Salve. Sono una ragazza di 28 anni, perennemente a dieta perché per me essere magra non è solo un fattore estetico ma ha ripercussioni importanti a livello mentale. Nell' ultimo anno, per un cambio città, delusione in amore e solitudine, il cibo è diventato conforto. Ho totalmente perso il controllo. Io so perché mi consolo mangiando ma è per una situazione reale che non posso risolvere. Come posso riprendere il controllo sul cibo e non viverlo più come fonte di appagamento? Grazie. Gio.
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26 MAG 2015
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Cara Giò,
lo stress dei cambiamenti, così come le delusioni verificatesi nella sua vita, l'hanno portata a rifugiarsi nel cibo, e di trovare in esso conforto. Il cibo è ciò che ci permette di vivere, ma nel suo caso mi sembra di capire che con il cibo ha un rapporto di dipendenza, così come altre pesone ce l'hanno con altri tipo di sostanze o situazioni: è ciò che le procura piacere, ma non riesce a controllarlo.
Non credo che di controllo si debba parlare, ma di gestione, è importante che, attraverso un supporto di uno psicologo-psicoterapeuta impari a riconoscere e gestire le sue emozioni, in modo che queste non gesticano lei.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni.
27 MAG 2015
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Carissima Giò,
Intanto è già una cosa importante il fatto che lei voglia prendersi cura di se stessa e trovare altre modalità per gestire la sua relazione con il cibo. Il modo in cui ci nutriamo, ci fornisce indicazioni importantissime anche sulle nostre emozioni. Un percorso terapeutico potrà aiutarla a dare al cibo il giusto valore e a riprendere il controllo della sua emotività. La invito quindi a rivolgersi ad un psicoterapeuta o in un centro specializzato che possa aiutarla.Un caro Saluto
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27 MAG 2015
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Cara Gio,
probabilmente i tanti cambiamenti le delusioni lo stress e molto altro ti hanno portato a rifugiarti nel cibo, che hai visto come fonte di gratificazione
ti consiglio vivamente, se ancora non l'hai fatto, di rivolgerti ad uno psicologo/psicoterapeuta dove creare uno spazio dove la tua problematicità possa essere affrontata con i mezzi opportuni...
rimango cmq a disposizione per qualunque chiarimento e/informazione a tal proposito
buona giornata, Dott.ssa Irene Olivi
26 MAG 2015
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Salve Gio.
E' difficile dare delle risposte esaustive, bisognerebbe prima di tutto capire ancora meglio il tuo problema. Comunque proverò ad aiutarti e a vedere se ho capito bene.
Intanto, come tu stessa hai sperimentato nella tua vita, il controllo sul cibo è come un'arma a doppio taglio. Quando si esagera nel cercare il controllo spesso lo si perde, abbandonandosi in eccessi alimentari o in abbuffate, sovente proprio per quei cibi "proibiti" e quindi più piacevoli, poiché trasgressivi.
Mi sembra poi tu abbia scoperto un'altra cosa: che il cibo può riempire i vuoti di una persona. Spesso si mangia perché qualcosa ci divora dentro. Questa funzione compensatoria del cibo è molto frequente.
Ritengo, se ho centrato la situazione, che tu debba fare un percorso su due fronti:
Dal punto di vista alimentare, per evitare quegli eccessi di controllo che ti fanno perdere il controllo sul cibo;
Dal punto di vista emotivo, per uscire fuori da quella corazza protettiva che è il mangiare per anestetizzarti, che se da un lato ti protegge, dall'altro ti imprigiona.
Spero di esserti stato di aiuto,
buona scelta gio.
26 MAG 2015
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Gentile Gio,
da queste righe emerge chiaramente come l'alimentazione gioca un ruolo importante nella sua vita. Potrebbe esserle utile un percorso psicologico individuale nel quale 1) capire in termini generali il ruolo che l'alimentazione gioca per lei ed il ruolo che esercitare un "controllo" sull'alimentazione gioca per lei 2) nello specifico il ruolo che il cibo sta giocando in questo momento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa
26 MAG 2015
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Buongiorno Gio,
da quello che scrive si sta accorgendo che il cibo per lei é fonte di conforto, é un nutrimento che va oltre la funzione puramente fisiologica. Parla anche di voler essere magra e che,negli ultimi tempi, a causa di eventi stressanti tende a consolarsi mangiando. Si chiede come riprendere il controllo e invece io le chiedo si é mai rivolta ad un professionista parlando di ciò che le succede?
I disordini alimentari, qualsiasi sia la loro intensità e gravità, hanno un profondo significato psicologico che va indagato e risolto con l'aiuto, anzitutto di un terapeuta. Le consiglio calorosamente di rivolgersi a qualcuno che le ispiri fiducia e stima per confidare ciò che sente dentro oltre che per dire in che modo si realizzano i suoi pasti.
Si prenda cura di sè e del suo disagio. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente.
Dott.ssa Anna Gallucci
25 MAG 2015
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Giò
prima cosa rientra mentalmente nell'ottica giusta e cioè che tu sei padrona della tua mente e quindi le regole le fai tu e non lei (la mente) che intende travolgerti con pensieri di "non" e altro derivanti da emozioni negative e situazioni frustranti.
Se il tuo bisogno di essere magra è un bisogno equilibrato e corretto fisicamente (cioè per l'apporto di nutrimento adatto al tuo corpo, età e attività) e quindi "il magro" rispecchia il concetto oggettivo di "giusto peso", allora riprendi il controllo e se da sola non riesci cerca aiuto in uno psicoterapeuta che ti sia di sostegno.
In questo modo se ci saranno altre problematiche sotto che sottendono a questa difficoltà verranno a galla e potrai affrontarle.
Ti faccio tanti auguri.
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
25 MAG 2015
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Cara Gio,
la risposta più immediata è iniziare un percorso di psicoterapia che l'aiuti a esprimere le emozioni in modo più funzionale e a tornare a vedere il cibo come semplice alimentazione. Da sola, tutto ciò è molto complesso da ottenere. Un modo per iniziare è smettere di tentare di avere il controllo sul cibo e dare spazio agli interessi e passioni appaganti. Con la terapia avrà un valido aiuto per sostenere il cambiamento. Auguri, dr. Katjuscia Manganiello
25 MAG 2015
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Buongiorno Gio,
per rispondere alla sua domanda, "come riprendere il controllo sul cibo?", le consiglierei di approfondire l'argomento con una psicologa per poter elaborare tutti i cambiamenti e le situazioni stressanti che ha vissuto in questo periodo. Il "consolarsi" con il cibo spesso è una risposta ad una difficoltà nell'esprimere e gestire le proprie emozioni, soprattutto negative. Il percorso terapeutico potrebbe aiutarla a gestire meglio le proprie emozioni e a riprendere un rapporto più adeguato con sè, il proprio corpo e il cibo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Moretti
25 MAG 2015
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Salve.
Mi sembra di capire che lei è una persona molto esigente con sé stessa. Mi domando se la perdita di controllo sul cibo non riveli una perdita di controllo su aspetti assai più intimi e importanti della sua vita.
Per rispondere meglio alla sua domanda sarebbe necessario un approfondimento Ulteriore e più ampio; giacché se sente che ha perso il controllo su un aspetto che fino ad oggi ha sempre efficacemente controllato significa che c'è stata una alterazione dei suoi equilibri interiori, che probabilmente non facilmente risolvibili con qualche consiglio online. Rimango a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e approfondimento.
25 MAG 2015
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Se mangia per sconforto provi innanzitutto a trovare qualcosa di appagante in quello che fa. Cerchi un'attività gratificante, un hobby che la concentri, qualche amicizia che la distragga. Si ponga piccoli obiettivi, tolga qualche snack o riduca le porzioni in base a quanto sia impegnata in altro.
Si riprenda cura di se stessa. se si ama magra non ha senso cambiare forma per qualcosa che nella vita ha deluso. Piano piano,riuscirà a mediare meglio tra autocontrollo e sazietà.
Se poi non dovesse riuscirci e avvertisse ancora disagio può chiedere aiuto ad uno psicologo per esplorare le carenze che la spingono a perpetuare l'eccesso di cibo.
25 MAG 2015
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Cara Gio,
cosa intende quando scrive che il cibo ha per lei "importanti ripercussioni a livello mentale"?
Quello che le è successo è legato al nostro bisogno di stare bene e provare piacere. Avendo cambiato ambiente di vita e concluso una relazione, lei si trova in una situazione che può assomigliare al lutto e sta cercando di auto consolarsi utlizzando la tecnica che evolutivamente è stata di maggior conforto per l'Uomo: il cibo.
Per riprendere il controllo delle sue emozioni (e quindi, di riflesso, regolare anche la sua alimentazione), si rivolga ad uno psicologo che la aiuti ad imparare tecniche di gestione delle emozioni (ansia, tristezza, rabbia...) e di gestione dell'urgenza di assumere cibo.
Resto a disposizione per approfondimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Fontanella