Blocco universitario, depressione, ansia,

Inviata da Ylenia · 6 set 2021

Salve, wono una ragazza a 5 esami dalla laurea magistrale. Ho fatto quasi 3 anni di psicoterapia psicoanalitica psicodinamica ma ho lasciato  questa psicoterapeuta 1 mese fa abbastanza bruscamente e mentre andavo ancora da lei le dissi che avevo fatto una seduta con una della cognitivo comportamentale e poi un colloquio con uno della terapia breve strategica (uomo). Con quest ultimo già ero scettica sia perché uomo ma anche perché era lontano e dovevo fare modalità online, avendoci però fatto una seduta avevo paura che contattando una terapista donna poi avrei avuto difficoltà a scegliere perché già ero in crisi con la Tesi.  così ho scelto di lasciare la mia psicoterapeuta per il terapista uomo. Dopo 5 sedute questa  settimana non l ho più contattato perché mi ha detto che se avessi avuto intenzione di farmi fare la tesi magistrale lui non mi avrebbe seguito più, non avrebbe seguito una disabile al quadrato. In triennale ho avuto un grandissimo aiuto con la tesi e credo che lo richiederò anche ora e quindi quello della strategica  ho deciso di non ricontattarlo più anche perché mi sfotteva e non lo sopportavo molto. Poi essendo online non so.. Non ero moto convinta anche se aveva ragione nel dire che la tesi era meglio che la facessi io per acquisire fiducia in me stessa. La scelta di lasciare la mia psicoterapeuta era dovuta al fatto che io non prendevo una decisione su quale tesi prendere e ciò va avanti da marzo ma nel messaggio di saluto le ho detto che se non mi salvo io non mi salva nessuno in questa situazione. Non che io non creda nella psicoterapia ma in questo problema chi può aiutarmi? Eppure scrivo qua. Da marzo, ho fatto un solo esame a giugno e infatti ho avuto un rallentamento con gli esami. Ho avuto attacchi d ansia verso aprile, ho iniziato a pensare che non mi laureo più,perche se non faccio la tesi speirmentale sarà difficile arrivare al 110 e lode e non prenderlo mi fa paura per i concorsi dove il voto conta, oltre alla delusione di dover sentire i 110 e lode degli altri che si saranno impegnati in una tesi sprimentale o che partivano da una media più alta .  Dopo aver accettato la tesi sperimentale con una prof non ho completato l iter per la segreteria e ho anche lasciato senza una risposta definitiva la professoressa quindi non ho bloccato nessuna tesi. Fare la compilativa mi fa paura perché potrei non uscire con il massimo e mi immagino il giorno della laurea come una giorno triste ma ho ancora più paura di ansia e attacchi di panico che possono venirmi dopo aver accettato di fare la compilativa e nel mentre aspetto che  mi fanno la tesi, come se io non possa sostenere questo fallimento del mancato 110 e lode. La speirmentale però non ho voglia di farla perché è solo ed unicamente un dovere e forse sono stufa. Per arrivare al 110 momentaneamente mi mancano 4 punti che sono il massimo assegnabile per la compilativa. Ovviamente non facendo la tesi per mano mia come posso pensare di aspirare al massimo dei punti e all assegnazione di un eventuale lode con la compilativa ? La mia magistrale l ho presa solo per avere maggiori possibilità lavorative, non ho passione e fare un lavoro di tesi mi pesa perrche non mi interessa nulla. Lo so che da fuori sembra un capriccio, forse un po lo è ma misto a depressione mpaure ansia escarsa autostima. Alla mia vecchia psicoterapeuta non facevo altro che scrivere che la mia vita era finita, le scrivevo bestemmie in chat e le bestemmiavo anche in presenza, le dicevo che nessuno poteva aiutarmi, che volevo morire, ai miei amici ho ripetuto che la mia vita é finita perfhe non mi laureo. L ultima volta che l ho vista mi ha detto che le cose che le dicevo sembravano una sfida alla terapia. Forse ero arrabbaita perché lei non mi aiutava per questo problema. Già prendo un antidepressivo da due anni  e mezzo (Prameffex 10 mg) prescrittomi da una psichiatra e lei mi ha prescritto a giugno la quetiapina che io non ho mai iniziato. La psicologa mi aveva detto di riandare dalla psichiatra anche  perché dicevo che volevo ricoverarmi in psichiatria per non dovere affrontare questo che per me é un incubo che certe mattine mi fa spegnere la sveglia perché non voglio iniziare la giornata, anche una settimana fa ho pensato che finiro in una clinica. però la  quetiapina  non l ho mai presa. La psicologa alla mia domanda se ero depressa mi aveva risposto :volevi ricoverarti in psichiatria! Allora ho capito che lo sono però quando le ho chiesto, credo in un'altra seduta, se soffrivo di doc mi ha detto che diciamo non fa parte delle cose che lei solitamente mi deve dire(qualcosa del genere)]e prima del probelma tesi non ho mai cheisto mie diagnosi. Però lei mi ha detto che la quetiapina poteva aiutarmi a frenare  la mia forte ansietà e a frenare i miei pensieri intrusivi. Forse dovrei contattare la psichiatra e farmi dire se soffro di doc così da capire se per me con depressione e doc sia meglio una cognitivo comportamentale. . Mi chiedo se possa davvero aiutarmi questo medicinale. La cosa che speravo con il cambio psicologo era capire quale delle due scelte fosse meglio per me ma appunto ho lasciato il terapeuta dopo appena un mese e ora non so cosa fare. Gli esami li ho sempre portati avanti, ma di impegnarmi con una tesi non ne ho voglia anche se ho paura perche non facendola per mano mia la tesi é come se non la ho pienamente sotto il mio controllo.  Per questo dico che non mi laureo perché non trovo una soluzione che mi fa stare serena. Dico però che si laureano tutti e io che studio tanto dalle elementari è un peccato non prendermi la magistrale, è un peccato vedere gente che alle superiori si é impegnata meno di me avere più titoli di me. Sarebbe uan delusione eppure non faccio nessun passo avanti. Alla triennale l aiuto con la tesi mi è capitato e adesso sono ferma a pensare le cose che penso ormai da 5 mesi, non so più come uscirne se non accetto un mancato 110 e lode o se non mi impegno con una sperimentale. In tutto ciò non so se tornare dalla mia vecchia psicoterapeuta psicoanalitica perché mi manca o tentare una cognitivo comportamentale tornando da quella con cui feci un colloquio e che dirige un centro in cui mi assegnerebbe una terapista oppire andare da un'altra consigliatami da un membro della mia famiglia tramite il consiglio di un professore della cognitivo comportamentale(anche questa della cognitivo comportamentale) forse perché ho paura di nuovo di non concludere niente sapendo già che loro non sceglieranno per me. All inizio me la sono presa tra me e me con la persona che si è intromessa a trovarmi una nuova terapeuta poi ho pensato se il problema fosse che mi manca la mia vecchia terapeuta. Quindi sono nel pallone anche su quale percorso fare. Inoltre già sono in sovrappeso e noto che sto mangiando in una maniera spropositata soprattutto i dolci. Credo sia l ansia che tappo con il cibo perché  mangio veloce anche se in quel momento non mi sento ansiosa . Credo che non seguire nessun percorso se sono davvero depressa, non sia la cosa più opportuna. quindi vorrei andare da qualcuno ma sono bloccata perché ripenso alla vecchia psicoterapeuta e anche perché so che nessuno scegliera per me e sono stufa. Non so davvero cosa fare. Ovviamente ogni tanto do pugni al mio armadio e piango, dico no ad alta voce . Se penso alla speriementale dico che palle ormai non rientro nelle grafuatorie l anno prossimo e devo fare ancora una volta una cosa per dovere, se penso alla compilativa dico di no perché molto probabilmente non esco con il massimo. Come disse la mia psicolgoa è un no categorico a tutto. Per lei é paura del cambiamento ed è paura di affrontare le mie paure. La mia famiglia non ne può più di me che sto cosi, mi dice lascia stare il voto e laureati ma io ho paura che un 108 mi si ripercuote nella vita lavorativa e che potrei pentirmene. Ch e cosa devo cambiare per andare avanti? Accettare di fallire o fare un'ulteriore sacrificio? Prendere i farmaci? Aveneo sofferto tre anni fa di attacchi d ansia prolungati per intere notti ho paura di sbagliare e di rivivere quei momenti. Lo sbaglio per me é la compilativa che rischia di farmi stare male per la paura del voto ma non riesco a faccio la speirmentale perché l ho avuta sottomano e non l ho presa. La soluzione sarebbe fare la speriemnatel ma allora perché non la faccio se ho questo probelma con il voto? Non ne ho voglia certo ma come risolvo? Per questo dico che non trovo una soluzione. Se sono depressa e soffro di doc quale orientamento é più adatto per me? Grazie dell ascolto.

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Miglior risposta 26 OTT 2021

Buongiorno.
Sono il dr. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Anonimo-184183 Psicologo a Brescia

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