Stop alla violenza contro le donne!
Nei primi 10 mesi del 2016, in Italia i casi di femminicidio sono stati 116.
«La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani», Kofi Annan.
Come ogni anno dal 1999, anche questo 25 di novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. È un tema di cui si parla spesso nel tentativo di sensibilizzare la società tutta, eppure questo problema continua a comparire ogni giorno sui giornali di tutto il mondo e a nascondersi nella privacy di molte case. Questa giornata è stata istituita dall'Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999.
Venne scelta questa data in ricordo dell'assassinio di tre sorelle della Repubblica Dominicana avvenuto nel 1960. Era l'epoca del dittatore Trujillo e le tre donne che ispirarono il movimento democratico 14 giugno vennero torturate, uccise e buttate in un burrone per simulare un incidente.
La violenza contro le donne è un problema che non riguarda solamente i paesi più arretrati in tema di diritti umani ma anche casa nostra, la stessa Italia, dove quest'anno sono state uccise 116 donne per mano di uomini. La cosiddetta "violenza di genere" viene distinta da altri tipi di violenza in quanto ha come obiettivo le donne e viene perpetrata in nome di una presunta diseguaglianza esistente fra i due sessi: la vittima viene sottomessa o uccisa in quanto donna. Questo problema, infatti, deriva da un atteggiamento sociale e culturale diffuso che vede le donne in una posizione subordinata rispetto agli uomini.
«A cosa serve chiamarlo femminicidio? La parola omicidio comprende già i morti di tutti i sessi!». No. La parola "femminicidio" non indica il sesso della morta. Indica il motivo per cui è stata uccisa. Una donna uccisa durante una rapina non è un femminicidio. Sono femminicidi le donne uccise perché si rifiutavano di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne. Dire omicidio ci dice solo che qualcuno è morto. Dire femminicidio ci dice anche il perché.
(Michela Murgia)
I numeri della violenza contro le donne
Le statistiche riguardanti la violenza di genere mostrano un quadro desolante. Secondo l'Onu, nel mondo, il 35% delle donne ha subito violenza sessuale o fisica. In Italia, invece, sono 6 milioni 788 mila le donne che, secondo i dati dell'Istat del 2015, sono state vittime di questo un qualche tipo di violenza. La maggior parte di queste violenze avviene fra le mura domestiche o viene perpetrata da persone conosciute: il 62,7% degli stupri, ad esempio, viene commesso dal partner o dall'ex partner.
Questo tipo di violenza, inoltre, non è slegata da altri tipi di discriminazioni che le donne subiscono ogni giorno sul lavoro o nella vita privata. In campo lavorativo, ad esempio, il tasso di disoccupazione colpisce maggiormente le donne che, come se tutto questo non bastasse, percepiscono uno stipendio inferiore - dal 70% al 90% in meno - rispetto agli uomini.
Quali soluzioni?
Le vittime di violenze di genere hanno diverse opzioni per richiedere aiuto. Ecco alcuni numeri di telefono e nomi di associazioni che si occupano di questo tema:
- Numero di pubblica utilità: 1522
- Telefono rosa
- D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza
- Doppia Difesa
- Bon't Worry
Per assistere le donne in seguito alla violenza subita, esistono diversi Centri antiviolenza in ogni città e provincia che possano aiutare le vittime a superare le conseguenze dell'aggressione. Nonostante siano ancora poche, esistono diverse strutture pensate per il recupero di quegli uomini che utilizzano la violenza. È il caso, ad esempio, del Centro di ascolto uomini maltrattanti di Firenze.
È ancora lungo il percorso da fare nel campo della prevenzione. Nonostane il quadro normativo italiano cerchi di ridurre e punire la violenza di genere (ad esempio attraverso la legge 119 del 15 ottobre 2013), la vera rivoluzione dev'essere fatta a livello culturale, sociale e soprattutto educativo. La lotta contro la violenza di genere, infatti, dovrebbe essere un obiettivo prioritario non solo per i poteri pubblici ma anche per gli stessi cittadini.
Se hai bisgno di ricevere maggiori informazioni sul tema, non esitare: consulta il nostro elenco di professionisti esperti in violenza sulle donne.
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