A volte le paranoie mi annebbiano la mente e sto male inutilmente

Inviata da eva · 31 mag 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiorno, volevo condividere con voi ciò che mi succede da un po' di tempo. Sono una ragazza di 25 anni, e da quasi un anno sono fidanzata con un ragazzo della mia età che mi è piaciuto moltissimo dal primo momento e con cui mi sono trovata benissimo fin da subito e dopo 10 mesi penso di volergli più che bene, anche se ancora non ci siamo detti nulla a riguardo.
Ci siamo conosciuti una sera in un locale, mi si avvicinò un suo amico dicendo che lui mi voleva conoscere e, dopo che acconsentii, lui venne da me e iniziammo a parlare. Quella sera di lui mi colpì senza dubbio l'educazione e i modi, mai una parola o un gesto fuori luogo, mai un'avance esplicita come molti -purtroppo - fanno; nonostante fossi un po' brilla, quella sera mi trattò con un rispetto che non avevo mai visto in nessuno. Quella sera (e sempre, anche fino ad oggi) fu un signore, e questo suo rispetto e la sua educazione è una delle cose che apprezzo di più tutt'ora. Dopo quella sera mi contattò lui, parlammo in chat qualche giorno e uscimmo insieme. Ci trovammo benissimo fin da subito, io ero tranquillissima e a mio agio, lui carinissimo come sempre ed ero veramente tanto contenta perché vedevo che era un ragazzo serio ed intenzionato a conoscermi. Nel corso di questi mesi mi ha detto più volte che con me si trova molto bene, che non sta perdendo tempo e che era tanto che non si trovava così bene con una ragazza (circa due anni fa ha rotto con la sua ex storica che molto probabilmente, prima di lasciarlo, aveva già un altro). Nel corso di questi mesi siamo andati avanti allo stesso passo, lui ha conosciuto le mie amiche, io ho conosciuto i suoi amici, abbiamo passato molto tempo insieme e siamo sempre andati avanti in maniera graduale e cauta. Non abbiamo ancora conosciuto le rispettive famiglie, ma entrambi ne abbiamo parlato in casa. Conoscendolo, ho avuto la conferma che è una bravissima persona, gentile, educato, rispettoso, serio, molto socievole e non perde mai occasione di vedermi o di sentirmi, anche quando non può cerca di trovare sempre una soluzione (io pure, viene sempre da entrambe le parti la cosa).
In questi mesi non abbiamo mai litigato, siamo sempre andati d'accordo. Qualche volta ci sono state alcune incomprensioni, ma tutte molto innocue e di cui lui non si è minimamente reso conto.
Oltre ad essere molto rispettoso è anche una persona molto chiusa e riservata, ha molti amici e si relaziona bene con tutti, ma non parla mai di sé e si tiene sempre tutto dentro.
Anche io sono una persona abbastanza riservata, prima di aprirmi con le persone mi ci vuole diverso tempo e devo sentirmi veramente a mio agio (lo faccio con le mie due migliori amiche storiche che conosco da più di dieci anni ormai).
Io a volte ci provo a introdurre argomenti un po' più "delicati" o personali, ma lui è restio, finisce con il dare risposte molto brevi e vaghe, quasi come se avesse paura di dire come la pensa, nonostante io mi ponga sempre con molta tranquillità e senza mettergli pressione. Allo stesso modo, per via di questa sua riservatezza e timidezza, è raro che mi faccia complimenti o mi dica cosa ne pensa di me. Io sono tranquilla perché so che lui ci tiene, anche se a parole non si esprime molto, lo fa sempre con le azioni. Non perde mai occasione di scrivermi, di vedermi, siamo usciti spesso con tutti i suoi amici, si ricorda delle cose importanti, quando sono giù di morale è presente, mi ascolta e ha sempre avuto un comportamento costante. A fatti mi ha dimostrato sempre molto, però ammetto che mi piacerebbe se comunicasse un po' di più con me, ma questo non gliel'ho detto perché so che sicuramente si chiuderebbe a riccio e non voglio nemmeno mettergli pressione o che si senta in difetto. Io so che ci tiene e mi vuole bene, altrimenti non si sarebbe mai comportato così con me, anche le mie amiche che lo hanno visto la pensano allo stesso modo.
Lui è arrivato a portare serenità in un momento molto difficile della mia vita, in cui mi sentivo spaesata, disorientata, sola e convinta che nessun ragazzo potesse mai affezionarsi a me o volermi bene.
Prima di lui sono stata (anche se per poco tempo), con un altro ragazzo che all'inizio sembrava presissimo e molto convinto, per poi essere liquidata perché aveva realizzato che non era pronto per una relazione. Ci rimasi malissimo, non per lui, non ero nemmeno affezionata e non ero nemmeno troppo convinta, quanto per come ero stata trattata. I mesi seguenti furono terribili, mi sentivo demoralizzata e con un vuoto dentro che mi divorava.
Questi sentimenti di solitudine e vuoto li avevo avuti anche in passato, specie negli anni delle superiori, in cui vidi il mio gruppo di amicizie sfaldarsi, a casa mia madre era tutta concentrata su mio fratello più piccolo (perché a sua detta lui ha un carattere più difficile del mio e io sono più "forte") e mio padre è stato (ed è tutt'ora) sempre molto distante emotivamente, non abbiamo mai avuto un rapporto, nonostante non mi abbia mai fatto mancare nulla. Ho sempre sentito questa sua "mancanza" nella mia vita, nonostante sia sempre stato fisicamente presente.
Ora sono in un momento in cui mi sento bene, ho il lavoro per cui ho studiato, delle amicizie sincere e questo ragazzo a cui voglio sempre più bene.
Ci sono giorni però in cui mi assale un'ansia assurda perché ho paura che un giorno possa stufarsi di me, che realizzi che non mi vuole più, che mi possa abbandonare improvvisamente. Ho paura che si stanchi. E quando mi vengono questi pensieri e queste paranoie, passo ore tremende, mi si chiude lo stomaco e quelle paure che provo sembrano addirittura reali.
Anche all'inizio stavo molto sul chi va là, i primi tempi avevo paura che mi ghostasse e sparisse improvvisamente, ma affrontavo tutto in maniera più lucida, forse perché ancora non ero così tanto affezionata a lui. Ora che la cosa è andata avanti bene, le mie paure sono altre, e se magari per una settimana ci vediamo meno o qualche giorno ci sentiamo meno per il lavoro o altri motivi, mi viene questo timore che possa essersi stancato di me, quando in realtà non è così perché poi cerca di recuperare sempre il tempo non trascorso insieme.
Io vorrei davvero godermi al cento per cento questa relazione, perché io sono convinta di volere stare con lui, gli voglio un gran bene e so che anche lui è convinto perché altrimenti non si sarebbe mai comportato così.
Vorrei davvero liberarmi di queste ansie e paranoie inutili, perché so che è tutto solo nella mia testa, lui fino ad ora non ha mai fatto niente per farmi dubitare di lui e non mi ha mai fatto del male.
Voi cosa ne pensate?
Come mai lui è così riservato?
Perché mi sento così? Cosa posso fare per stare più serena?
Scusate la lunghezza, vi ringrazio in anticipo.

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