Come fare con mia figlia di 8 anni che non vuole più addormentarsi da sola?

Inviata da mammaindubbio · 7 ott 2024 Psicologia infantile

Salve, io ho una bimba di quasi 8 anni. Da due anni e mezzo io e suo papà siamo separati e da quando stiamo solo io e lei alla sera l’ho sempre messa a dormire da sola, le leggo un libro, coccole poi spengo la luce ed esco dalla camera, anche perché in estate ho un lavoro che devo continuare anche la sera. Noi poi dormiamo comunque nella stessa camera (lei nel suo letto) quindi io a una certa ora vado a letto e ci sono per la notte. Da un paio di settimane quando va a dormire la sera è felice e tranquilla finché chiudo la porta poi le prendono crisi di pianto e dice che non sa perché…parlando ho capito che suo papà va a dormire con lei e vorrebbe lo facessi anche io. Ho cercato di spiegarle che ho ancora da fare dopo che lei si addormenta, dice che capisce ma poi lo rifà..,non voglio tornare indietro ed essere costretta a stare con lei finché si addormenta con il rischio di addormentarmi anche io quando ho ancora da sistemare o anche per potermi rilassare davanti alla tv un’oretta. Accetto consigli, grazie

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Miglior risposta 8 OTT 2024

Capisco perfettamente la tua situazione. È comprensibile che tu voglia mantenere una routine che ti permetta di conciliare le esigenze della tua bambina con le tue responsabilità. Allo stesso tempo, è importante capire e gestire le emozioni della tua figlia legate al cambiamento nella vostra routine.

Ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:

Dialogo aperto e sincero: Continua a parlare con tua figlia in modo calmo e comprensivo. Falle capire che capisci i suoi sentimenti e che le vuoi bene. Spiegale che, anche se non puoi stare sempre con lei mentre si addormenta, sei sempre lì per lei e la ami tantissimo.
Rituale rassicurante: Crea un rituale serale che sia rassicurante per lei. Potrebbe essere una storia, una canzone, una coccola speciale o un oggetto del cuore che la aiuti a sentirsi al sicuro.
Presenza rassicurante: Anche se non stai nella sua stanza finché non si addormenta, assicurati di farle capire che sei presente in casa. Puoi ad esempio lasciarle la porta socchiusa o una luce notturna accesa.
Compromessi: Prova a trovare un compromesso. Potresti ad esempio restare con lei per i primi 10 minuti, poi uscire e tornare dopo un po'.
Coinvolgila nelle tue attività: Se hai da fare dopo che lei si è addormentata, potresti farla partecipare a qualche piccola attività prima di andare a letto, in modo che si senta coinvolta e meno sola.
Supporto esterno: Se la situazione persiste, potresti considerare di parlarne con un pediatra o uno psicologo infantile. Loro potrebbero darti ulteriori consigli o suggerimenti.
È importante ricordare che:

Ogni bambino è diverso: Ci vorrà del tempo per abituarsi al nuovo modo di andare a dormire.
La coerenza è fondamentale: Cerca di mantenere una routine costante, in modo che tua figlia possa sentirsi più sicura.
Sii paziente: Non arrenderti al primo tentativo. A volte ci vuole tempo per vedere dei miglioramenti.
Considera anche:

Parlare con l'ex: Se possibile, potresti parlarne con l'ex marito per capire meglio le sue abitudini con la bambina e cercare di trovare un modo per rendere la situazione più uniforme.
Valutare le cause del pianto: Potrebbe esserci un altro motivo per cui tua figlia piange, oltre alla tua assenza. Un cambiamento nella scuola, un amico che si è trasferito o un semplice malessere fisico potrebbero influenzare il suo umore.
Ricorda: Tu sei la mamma e stai facendo del tuo meglio per la tua bambina. Con pazienza e amore, riuscirai a superare questo momento difficile.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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10 OTT 2024

Salve,
Grazie per aver condiviso i suoi dubbi qui con noi.

Immagino quanto per lei sia importante non fare "un passo indietro" con l'autonomia acquisita da sua figlia e quanto sia importante allo stesso tempo avere i suoi spazi per poter gestire le sue cose. Certamente sarebbe utile avere delle linee guida che vadano in parallelo sia fra lei che il papà: delle modalità che siano coerenti. Dormire da soli rappresenta anche un enorme passaggio al raggiungimento dell'autonomia, come prima le dicevo. Al contrario, la sua bambina le sta manifestando di aver bisogno di lei. Le consiglierei di aprire, oltre ad un dialogo con il suo ex marito, anche con la piccola; potrebbe essere che per lei sia un periodo emotivamente più complesso, con necessità differenti e che per questo richieda di più la sua presenza. Verbalizzare e esprimere le emozioni spesso è una competenza complessa anche per noi adulti, immaginiamo quanto possa esser difficile per un bambino. La accompagni, ascoltandola, comprendendola e discutendone con lei.

Spero di averle dato qualche spunto,
qualora volesse parlarne resto a sua disposizione.
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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9 OTT 2024

Buongiorno, capisco il disagio. Capire e sentire tuttavia sono cose diverse. Oltre a comprendere come agire in linea comune con vostra figlia con il suo ex, si potrebbe provare a capire insieme alla bambina che periodo sta vivendo e di cosa avrebbe bisogno. A volte le emozioni sono difficili da capire per i bambini. Nel caso il disagio perduri e non si riesce a comprendere cosa potrebbe aiutarvi entrambe si può pensare a qualche colloquio con una psicologa infantile che sappia indirizzarla in base alle caratteristiche specifiche della situazione, del nucleo familiare e della bambina.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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8 OTT 2024

Salve signora,
credo sia importante per prima cosa parlarne con il padre e decidere di comune accordo che strada prendere: sarebbe più corretto, vista l'età, incoraggiarla a dormire nel proprio letto e garantirle spazi propri. Le consiglio quindi di cercare, insieme al papà, una soluzione condivisa che aiuti vostra figlia a sentirvi vicino senza il bisogno di dormire insieme a voi. E' importante che siate entrambi d'accordo sulle modalità e sulle spiegazioni da dare alla bambina, di modo che la risposta sia coerente da entrambe le parti.
Saluti,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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8 OTT 2024

Buongiorno,

E' importante cercare di mantenere un'alleanza genitoriale sulle tematiche educative riguardanti la propria figlia, anche quando la coppia genitoriale è ormai separata.
In questo caso potrebbe dialogare con il papà della bambina, per cercare assieme una soluzione condivisa sulla modalità di mettere a letto la bimba, così che possa lei stessa percepire una coerenza da entrambe le parti.

Rimango a disposizione
Dr Ciullini Filippo

Dott. Filippo Ciullini Psicologo a Padova

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8 OTT 2024

Buongiorno Sig.ra,

la separazione dei genitori rappresenta un evento di per sé traumatico che un bambino può gestire con difficoltà.
Da quello che racconta, mi viene da pensare che c'è qualcosa che disturba la tranquillità della sua bambina che però lei ha difficoltà ad individuare e a mettere in parole. Può provare ad attuare delle strategie che possano soddisfare il bisogno di sicurezza di sua figlia, in modo che si senta tranquilla circa la sua presenza, anche se in un'altra stanza ed impegnata a fare altro.
Le suggerisco di rivolgersi ad un collega, perché alla base di questo comportamento ci sono tutta una serie di vissuti emotivi che andrebbero esplorati.

Saluti
Dott.ssa Matilde Ragno

Dott.ssa Matilde Ragno Psicologo a Avellino

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8 OTT 2024

Buongiorno,

La separazione dei genitori è un evento sicuramente difficile da gestire per un bambino.
Sicuramente è o è stato difficile da gestire anche per lei Mamma, ma un bambino non ha ancora tutte le competenze di cui possiamo disporre noi adulti.

Cerchi di trovare una soluzione che possa rispondere al bisogno di sicurezza di sua figlia.

Rimango a disposizione.
Dr.ssa Bove Angeretti

Dr.ssa Barbara Angeretti Psicologo a Milano

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