INTENSITA’: GESTIONE DELL’ATTIVAZIONE E PERFORMANCE

Quello che rende l’atleta padrone delle proprie potenzialità è un costante allenamento fisico e mentale e la gestione dell’attivazione per mirare ad una completa partecipazione e per inferire la massima intensità alla propria prestazione.

5 NOV 2024 · Tempo di lettura: min.
INTENSITA’: GESTIONE DELL’ATTIVAZIONE E PERFORMANCE

Intensità nello sport: un concetto che va oltre la forza fisica

L'intensità non si limita alla sola forza fisica impiegata in un'azione sportiva, ma rappresenta una modalità di esecuzione globale, con l'obiettivo di ottenere il miglior risultato possibile.

Eseguire un'azione con intensità significa agire con grande impegno e concentrazione, attivando simultaneamente le risorse necessarie per immergersi completamente nel gesto che si sta compiendo.

Sebbene questo concetto possa sembrare astratto e difficile da definire, le sue radici etimologiche rivelano un significato pratico e concreto. Il termine deriva dal latino intensus, che significa "teso", "diretto verso", indicando un'azione mirata e focalizzata. Da qui, l'intensità acquisisce una dimensione molto più tangibile e applicabile.

Possiamo quindi interpretarla come il grado di manifestazione di un fenomeno, sia esso fisico o psicologico.

Nel contesto sportivo, l'intensità è un elemento che può influire notevolmente sulle performance, influenzando sia l'intensità degli allenamenti che la preparazione emotiva prima e durante una competizione.

In psicologia, il termine Arousal si riferisce all'intensità dell'attivazione psicofisiologica di un individuo. Questa può essere misurata tramite parametri fisiologici come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la sudorazione e la produzione ormonale. A livello psicologico, tali indicatori sono legati alle funzioni cognitive, poiché influenzano la nostra attenzione, la memoria, le capacità decisionali e la realizzazione dei comportamenti.

Secondo la teoria dell'arousal, lo stato di attivazione può variare lungo un continuum che va da una bassa attivazione, come quella del sonno, fino ad un'intensa attivazione, che corrisponde a uno stato di prontezza totale.

Quando un individuo si trova in uno stato di alta attivazione, il corpo è carico di energia, le funzioni cognitive sono completamente attive e l'organismo è pronto ad eseguire movimenti potenti e precisi.

Per far esprimere all'atleta il giusto livello di intensità, è necessario raggiungere questa attivazione psicofisiologica, ma altrettanto fondamentale è saper gestire l'aspetto emotivo, che è strettamente legato a questo stato di energia diffusa.

Spesso, un forte coinvolgimento emotivo può tradursi in tensione e iperattivazione, interferendo con l'accuratezza del gesto sportivo. L'intensità emotiva può sovvertire gli equilibri con cui normalmente affrontiamo le sfide, ma una buona regolazione emotiva permette di rimanere consapevoli delle proprie emozioni e, al contempo, di essere totalmente focalizzati sull'azione.

La regolazione emotiva è una capacità che si sviluppa nel tempo e dipende da vari fattori. Un aspetto importante, in relazione all'intensità, è la capacità di non sopprimere le emozioni, ma di spostarle e di incanalarle in modo produttivo.

Le emozioni e lo stress, in particolare quelli generati dal coinvolgimento personale, possono essere determinanti per la performance, a condizione che siano vissuti in modo positivo dall'atleta. Se le emozioni vengono interpretate come stimolanti, possono spingere verso l'accuratezza e la precisione, mentre lo stress può divenire una fonte di energia focalizzata, o eustress, che favorisce la concentrazione e l'efficacia.

Con una gestione ottimale di questi fattori, l'intensità può guidare l'atleta a concentrare tutte le sue energie mentali e fisiche nella ricerca della "performance perfetta".

L'intensità, dunque, significa essere pienamente coinvolti nell'azione, ma al tempo stesso riuscire a mantenere calma e lucidità.

Come affermato da Damon Jones riguardo a LeBron James: "Ciò che lo distingue da tutti gli altri è il duro lavoro quotidiano, il suo impegno totale per il gioco, il modo in cui si prepara prima di ogni partita, sia mentalmente che fisicamente".

Il talento può portare a momenti spettacolari e consentire ad un atleta di risolvere situazioni critiche durante una gara. Tuttavia, è la freddezza e il controllo emotivo che spesso permettono di superare le sfide improvvise legate al contesto o alla pressione del momento.

Ciò che realmente distingue un grande atleta è l'allenamento costante, sia fisico che mentale, e la capacità di gestire l'attivazione per essere pienamente presenti e in grado di esprimere la massima intensità durante ogni prestazione.

BIBLIOGRAFIA:

Bibliografia:

Barry R.J.; Clarke A.R.; McCarthy R.; Selikowiz M.; Rushby J.A.; (2005); "Aurosal and activation in continuous performance in young swimmers". Applied psychology, an International rewiew, 51.

Fazey J.; Hardy L.; (1988) "The inverter Un hypotesis: a catastrophe for sport psychology?" British association of sport psychology: Leeds.

Franzoni S. "Attivazione e disattivazione nello sport". (2011) in Lucidi F.; (2011)"Sportivamente", Led edizioni, Milano.

A cura della Dott. Luca D'onorio De Meo

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott. Luca D'Onorio De Meo

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su psicologia dello sport

PUBBLICITÀ