Come risolvere i litigi con il compagno di mia madre?

Inviata da Gabriella · 11 apr 2014 Terapia familiare

Ciao a tutti. Allora ho 15 anni e vivo con mia madre il suo compagno e mia sorella. Il compagno di mia madre io lo considero mio padre... ma perché i miei si sono separati penso poco dopo la mia nascita e il compagno che ha adesso mia madre c'è sempre stato. Io gli voglio un casino di bene... il problema e che e vibace e non riesce a capire che non sono piu la bambina che vuole il solletico e ste cose. La cosa è che litighiamo spesso perche lui mi stuzzica e io dopo un po' non lo sopporto più e urlo. Lui poi si incavola e non mi parla piu... io non so piu come fare. Ci sto anche male perche non mi guarda proprio per un po' di tempo. Per favore.. come devo fare?

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Miglior risposta 15 APR 2014

Gabriella,
probabilmente la cosa più funzionale che tu possa fare, dato che dici di avere un buon rapporto con il compagno di tua madre, è quello di trovare il coraggio, in un momento che riterrai opportuno, di parlargli apertamente e di esprimergli che sei cresciuta e che ora preferisci un modo di relazionarti con lui differente.
In tal modo potrete recuperare un nuovo rapporto..più "maturo"
Buona fortuna,
Saluti, Dott.ssa Paola Maniga

Paola Maniga Psicologo a San Donato Milanese

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14 APR 2014

Cara Gabriella,
la relazione con i nuovi compagni e le nuove compagne del genitore con il quale si vive dopo una separazione, può non essere facile, soprattutto crescendo. Non citi tuo padre: lo vedi ancora o riesci a metterti in contatto con lui? Sarebbe importante parlare a lui di ciò che ti sta succedendo, ma mi rendo conto che potrebbe non essere comodo per te. In alternativa o in contemporanea sarebbe necessario che tu parlassi chiaramente a tua madre, cercando di spiegarle cosa sta cambiando in te e in quale modo tu ti senti a disagio. Il tuo corpo da bambina sta cambiando in corpo di donna e questo richiede più rispetto per la tua privacy ed i tuoi spazi fisici. Questo non significa certo smettere di voler bene all'uomo che tu consideri "tuo padre"! Ma prima che questa cosa ti diventi insostenibile, è necessario proporre con chiarezza dei cambiamenti di atteggiamento.

Famigliando Psicologo a Reggio Emilia

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14 APR 2014

Cara Gabriella,
visto che sei minorenne non possiamo rispondere alla tua richiesta di consulto. Credo sia utile invece parlarne apertamente con entrambi i tuoi genitori.

Saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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14 APR 2014

Risposta Gabriella, è probabile che il compagno di tua madre non si renda conto della tua maturazione in atto, sia dal punto di vista fisico, sia da quello psicologico e forse nemmeno tu in questa età di grandi e repentini cambiamenti a volte ne sei del tutto conscia. Certamente tu in prima persona sei nella norma se un giorno fai la bambina ed un'altro tenti di fare l'adulta, ma quello che è importante è l'assoluto rispetto da parte degli adulti che ti circondano. E' un tuo diritto esigere un tuo 'spazio' dove muoverti come ti viene spontaneo. Parlane con tua madre e poi ricontattatemi insieme, ovviamente in segreto. Ritengo di fondamentale importanza che tu metta i 'paletti' secondo una tua ispirazione e senza condizionamenti. Spero di sentirvi presto, sono disponibile fin da subito. Ciao.

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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14 APR 2014

Gentile Gabriella,
la psicologia non è fatta di risposte meccaniche e risolutive in un click. Per poter essere efficaci è necessario conoscere la persona ed il contesto in cui vive in modo più diretto.
Vede è possibile che il compagno di sua madre abbia delle difficoltà a vederla adulta o comunque più grande di una bambina.
In un certo senso è un problema di tutti i genitori questo.
Non c'è molto da fare in realtà, se non dimostrare giorno dopo giorno che si è cresciuti.
Che ne pensa?

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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