È sicuro di qiesta rottura? Devo veramente metabolizzare questo lutto?

Buonasera,
Sono una ragazza di 33 anni fidanzata da 16 anni con ragazzo della mia stessa età.
Vi scrivo perché vorrei comprendere a pieno la condizione in cui mi trovo.
La nostra relazione inizia appena conosciuti dopo 10 giorni da quella stretta di mano ci siamo fidanzati.
Tutto andava bene ma dopo 2 anni sono io a lasciarlo perché le dinamiche che si erano create mi stavano strette. Staremo lontani un anno, appena ci siamo rincontrati ci siamo rimessi insieme. Lui era impegnato e anche io ma non ci abbiamo messo un minuto a pensare che dovevamo ricominciare.
Dopo altri due anni bellissimi lui pensava di essersi invaghito di un'altra e quindi per un po abbiamo rotto. Ma ci siamo sentiti per tutto il periodo fino a definire che in realtà volevamo stare insieme.
Da qui nessun problema fino a che nel 2020 scopro che mi ha tradita, era una cosa vecchia capitata in un momento "particolare" della nostra relazione, ci vedevamo poco per problemi lavorativi e anche io avvertivo di essere single (quello che mi ha detto anche lui). L'ho perdonato perché so di essere innamorata di lui.
Tutto trascorre bene, litigavamo ma in modo normale, come credo accada in ogni coppia. Finalmente a febbraio di quest'anno lui compra casa per noi ed andiamo a convivere.
Il mese scorso, solo dopo 4 mesi di convivenza, mi dice di avere dei dubbi su ciò che vuole dalla sua vita, su se mi amava e se voleva stare con me, dubbi che a suo dire investivano anche la sfera lavorativa. Di comune accordo decidiamo di restare insieme perché la convivenza va a gonfie vele, c'è tutto momenti felici, passione, complicità ecc. non sospettavo che il problema potessi essere io e lui diceva di non saperlo.
Qualche giorno fa stanca di avere un uomo che si comportava da innamorato ma diceva di non saperlo decido di andare via. Una notte a parlare dell'amore che provavamo, struggente per entrambi. Lacrime a fiumi da parte di entrambi. Dopo 4 giorni (ieri) che non mi cercava sono andata a parlargli di nuovo per fargli capire che per me sarebbe stata una rottura definitiva. Mi ha detto che il problema risiedeva nella coppia. Che lui ha avuto il dubbio sul passare la vita con me, non sa da cosa sia scattato ma il fatto di averlo avuto in un momento di tale gioia per lui è stato un fumine a ciel sereno e che forse qualcosa significava, ma non lo sa se è la cosa giusta o se sta sbagliado e sta perdendo l'amore della sua vita. Mi ha anche detto di essere poco autonomo nella gestione della casa poiché a suo dire sarebbe passato da stare con la madre a stare con me e di non aver maturato quel qualcosa che si matura vivendo da soli.
Però ci siamo saluti con Amore, con parole bellissime con una tristezza immensa. Con lui che diceva che il nostro amore era troppo grande e che fosse dispiaciuto di aver avuto questo dubbio e di non esserne venuto a capo. Ma al contempo che la scelta di separarci era la più giusta, anche se non pienamente maturata, a detta sua.
Cosa devo pensare? È una sua fase di crescita personale o davvero non vuole stare con me e l'amore di cui parla potrebbe essere un gran bene?

Grazie per la vostra attenzione