Sono una studentessa universitaria, ho 22 anni. Da tempo ho capito che devo uscire di casa, andando a studiare fuori sede perchè sento il bisogno di crescere, di essere più coraggiosa, di conoscermi, infatti ho posticipato sempre questa scelta e ora mi trovo ancora più in confusione, insoddisfatta, con meno amici e sempre irritabile. I miei non hanno fiducia in me, dicono che se esco lo faccio perchè "voglio divertirmi" (ma non è vero, è che fare la pendolare è pesante e voglio ricostruire la mia vita sociale in modo sano). Ho perso due anni perchè ho sbagliato facoltà, ormai credo di essere depressa (andava avanti già dalla quinta superiore sta storia) so che devo assolutamente fare qualcosa per me stessa. Voglio credere di più in me ma ogni volta non riesco a decidermi e lasciare casa, buttarmi nel mondo, impegnandomi ovviamente! La pandemia non aiuta, mi sento ancora più isolata e triste, anche se seguo le lezioni e cerco di tenermi occupata. Sento che la mia identità è compromessa, tempo fa avevo anche la depersonalizzazione e non so nemmeno se mi è passata. Sono già in terapia da una psicologa da un anno ma onestamente non vedo miglioramenti.. non so nemmeno qual'è la mia richiesta d'aiuto...sono un caso così disperato? io mi ci sento, perchè vorrei essere più matura e decisa (per fortuna in questi 3 anni ho anche sempre lavorato e comprato anche una macchina, di questo sono abbastanza contenta, ma sento che vorrei dirigere la mia vita verso una direzione più precisa, ossia l'università)
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16 GEN 2021
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Gentile Annamaria, intanto le faccio i complimenti per aver conquistato a fatica, con il suo lavoro, un'auto! Comprendo la confusione di questo momento ma riuscire a lavorare, studiare e vivere da sola senza l'aiuto economico dei genitori richiede molta organizzazione e grandi sacrifici. Se attualmente fatica ad avere una vita sociale, dovendo affrontare quanto descritto sopra, si renderà conto che non riuscirà ad avere molti più contatti sociali. Non si colpevolizzi per aver sbagliato facoltà piuttosto chiarisca meglio dentro se stessa cosa vuole fare e una volta centrato l'obiettivo, si appassioni e si concentri sul raggiungerlo. La consapevolezza di chi vorrà essere nella sua vita arriverà UN PASSO ALLA VOLTA con l'aiuto della sua terapeuta. Forza non è un caso disperato sta semplicemente cercando la sua strada. Silvana Perino
18 GEN 2021
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Buongiorno Annamaria, mi sembra che tu abbia ben chiari i tuoi obiettivi e quello che desideri fare della tua vita, la direzione da prendere: non sei affatto un caso disperato. Dici di voler uscire di casa per smettere di pendolare e ricostruirti una vita sociale (chiaro, semplice, lineare); di volerti dedicare agli studi universitari, nel frattempo lavori e con i tuoi soldi hai anche acquistato una macchina (più concreta di così!?). L'unica difficoltà che mi arriva mi sembra quella di fare il passo decisivo: uscire di casa. Bisognerebbe solo capire che cosa ti frena, quali sono le tue paure in questo senso, tutto qui. Tenendo conto che i tuoi genitori non ti sostengono in questo passo, non solo, non ti danno nemmeno fiducia (pensano che tu voglia andare via di casa per divertiti), non cogliendo la tua buona fede, le tue reali intenzioni. E questo certamente non aiuta. Un figlio non è mai del tutto indifferente all'approvazione genitoriale o delle figure per lui significative. Magari puoi riflettere su questo. Un grandissimo in bocca al lupo, d.ssa Antonella Ricci
