Buongiorno, sono Federico, ho 23 anni e vengo dalla provincia di Firenze, ma in questo periodo mi trovo all'estero per motivi di studio. Sto passando alcuni dei giorni più bui della mia vita, non ho davvero idea di come uscirne. Sono stufo di soffrire in questo modo. Mi sento pervaso da un vuoto profondo, da un senso di assurdità nei confronti della vita che mi sta distruggendo. Chi sono io realmente? Io sento di "esistere", ma cosa significa questo verbo? Qual è lo scopo della vita? Possibile che tutte le altre persone che incontro siano esseri umani come me? E se invece esistesse tutto solo nella mia mente? Oppure e se gli altri esistessero solamente in relazione alle mie percezioni sensoriali? Questa spirale di derealizzazione, solipsismo e senso di vuoto mi sta completamente uccidendo. Non ho più la benché minima certezza, non so nemmeno chi sono io, mi sembra tutto così assurdo...delle volte mi ritrovo a pensare che non avrei mai voluto nascere, sto soffrendo troppo. Aiutatemi, vi prego. Mi sembra tutto così surreale
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5 MAG 2024
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Caro ragazzo,
da quanto leggo è una persona molto intelligente. Spesso però l'intelligenza ha la pretesa di avere risposte a domande a cui non è possibile dare una risposta.
Come dice Nardone a volte i problemi nascono facendosi proprio domande sbagliate....
Sento che ha bisogno di uscire al più presto da questa spirale con un percorso che sposti il focus su altri aspetti, e che le dia la motivazione per vivere in modo soddisfacente nonostante i dubbi che la vita ci riserva.
Resto a disposizione per iniziare un percorso online
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
6 MAG 2024
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Buongiorno Federico! Sebbene porsi certe domande di tale profondità sia piuttosto comune e denoti sicuramente intelligenza, spirito critico e sensibilità, ciò che fa la differenza è quanto poi tutto ciò impatti sulla sofferenza soggettiva e quanto diventi alla lunga invalidante.
La sua riflessività le appartiene e può essere una risorsa, a patto di trovare un modo per continuare ad esistere senza entrare in dinamiche di ruminazione e rimuginio. Le suggerisco di farlo attraverso un percorso terapeutico.
Saluti.
Dott.Gianmario Galano
5 MAG 2024
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Buongiorno Federico
La sua forte sofferenza traspare dalle sue parole e mi dispiace molto per questo! È normale passare dei periodi in cui ci facciamo domande legate al’”esistenzialismo”, cerchiamo risposte che purtroppo nessuno ci può dare. Farsi queste domande è segno di intelligenza, profondità e curiosità. Nonostante ciò, se non abbandoniamo presto questi interrogativi rimettendo i piedi sulla nostra realtà, rischiamo di cadere in una spirale molto pericolosa. Ed è proprio quello che sta succedendo a lei.
Il mio consiglio è quindi quello di affidarsi ad un professionista che la possa aiutare a superare questo momento.
Rimango a sua disposizione per ulteriori domande e/o per intraprendere un percorso online insieme!
5 MAG 2024
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Gentile Fedmanno, se la sofferenza è insostenibile le suggerisco di farsi ricevere presso il pronto soccorso della città in cui sta soggiornando attualmente, per ricevere aiuto psichiatrico e, eventualmente, farmacologico. Alla dimissione sarà necessario orientarsi a un percorso psicoterapeutico in presenza o online, ma le ricordo che noi psicologi non gestiamo "l'urgenza", quindi se la sofferenza diventa insostenibile e emergono pensieri autolesivi, si rechi al pronto soccorso al più presto.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Francesca Gastaldo