si verifichi però è necessario che vi sia un bilanciamento tra la sfida che si deve affrontare e le competenze che si pensa di possedere, nella determinazione del bilanciamento non è importante l'oggettiva difficoltà della sfida ma la percezione che il soggetto ha di essa. Un compito percepito come troppo difficile in riferimento alle proprie competenze porta il praticante a sperimentare un overflow: una situazione in cui ci si sente sopraffatti dalle difficoltà in cui il proprio impegno non è sufficiente per conseguire il risultato desiderato. Allo stesso modo, un compito percepito come troppo facile ci rende coinvolti in una dimensione in cui le proprie gesta divengono un automatismo senza soddisfazione: underflow.

In entrambe le condizioni il piacere di svolgere l'attività scema dato che in una prevale la frustrazione e nella seconda la noia. Il flusso comporta l'eseguire un attività semplicemente per il gusto di praticarla, un momento che rende nulloil tempo e lo spazio poiché ciò che importa è la sensazione che si prova e non il risultato o il tempo trascorso.Per spiegare il flow si possono tener in considerazione 9 dimensioni:

  • il bilanciamento difficoltà e skills
  • la consapevolezza delle proprio azioni
  • obiettivi chiari
  • i feedback inequivocabili
  • la concentrazione sul compito
  • il senso di controllo
  • la perdita di coscienza
  • trasformazione temporale
  • l'autenticità dell'esperienza

La consapevolezza delle proprie azioni comporta il fatto che il soggetto non pensi alla fatica nell'eseguire l'attività dato che essa diviene il proseguimento naturale di un proprio pensiero come: respirare o camminare. Un attività in cui la naturalezza dell'esecuzione diviene il presupposto fondamentale dell'azione stessa. Questa dimensione emerge solo nell'istante in cui si è particolarmente assorti in ciò che si sta eseguendo.

Come sperimentare il flow?

Il flusso comporta anche una mentalità in cui vi è una grande chiarezza relativa agli obiettivi che si vogliono ottenere, una condizione in cui la traiettoria delle azioni dell'individuo "vengono definite in un modo così concreto da poter esser visibili ad occhio nudo" affinché ciò si verifichi però è importante che la persona sia consapevole delle azioni che deve eseguire per raggiungere quel risultato. Il feedback inequivocabile si riferisce ad una condizione in cui per il praticante è chiara l'entità della sua performance esempio: un nuotatore sà perfettamente quando la bracciata e la gambata che ha eseguito sono funzionali alla massima propulsione e scivolamento.

Come sperimentare il flow?

Nel momento in cui abbiamo chiari i nostri obiettivi e siamo consapevoli dei feedback del nostro corpo allora vien da sé che la nostra concentrazione sul compito sia naturale ed intensa e che essa necessiti in parte un educazione nell'escludere stimoli distraenti che potrebbero allontanarci dall'esperienza di flow.

Il senso di controllo si riferisce alla percezione che ciò che sta accadendo sia nel registro delle nostre competenze ed abilità e ciò ci tranquillizza rendendo il piacere derivante dall'esperienza massimo. Una volta sperimentate queste condizioni la mente si avvicina alla dimensione in cui si perde la consapevolezza di sé stessi ovvero ci si smette di preoccupare di aspetti reali della propria vita dato che in questa realtà c'è spazio solo per quel momento in cui si è tutt'uno con ciò che si sta facendo.In tutto ciò anche il tempo perde la sua dimensione, persone immerse nel flusso possono percepire con diversa entità il tempo trascorso alcuni possono sentire il tempo scorrere lentamente altri lo sentono fuggi revelocemte dalle proprie mani poiché quando si è in flow non si può tener traccia del tempo.

È come se l'orologio interno che possediamo smettesse di funzionare poiché interrotto da quell'attività che ci sospende dalla sfera terrestre trasportandoci in una dimensione senza spazio o tempo. Ad alcuni potrebbe sembrare una esperienza mistica ma in realtà ha una dote più grande delle altre ovvero quello di poter esser ricordata coscientemente in quanto è un attività in cui la coscienza non smette di funzionare ma raggiunge un apice in cui si sente a due centimetri dal paradiso.

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Scritto da

Dott. Massimo Masserini

Dott. Massimo Masserini Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico e Pedagogista, Psicologo Giuridico e CTP, Neuroricercatore. Svolge attività di libero professionista a Bergamo presso il centro clinico e ricerca MindFit Clinic. Offre sostegno per depression, ansia, panico, etc.

Bibliografia

  • Swann, Christian. (2016). Flow in Sport. 10.1007/978-3-319-28634-1_4.
  • Mihály Csíkszentmihályi, Giuseppe Vercelli (2021). Flow psicologia dello sviluppo ottimale

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