Ciao a tutti, nel 2020 sono stata ricoverata a una clinica psichiatrica qui a Roma dove mi hanno trattata di merda, facendomi soffrire e riducendomi in fin di vita. Da allora non riesco a guardare avanti, sono ingrassata ancora x le medicine che prendo, e non ho ancora trovato lavoro . L’unica nota positiva è che ho finito l’università l’anno scorso. Non riesco a dimenticare quelle urla e quei gesti violenti di quei “medici” e “infermieri” che mi sembravano più che altro degli avvoltoi affamati di soldi….
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10 LUG 2024
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Gentile Jennifer,
è spiacevole ciò che ha dovuto subire ed il fatto che operatori della salute mentale , probabilmente per motivi di stress, abbiano avuto nei suoi confronti comportamenti non consoni al suo disagio e alla loro professionalità.
Il suggerimento è di intraprendere un percorso di psicoterapia tramite il quale elaborare questa esperienza negativa e consentire un riaggiustamento della terapia farmacologica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 LUG 2024
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Buonasera Jennifer,
intanto mi dispiace moltissimo per quello che ha passato, la clinica dovrebbe essere un luogo di cura dove trovare comprensione e conforto nella consapevolezza che un percorso intrapreso per star meglio è un percorso difficoltoso ma ricco di persone pronte ad accoglierci. Evidentemente così non è stato purtroppo.
Mi congratulo per l'obiettivo raggiunto, quale università se posso? A prescindere della presenza o meno di un lavoro la laurea è sempre un traguardo meraviglioso che apre ad una nuova vita. In funzione di questa nuova vita che sta intraprendendo mi sentirei di consigliarle un percorso in modo da poter superare quel brutto ricovero che è evidente le ha lasciato il segno in modo da poter analizzare quello che le impedisce di vivere al meglio la sua vita ed i suoi traguardi.
Se avesse necessità rimango a disposizione.
Dott.ssa Chiara Patrizi
16 LUG 2024
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Magari erano davvero affamati di soldi.
Magari gridavano davvero.
Magari erano anche brutti e cattivi.
Lei però rimanga sulla sua nota positiva e vada avanti.
La nota suonata dagli altri la lasci agli altri.
15 LUG 2024
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Credo che l'attribuzione sulle intenzioni dei medici e degli infermieri giochi un ruolo molto importante nel rigenerare il trauma e nel farla sentire vulnerabile. Un trauma è più grave se si ritiene che i comportamenti subiti siano stati violenti e mossi da avidità, quindi deliberatamente messi in atto per interesse, oppure se, al contrario, li si rappresenta come comportamenti bruschi, sicuramente criticabili, ma dettati dall'intento di aiutarla a stare meglio e resi meno professionali ed efficaci dalla difficoltà del personale sanitario, che proprio in quel periodo viveva un'emergenza mondiale e molti hanno dato la vita per garantire i servizi sanitari.
In questo le teorie cospirazioniste sul Covid e sulla "dittatura sanitaria", non l'aiutano di certo, ma la invito a rivedere la sua rappresentazione di quello che ha vissuto. E' importante che rielabori il trauma specificando bene ciò che ha subito in quei giorni.
Consideri che la fiducia nel personale sanitario è fondamentale per lei perché deve continuare a mantenere una relazione terapeutica stabile al fine di gestire il suo disturbo e prevenire ricadute.
13 LUG 2024
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Buongiorno,
Nel suo racconto emerge un disagio ad affrontare in modo positivo al futuro nonostante il raggiungimento di un obiettivo importante quale la conclusione degli studi universitari, quindi le consiglio un supporto psicoterapeutico sia per l'elaborazione del periodo passato presso la clinica psichiatrica percepito in modo traumatico sia di rafforzamento dell'autoefficacia e della speranza per il futuro con azioni impegnate e focalizzate.
Resto a disposizione per qualsiasi spiegazione e/o integrazione.
Un caro saluto da dott.ssa Federica Zunino
13 LUG 2024
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Gentile Jennifer mi spiace per quanto ha vissuto e come ad oggi influenza la sua vita.
Le posso suggerire di rivolgersi a un professionista per approfondire al meglio quanto ha passato, come cercare di rielaborarlo e trovare insieme delle modalità e delle strategie per fronteggiare la situazione
Nel mentre, le faccio i complimenti per aver concluso il suo percorso universitario, anche questo è un traguardo!
11 LUG 2024
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Buongiorno Jennifer
nel corso nella nostra vita incontriamo tante persone, alcune ci supportano e altre, purtroppo, ci svalutano. Cerca di fare tesoro delle energie positive che ti arrivano dalle prime, oltre che dai tuoi interessi e da tutto ciò che in generale ti fa stare bene.. perchè avrai bisogno di una corazza piuttosto spessa e resistente per ripararti quando ti capiterà di incontrare nuovamente persone come quelle della clinica.
Buona fortuna
10 LUG 2024
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Buonasera Jennifer,
i momenti bui e tragici sono alle spalle ma i pensieri a loro collegati persistono e risultano intrusivi in modo più o meno frequente, per questo é difficile dimenticare. Ma ci si può rendere consapevoli che ora quella dura realtà non c'é più e, prendendone atto profondamente, iniziare una vita più consona alle sue urgenze ed esigenze nonché sogni ,ambizioni e progetti.
Per fare ciò ha bisogno di un buon sostegno psicologico e un aggiornamento dei dosaggio dei medicinali che usa attualmente. Se lo psichiatra (per quanto riguarda la posologia e il tipo di medicinali) non ha la sua fiducia, cerchi un'altro/a professionista con il/la quale condividere e avere un parere sul tipo di cura e che le procura l'inconveniente sopra descritto.
Il sostegno psicologico la aiuterà a liberarsi di tutto ciò che psichicamente e psicologicamente ha dovuto subire ed ha in parte superato grazie alla sua forza interiore, che l'ha portata, nonostante tutto, a prendere una laurea, cosa assolutamente non semplice quando ci si trova in stati d'animo come quelli che appena accennato. Nel colloquio psicologico troverà un'attento e partecipato ascolto nonché suggerimenti sul come affrontare i ricordi distruttivi che la assillano ancora oggi. Un porto ove scaricare il bagaglio di sofferenze e vissuti per sostituirlo con una presa di coscienza maggiore delle sue capacità, abilità, sensibilità che potranno portarla a viversi e vivere il "mondo" più serenamente. Nel frattempo scriva molto di quello che le passa in mente, non importa cosa scrive o come lo scrive , se abbia un senso o no, ma facendo attenzione che, se sono pensieri che la turbano, li scrive in nero mentre se volgono al positivo usi i colori. Usi colori vivi anche per disegnare o dipingere, sempre liberamente anche senza un soggetto, ma esprima il suo stato d'animo con tutti i colori che sente la rispecchino. Porti tutto ciò in sede di colloquio. Vada a fare passeggiate appena sente che l'umore sta cambiando, o una leggera corsa, cioè usi il fisico per esprimersi. I colori sono frequenze particolari della luce ed interagiscono con le nostre frequenze ,agendo, per esempio, sull'umore e non solo. Ecco perchè le consiglio di usarlo per esprimere quello che non si riesce ad esprimere con solo le parole scritte monocrome. Sono inoltre solidale con lei per quanto riguarda l'esperienza avuta in clinica ma l'importante é che ora ne é fuori e può con un aiuto indirizzare la sua vita.
La saluto molto cordialmente e resto a disposizioni per maggiori chiarimenti
Dott. Giancarlo Mellano
9 LUG 2024
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Grazie per il suo contributo.
Credo che quanto da lei vissuto meriti un approfondimento per comprendere quali strategie possano essere efficaci per uscire da questa situazione complessa.
Se interessata, mi contatti liberamente.
Sono a disposizione.
Dott.ssa Carla Trovato
9 LUG 2024
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Buongiorno Jennifer
L’esperienza traumatica che ha vissuto l’ha segnata inevitabilmente. Nessuno dovrebbe vivere queste esperienze soprattutto se si trova in una condizione di fragilità come immagino fosse la sua.
La vicenda dovrebbe essere segnalata all’Ulss di riferimento prima di tutto ed in contemporanea trovare il professionista di fiducia che possa sostenerla nell’elaborazione del trauma subito.
Le suggerisco nel frattempo di concentrarsi sulle “note positive” che ha raggiunto nel corso dell’ultimo periodo perché denotano una buona determinazione da parte sua, nonostante il difficile momento.
Spero di esserle stata d’aiuto.
9 LUG 2024
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Gentilissima Jennifer, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e posso solo immaginare tutta la sofferenza vissuta in quel contesto che doveva essere invece protettivo. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e elaborare dandogli voce a tutti questi vissuti negativi e di sofferenza, in modo da poterli interiorizzare.
resto a disposizione!
AV
9 LUG 2024
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Buongiorno Jennifer, è evidente che questa esperienza ti ha toccata nel profondo e ha avuto un impatto traumatico, influendo ancora a distanza di anni sulla tua realtà. Non puoi pensare che tutto ciò magnificamente scompaia visto che è ancora così presente nei tuoi pensieri. E' necessario correre ai ripari, sono passati anni ed hai atteso anche troppo. L'unica cosa che puoi fare è iniziare un percorso con un professionista che sappia aiutarti ad elaborare quello che è accaduto. come già suggerito da alcuni colleghi anche io ti consiglio la terapia EMDR ed il lavoro con un terapeuta cognitivo- comportamentale. Ma anche il dosaggio dei tuoi medicinali va rivisto dopo tutto questo tempo. Dovrai cercare uno psichiatra ( se non ne hai già uno) che possa seguirti insieme al tuo terapeuta. In tutto questo fatti i complimenti per esser riuscita a finire l'università. Non è così scontato e questo deve farti capire che c'è un bel nucleo di forza e di determinazione dentro di te. Lo stesso nucleo che ti spingerà a cercare l'aiuto più adeguato, ne sono certa. In bocca al lupo e un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
9 LUG 2024
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Buongiorno mi spiace molto della sua sofferenza, e della situazione che ha vissuto.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare tale trauma.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
9 LUG 2024
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Ciao Jennifer,
mi dispiace molto per l’esperienza traumatica che hai vissuto in clinica psichiatrica. È comprensibile che un'esperienza così negativa possa avere un impatto duraturo sulla tua salute mentale ed emotiva. Il trauma può manifestarsi in molti modi, inclusi l'ansia, la depressione e difficoltà nel riprendere la propria vita.
La conclusione dell'università è un grande traguardo, soprattutto considerando le difficoltà che hai affrontato. Questo dimostra la tua resilienza e capacità di superare ostacoli significativi.
Riguardo al peso e alle medicine, è importante discutere con il tuo medico delle preoccupazioni che hai. Potrebbero esserci alternative terapeutiche che hanno meno effetti collaterali o un supporto nutrizionale e fisico che può aiutarti a sentirti meglio con il tuo corpo.
Per quanto riguarda la ricerca di lavoro considera il ruolo che la tua salute mentale gioca in questo processo; un terapeuta può lavorare con te per sviluppare strategie di gestione dello stress e dell'ansia legati alla ricerca di lavoro.
Infine, affrontare e processare il trauma subito è fondamentale. Terapie come la EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) o la terapia cognitivo-comportamentale possono essere particolarmente efficaci per i traumi. Rivolgerti a un professionista specializzato in traumi può aiutarti a elaborare queste esperienze e iniziare a guarire.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore supporto o chiarimento.
9 LUG 2024
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Buongiorno Jennifer.
Percepisco rabbia e fatica nelle sue parole. Penso sia importante sottolineare i suoi traguardi e quindi farsi forte del fatto di essere uscita da quella clinica ed essere riuscita a completare il suo percorso universitario.
Dalla mia esperienza le suggerisco di scegliere un buon terapeuta con cui poter fare dei passaggi per rielaborare ció che ha passato, magari con l'aiuto di tecniche specifiche per i traumi, come l'EMDR.
Ha già fatto dei passi avanti, si guardi indietro con orgoglio e cerchi supporto per poter guardare avanti con fiducia.
Un saluto,
Dott.ssa Zappia