Aiutare il mio compagno con la figlia.

Inviata da Smile07 · 30 lug 2024 Terapia familiare

Buongiorno, ho 37 anni e sono da circa 6 mesi la compagna di un uomo mio coetaneo. Dalla sua precedente relazione è nata una bambina che attualmente ha 6 anni. Lui è separato da 3 anni e l’ex moglie ha un nuovo compagno con un bambino di 5 mesi.
Ho avuto già modo di conoscere la bambina e passare del tempo con lei.
Passa del tempo con noi a tale punto che è stata lei a “decidere” che sono la fidanzata di papà, mentre noi le abbiamo sempre detto amica di papà.
Qualche settimana fa’ ci ha fatto una domanda esplicita:” ma voi fate un figlio?” Iniziando a piangere disperatamente mi ha detto che la sua paura è che il papà non giocherà più con lei ma con il “nuovo” bambino. Le ho fatto capire che qualora dovesse arrivare un bambino lei sarà sempre la principessa e che non deve temere nulla.
Ieri sera scambiando un aereo per una stella cadente ha espresso come desiderio “un gioco e che mamma e papà si fidanzano”.
Le ho detto sorridendo che il gioco è un desiderio facilmente realizzabile, ma per l’altro è un po’ più difficile.
Lui c’è rimasto male per me, perché nonostante dedichi del tempo alla bambina, dice che non è giusto che poi lei mi dica queste cose.
Capendo il dispiacere del papà la bambina ha chiesto rassicurazioni a me. Mi ha chiesto più e più volte se fosse un aereo così che il suo desiderio non si avvera.
Le ho detto di non preoccuparsi, anche se fosse una stella cadente, va bene che lei ha espresso quel desiderio, ma purtroppo non sempre i desideri si avverano.
Mi ha chiesto poi se tutti i genitori si lasciano, e le ho risposo “alcuni si” facendole anche qualche esempio con persone che conosco.
Riportandola a casa siamo stati tranquilli in macchina a cantare e ridere, ma quando poi lui ha accompagnato la bambina davanti la porta di casa lei in lacrime le ha detto” non voglio che vai via, è così che sto ogni volta che te ne vai”.

Partiamo dal presupposto che capisco il desiderio di una bambina di 6 anni e che non me la sono minimamente presa per questa sua richiesta, Vorrei aiutare il mio compagno e dargli consigli per gestire al meglio questa situazione che gli crea non poco dispiacere.

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Miglior risposta 31 LUG 2024

Buongiorno
capisco la sua preoccupazione in merito al bene della bambina e la delicatezza che ha nei suoi riguardi è davvero ammirevole.
Quando nasce un fratellino solitamente ogni figlio maggiore affronta una condizione piuttosto stressante. E' chiaro che le dinamiche famigliari subiscano una variazione con la nascita del secondogenito. Per cui è normale che un figlio maggiore chieda più attenzioni ai genitori e possa dimostrare degli atteggiamenti ambivalenti.
La difficoltà della bambina è normale e comprensibile visto che qualsiasi figlio non vorrebbe mai che i propri genitori si separassero. Ricordate che lei ha 6 anni e ha tanto bisogno di essere compresa nella sua difficoltà. Oltre al fatto che ha dovuto accettare la fine della storia dei suoi genitori, fatica ancora di più ad accettare la nascita del fratellino di mamma e teme che possa ricapitare a breve anche a papà.
Come vi sentireste voi al suo posto?
Il fatto che ne abbia parlato con voi è positivo, significa che si fida di voi e vi vuole bene, per cui continuate a rassicurala e darle tanto affetto.
Vi consigliere di rivolgervi ad un professionista che si occupa di genitorialità per aiutarvi a gestire al meglio la piccola ed eventualmente, se avete intenzione di avere anche voi un figlio, farvi aiutare per renderla il meno traumatica possibile per lei.
Non è sicuramente l'unica bambina al mondo che sta affrontando questo tipo di situazione, ci sono tantissimi genitori separati con figli che si ricostruiscono una famiglia. Bisogna solo avere la giusta delicatezza e accortezza, proprio come quella che voi state dimostrando.
Rimango a disposizione.

Dott.ssa Bonato Elena Psicologo a Scorzè

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1 AGO 2024

Gentile utente, consiglio di avere un consulto psicologico infantile per la bimba. Può essere difficile vivere certe emozioni in quell'età sopratutto. Sono a disposizione, un forte abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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1 AGO 2024

Buongiorno,
la bambina probabilmente ha patito molto la nascita del fratellino, come sovente avviene in simili occasioni, e potrebbe avere avuto una regressione momentanea, complicata inoltre dall' esperienza vissuta di separazione dei genitori. Chiaramente, vivendo nella nuova famiglia e con la nuova nascita, i tempi di attenzione nei suoi confronti sono necessariamente diminuiti e lei percepisce questa situazione come essere stata messa in secondo piano. Da qui l'insicurezza nell'essere ascoltata e accudita come vorrebbe e necessita.
Sarebbe bene preparare accuratamente una/un figlia/o psicologicamente, a fronte di un nuovo arrivo in famiglia, per poter far in modo che questo evento non diventi per lei un piccolo trauma. Ora ha capito che tra voi non é solo amicizia, anche perchè lei e il padre state compensando il suo bisogno di attenzioni e ha bisogno di immaginare che il rapporto continui e non si interrompa come è successo in precedenza. Lei sta agendo molto bene con la bambina e ha conquistato la sua fiducia, attraverso l'ascolto e il dialogo
l'ha portata a sentirsi libera di esprimere le sue emozioni, i suoi timori e paure, tra le quali anche quella che possa nascere un altra creatura. Lei l'ha rassicurata in questo caso ma chiaramente non basta.
E' un buon segno il fatto che si sente libera di esprimere i suoi pensieri, desideri e fantasie, e non le taccia, vuol dire che nella famiglia materna ha comunque un buon grado di attenzione. Il padre si relaziona molto bene con la figlia, tant'é che il momento del distacco é vissuto con molta difficoltà. Può aiutarlo a superare ed a sostenere questa situazione, confermando e riconoscendogli la sua capacità genitoriale con la figlia e rassicurarlo sul fatto che non ci rimane male per le esternazioni che fa la bambina, perché capisce benissimo la situazione nella quale si trova.
Ora , visto il rapporto di fiducia che si é instaurato tra voi é utile che con il padre consolidiate la vostra relazione ,chiariate quali siano i vostri progetti, ambizioni comuni ed aspettative l'una verso l'altro e poi chiedere alcuni consigli ad una/un professionista che si occupi della psicologia per l'infanzia, per affinare la gestione le modalità di relazione con la bambina. Sarebbe anche utile che già da ora la piccola ricevesse un sostegno psicologico riguardo alle reazioni emotive avute con la separazione dei genitori.
Ringraziandola per ciò che ha voluto condividere augurandovi una buona continuazione
le porgo un cordiale saluto e resto a disposizione

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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1 AGO 2024

Buongiorno,
comprendo la delicatezza della situazione che sta vivendo, e le assicuro che è normale che una bambina di sei anni abbia difficoltà ad accettare cambiamenti nella struttura familiare. La sua reazione, espressa attraverso desideri e preoccupazioni, riflette un naturale bisogno di sicurezza e stabilità.
È positivo che lei abbia affrontato con sensibilità i suoi timori, rassicurandola sul fatto che, anche se un giorno dovesse arrivare un nuovo bambino, il suo posto nel cuore del padre rimarrebbe immutato. La bambina sta cercando rassicurazioni e conferme, e la vostra disponibilità a rispondere con onestà e gentilezza è fondamentale.
Mantenere una comunicazione aperta e sincera con la bambina, rispondendo alle sue domande con parole semplici e adatte alla sua età è importante affinché lei senta che può esprimere i suoi sentimenti senza timore.
Rassicurare continuamente la bambina, facendole capire che l'amore che il padre prova per lei non verrà mai meno, indipendentemente da eventuali nuovi membri della famiglia, può essere fatto anche attraverso gesti concreti, come dedicare del tempo esclusivo a lei, per rafforzare il loro legame.
E’ importante valorizzare i momenti speciali tra padre e figlia, organizzando attività che li avvicinino e che sottolineino l'importanza della loro relazione unica… così come è importante riconoscere e validare i suoi sentimenti, senza minimizzarli, ma aiutandola a comprenderli e a gestirli.
Nel caso in cui le preoccupazioni della bambina dovessero persistere o intensificarsi, potrebbe essere utile considerare il supporto di un professionista, come un terapeuta infantile, che potrebbe offrire un aiuto prezioso per elaborare questi cambiamenti in modo sano e positivo.
La sua presenza e il suo sostegno sono fondamentali per entrambe le parti coinvolte. La sua comprensione e il suo affetto possono fare una grande differenza nel creare un ambiente familiare sereno e accogliente.
Cordialità
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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31 LUG 2024

La separazione non è mai facile per i bambini.

I bambini anche piccoli sono molto intelligenti e capiscono Molto più di quello che pensiamo.

Penso che la bambina abbia capito che lei è la compagna del padre quindi continuarle a dire “Sono solo un’amica di papà“ Sia inutile.

Bisogna spiegarvi le cose con la dovuta attenzione e delicatezza.

Dal punto di vista della bambina queste comprensibile la sua paura che se dovesse nascere un altro bambino lei potrebbe essere “dimenticata“ . Dal punto di vista della follia è una paura comprensibile.

Lei il suo compagno potete aiutarla Standole vicino facendole sentire sempre il vostro Amore e la vostra presenza.

Il suo compagno paterno dedicargli del tempo da stare con la bambina per giocare, Per prendere un Gelato ecc..

Queste situazioni Se ben ben gestite Si risolvono con la crescita.

Comunque essendo una bambina sicura la situazione andrebbe Approfondita un percorso psicologico con Uno specialista della psicologia infantile potrebbe aiutare.


Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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