Mi chiamo Anna ho 28 anni e sono socialmente isolato da sempre. appena nata ho subito tre interventi al cuore molto inportanti e questo mi ha portato a frequentare soltanto l'ultimo anno di asilo per poi iniziare la scuola elementare non ho mai avuto amici si magari in classe socializavo ma fuori dalla scuola vivevo nella solitudine,credo che comunque io ho una fobia sociale e non so come risolvera non conosco cosa significa uscire un sabato nel WEEK-END come tutti i miei coetani non mai avuto un fidanzato non mai dato il primo bacio non ho un lavoro sono sempre a casa con i miei pensieri e le mie paure che mi martellano dentro ho fallito tutto nella vita ho 28 non ho nulla ho come tutti delle passioni e provo a coltivarle tanto che ho frequentato un corso per operatore dell'infanzia ma nulla vorrei provare con il make up infatti grazie ad un progetto finanziato dalla regione e dopo iscrivermi in un accademia anche se penso sia troppo tardi per realizzarmi avere un ragazzo degli amici avere una vita sentirmi amata
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30 OTT 2023
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Gentile Anna,
è possibile pensare che per il motivo riferito (e per altri) lei sia cresciuta con un senso di insicurezza e di inadeguatezza sfociate poi in chiusura ed ansia sociale.
E' lecito però anche pensare che il problema fisico sia stato superato ed è necessario che lei ora si prenda cura di sè con l'aiuto di un percorso di psicoterapia per migliorare il suo livello di autostima e raggiungere gradualmente la sua autorealizzazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 NOV 2023
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Gentile Anna, la situazione che ci ha descritto è importante. E' altrettanto importante prendere in carico questa sua richiesta al fine di raggiungere, nei tempi più brevi possibili, gli obiettivi di cui ci parla. In questo senso è fondamentale predisporre un percorso per orientarsi verso questi e verso uno stato di maggior benessere psicologico. Per qualsiasi informazione resto a disposizione. Dr. Simone Volpe
28 OTT 2023
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Buongiorno Anna. La tua storia di crescita non è stata facile dalla nascita, e questo ha comportato la presenza di tante paure che è importante affrontare con un percorso di psicoterapia all'interno di una relazione protetta con un professionista. Dalle tue parole si sente tanta sofferenza ma anche la risorsa di voler cambiare le cose, la presenza di interessi come l'infanzia e il make up, e anche la volontà di chiedere un aiuto. Non è mai troppo tardi per stare meglio, ma è importante che tu, in questo momento, possa essere accompagnata in questo processo.
20 OTT 2023
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Cara Anna, dalle sue parole trapela tanta sofferenza, avvilimento e sfiducia verso il futuro. Racconta di avere dei pensieri negativi che martellano la sua mente in continuazione e pensa che sia troppo tardi ormai per costruire una vita soddisfacente e appagante. C’è però una cosa da tenere sempre bene in mente: i pensieri non corrispondono alla realtà, ma sono solo pensieri. Capita che in base a delle sensibilità sviluppate durante la nostra vita alcuni pensieri negativi si intrufolino prepotentemente nella nostra mente e fungano da filtro attraverso il quale percepiamo la realtà: è come se ognuno di noi, sulla base del nostro temperamento e della nostra storia di vita, costruisse un paio di occhiali con cui guardiamo il mondo. A volte non si è nemmeno consapevoli di indossare degli occhiali. La buona notizia è che è possibile liberarsi di questi occhiali, oppure modificare le lenti in modo tale che ci restituiscano una visione più piacevole di quella attuale. Può cominciare ad esempio ad usare più gentilezza verso sé stessa, ad essere meno autocritica e a non additarsi come una ‘fallita’, ma a darsi un abbraccio di incoraggiamento per iniziare ad esplorare il mondo con un paio di occhiali nuovi. Non è mai troppo tardi per ambire ad un migliore livello di qualità di vita e per sentirsi appagati. Provi a parlarne con un professionista! Le faccio un grande in bocca al lupo
18 OTT 2023
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Buonasera mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Non è mai troppo tardi pe iniziare a cambiare la propria vita. Iniziamo dai piccoli passi.... Iniziare a porsi dei piccoli concreti da realizzare ogni giorno. questo può essere un buon modo per incominciare a cambiare la sua vita quotidiana ed avere modo d'incontrare nuove persone e nuove situazioni.
17 OTT 2023
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Buongiorno Anna,
raccontando la sua storia ha già compiuto un importante passo per un nuovo inizio!
E' inutile negare il vissuto doloroso che l'ha accompagnata fin dai primi istanti della sua vita ma non bisogna correre il rischio di pensare che questo possa pregiudicare il suo futuro.
Consideri l'età un fattore puramente anagrafico e si conceda la possibilità di andare a fondo alle ragioni che danno origine alle sue difficoltà.
E' presto per definire qualsiasi tipo di disturbo e rivolgersi ad un professionista può aiutarla a focalizzare i suoi bisogni e le sue motivazioni.
Resto eventualmente a sua disposizione,
Cordialmente,
Dott.ssa Benedetta Patriarca.
14 OTT 2023
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Buonasera Anna,
Vorrei dirle da subito che non è affatto troppo tardi perché lei possa realizzarsi, avere un ragazzo, degli amici e una vita.
Il senso di solitudine e l’ansia sociale sono aspetti sui cui è possibile agire con un supporto professionale che la invito a prendere in considerazione.
Il suo progetto sul make up è un ottimo inizio, le darà modo di conoscere persone con i suoi stessi interessi e di approfondire qualcosa che la appassiona. Credo che anche nel suo atto di aver scritto questa richiesta e nel portare avanti un progetto si veda la sua voglia di realizzarsi, cosa che le auguro con tutto il cuore.
13 OTT 2023
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Buonasera Anna
non é mai troppo tardi per scegliere una strada e percorrerla. Nel suo caso la scelta di frequentare un corso per make-up é ottima e la porterà ad uscire dalla sua confort zone dovendo interagire con altre persone. Sarebbe anche un'ottima occasione per iniziare ad avere l'opportunità di avere nuove conoscenze . Inizi anche a scrivere tutte le sue paure e i desideri che ha. Scrivere aiuta a chiarirci e a identificare le proprie effettive esigenze. Inizi a prendere cura di sé stessa, dei suoi bisogni e delle sue esigenze. Inizi a frequentare qualche gruppo che può trovare sui vari social che hanno interessi in comune con lei (passeggiate, escursioni, film o altro) e, se può, si faccia aiutare da un/a psicologo/a che le fornirà un ambiente nel quale potrà trovare un valido supporto ed aiuto a trovare la sua strada.
Cordialmente
Dr Mellano
13 OTT 2023
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Gentile Anna,
io penso che lei abbia voglia di affrontare le sue paure ed incertezze, per entrare nel mondo delle relazioni interpersonali. Sentirsi amata, avere amici, un compagno, realizzarsi: tutti suoi sacrosanti diritti. Non pensi che sia troppo tardi, si merita tutto questo e di più.
Certamente, per avvicinarsi all'obiettivo, dovrebbe considerare la possibilità di farsi accompagnare da un professionista. Ci sarebbero da approfondire diversi aspetti relativi alla sua vita, prima di parlare di vera e propria fobia sociale. In lei il desiderio dell'altro c'è ed è forte, non lasci che il timore del rifiuto abbia la meglio.
D'altro canto ha delle passioni, degli interessi, che giustamente sta provando ad approfondire. Mi sembra un ottimo punto di partenza sia per approfondire i temi e le attività che le interessano, che per aprirsi agli altri, gradualmente.
Questa gradualità ritengo sia opportuno essere guidata da un professionista, che possa sostenerla, accompagnarla nella scoperta delle sue risorse (le assicuro che tutti ne abbiamo) e aiutarla a rivedere l'immagine che ha di sé.
Rimango a disposizione anche online, se volesse.
Ad ogni modo le auguro di prendersi cura di sé e di fare il massimo per uscire da questa situazione. Coraggio!
13 OTT 2023
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Buongiorno Anna, innanzitutto esprimo la mia sincera vicinanza per la difficile situazione che sta vivendo.
Ritengo assolutamente normale che lei adesso possa avere questo tipo di pensieri, preoccupazioni o paure, considerando le difficili esperienze che ha passato. Infatti, soprattutto quando determinati vissuti accadono nella prima infanzia, può succedere che ci lascino lo stigma del "diverso", convinzione che poi inevitabilmente tende a protrarsi per tutta la vita e determinare certi pensieri o atteggiamenti.
Un percorso di psicoterapia breve le potrebbe essere utile sia per acquisire determinati pensieri o atteggiamenti più funzionali (andando dunque a rimuovere la convinzione di base "io sono diverso/io sono inadeguato"), sia per promuovere il vissuto di esperienze sociali/relazionali funzionali a convincerla della possibilità ancora attuale di creare amicizie, relazioni, rete lavorativa o amicale.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
13 OTT 2023
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Buongiorno, immagino la pesantezza di questi sentimenti, ma non è mai troppo tardi per vivere. La motivazione e volontà c'è, ma non è facile talvolta farlo da soli, ed uscire in autonomia da questo circolo, le consiglio di rivolgersi ad un esperto della salute mentale e se vuole io rimango disponibile a tale scopo.
12 OTT 2023
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Gentile Anna,
mi sembra ovvio dire che la sua partenza è stata complicata. Non tutti i bambini subiscono tre interventi al cuore ed è una grossa bugia sostenere che tutti partiamo dagli stessi blocchi di partenza e con le medesime possibilità.
Abbiamo, però, le medesime possibilità di costruirci una nostra privata e personale felicità che non sarà mai uguale a quella di un'altra persona.
Ecco, questo mi sentirei di consigliarle: non pensi alla realizzazione della vita paragonandosi continuamente a quello che fanno o raggiungono le altre persone (benché la pressione sociale sia tanta!) proprio per l'assunto iniziale, ovvero che non partiamo tutti dagli stessi presupposti.
Forse, ok, la sua vita ha presentato delle importanti complicazioni e, poi, dei limiti sociali imposti ed autoimposti, tuttavia i margini per ottenere un suo spazio, una sua rete sociale, una sua realizzazione, mi creda, c'è.
E, in effetti, non passa dal credere in me, dott. Pedrazzi, ma in credere in sé stessa... un po' di più!
L'accompagnamento di un/una professionista con il quale scambiare le sue idee e le sue perplessità, di certo potrebbe essere di aiuto. Valuti.
Spero di averle dato qualche buono spunto di riflessione
Un grande in bocca al lupo per tutto
Alessandro Pedrazzi
12 OTT 2023
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Buongiorno Anna,
credo che già scrivendo questo messaggio abbia già messo le basi per la sua nuova vita.
Non sono i 28 anni il problema, è giovanissima e ha tutto il tempo per trovare la serenità che merita, ma la profonda insicurezza e paura del fallimento. Le consiglio di prendersi cura di se stessa, intraprenda un percorso di psicoterapia e lavori sulla voglia di riscatto.
Merita di investire di più in se stessa.
Resto a disposizione
Alice Noseda
12 OTT 2023
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Anna capisco che sta affrontando delle sfide e si sente isolata. È importante sapere che non è mai troppo tardi per cercare di realizzarsi e vivere una vita appagante. La fobia sociale è una condizione trattabile, e potrebbe voler considerare di consultare uno psicologo o uno psichiatra per aiutarla a gestire le sue paure e l'isolamento sociale.
Il suo interesse per il trucco è un buon inizio, e partecipare a un corso potrebbe aiutarla a conoscere persone con interessi simili. Ricordi che costruire amicizie e relazioni richiede tempo, ma è possibile. Non deve sentirsi in colpa o pensare di aver fallito nella vita; ogni individuo ha un proprio percorso unico. Cerchi il sostegno professionale e consideri di coinvolgersi in attività che le appassionano per incontrare nuove persone. La sua ricerca di felicità e realizzazione è importante.
11 OTT 2023
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Cara Anna, nel momento in cui hai trovato la motivazione per raccontarci la tua storia, da qualche parte dentro di te c'è già tanto amore verso te stessa che ti darà la spinta per cercare la vita che desideri. Resta aperta. Tutto cambia continuamente. È una legge naturale. :)
11 OTT 2023
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Gentile Anna, posso solo immaginare quanto possa essersi sentita sola nell'affrontare tutto quello che ha raccontato qui, grazie per la sua condivisione. L'età e il numero di cose che non si è riusciti a realizzare entro quella "data cronologica" possono trarci in inganno e far pensare di aver lasciato trascorrere troppo tempo e di non avere più tempo. In realtà Anna forse i suoi timori e la storia che li accompagna non le hanno permesso di vivere pienamente il suo tempo fino ad oggi ma sembra anche che, nonostante la forza con cui l'abbiano "martellata", non siano riusciti a scalfire l'altra faccia della medaglia che caratterizza questi timori ossia il profondo desiderio di connessione con l'altro, che è umano e comprensibile. Se proprio vogliamo dare un etichetta di "giustezza" rispetto all'età in cui coltivarsi, credo che non ci sia un'età giusta ma un tempo maturo e, da come parla, forse oltre alla paura sta sentendo anche che i suoi desideri stanno maturando nella direzione di volersi dare una vita che sia più a sua misura. Ascolti i suoi timori e ascolti anche questo slancio, lo segua e provi a coltivarlo. Vorrei anche dirle che non deve necessariamente essere sola in questo processo, ma può chiedere un aiuto professionale o a qualcuno di cui sente di potersi fidare.
Le auguro il meglio, un caro saluto.
11 OTT 2023
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Gentile Anna, la condivisione che ha portato deve essere emotivamente molto pesante e la ringrazio per averla condivisa con noi.
Ritengo che viviamo in una società frenetica, che porta a pensare con i ritmi incalzanti sia della vita sia dei social media che ci siano tempi e modi definiti per fare le cose, quando in realtà c'è un buon margine di tempo per scoprirsi e re-inventarsi se lo si desidera.
Le suggerisco di ascoltare i suoi desideri e bisogni, mettendosi al primo posto in questa fase della sua vita.
Tuttavia le suggerirei di valutare anche l'inizio di un percorso psicologico per rielaborare e imparare a gestire il senso di vuoto e solitudine, in modo da lavorare su se stessa a tutto tondo.
Spero che questa riflessione possa esserle stata utile, resto a disposizione anche online per un confronto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero
11 OTT 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Anna, sono sicura che non sia tardi per trovare la felicità che desidera.
Comprendo che generi molta fatica e molta paura uscire da quella che si chiama la propria confort-zone, cioè quegli ambienti, quelle persone, quelle attività rispetto alle quali ci si sente capaci, sicuri e al sicuro.
Il percorso può essere faticoso, ma pensi: lei è l'unica che può decidere come farlo e quando farlo. Quindi può provare a confrontarsi con una piccola sfida che la spaventa, tranquillizzandosi in parte pensando a qualcosa che la rassicura, per esempio che subito dopo andrà..tornerà..vedrà...qualcosa o qualcuno che la fa sentire tranquilla.
Un consiglio che posso darle è di fare una lista delle piccole grandi sfide che potrebbe porsi davanti: partire da quelle che la spaventano di meno ed iniziare a confrontarcisi.
Vedrà che in questo modo inizierà ad accumulare un bagaglio di consapevolezze rispetto a lei e a quello che si può sentir in grado di fare, che le permetterà di sfidare sempre un gradino in più della sua scalata.
Buona scalata e buona giornata,