Ciao a tutti!
Sono una ragazza di quasi 30 anni e le persone che conosco non mi invitano mai alle feste e col tempo mi escludono dai gruppi da sempre. Sin da piccola ho subito bullying ed ero sempre messa in disparte fino al liceo (mai invitata ai compleanni, scelta ultima…). Fuori da scuola ho fatto qualche amica anche se molte le ho perse con il tempo e mai un gruppo forte e duraturo. Negli ultimi 10 anni ho vissuto in 6 paesi ma mentre vedevo gli altri fare gruppi che durano fino ad oggi io ho fatto solo amiche sparse e non mantengo gruppi. In questo momento vivo in una specie di residenza e anche qui non vengo invitata a feste… gli unici che mi invitano sempre sono i maschi (di solito piaccio molto ai ragazzi). Ho avuto un gruppo che ha funzionato finché non si è aggiunta una ragazza con la quale nn mi trovo e sono andate vía altre fue. Ho un fidanzato da vari anni che è la persona migliore del mondo e ci troviamo benissimo insieme. L’unica cosa che mi piacerebbe sarebbe avere un bel gruppo di amiche e non capisco perché vengo sempre rigettata dai gruppi.
Per il resto sono abbastanza timida e figlia unica.
Grazie in anticipo!
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8 SET 2022
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Cara Laura,
ci sono dinamiche e vicissitudini che possono portarci a interpretare sempre lo stesso copione senza rendercene conto. Ad esempio una timidezza eccessiva, una sensibilità particolare, una vulnerabilità alla critica e al rifiuto, possono portarci a essere spaventati dagli altri, e purtroppo gli altri possono percepire il nostro spavento e sentirsi non proprio a loro agio insieme a noi. Il fatto che lei possa contare sul supporto di una relazione, vuol dire che comunque può sentirsi al sicuro mettendo in atto altri tipi di schemi relazionali e comportamentali. Un percorso di analisi potrebbe aiutarla a conoscere meglio e avere più consapevolezza dei suoi bisogni, modi di organizzare le relazioni e il comportamento, e in particolare cosa si mette in moto nel momento in cui prova a stringere delle amicizie, in particolar modo femminili. Si possono attivare confronti, competizione, senso di superiorità o inferiorità, oltre che ovviamente dinamiche relative al materno. Forse, l'avere una terapeuta donna, potrebbe ancor più incentivare la comprensione del suo rapporto con le figure femminili con cui ha difficoltà a relazionarsi.
Centro clinico il Semicerchio,
Via Sebastiano Grandis, 1 - Roma
8 SET 2022
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Buonasera Laura,
Mi dispiace per la sofferenza che questa situazione le sta procurando. La ferita de bullismo può aver condizionato la sua immagine che porta dentro e condizionare quindi il suo percepito.
Certe ferite si complicano con il tempo. Una buona terapia che aiuta l’elaborazione del passato è l’EMDR.
La incoraggio a trovare un terapeuta abilitato che possa aiutarla efficacemente e in tempi brevi
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
8 SET 2022
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Cara,
il nastro non si può riavvolgere nel passato, ma lei ha la possibilità, nel qui e ora, di approfondire, elaborare, risignificare ed eventualmente ridimensionare i suoi vissuti di inadeguatezza ed esclusione, alla luce della qualità relazionale vissuta nei contesti di appartenenza in cui è attualmente e in cui è stata inserita in passato.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.
8 SET 2022
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Cara Laura, bisognerebbe approfondire i sentimenti che ti suscitano non avere un gruppo, per esempio se questo ti fa sentire non amabile o di poco valore. Bisognerebbe approfondire alcuni temi legati alle tue relazioni primarie. Prova con qualche colloquio psicologico, per capire meglio te stessa e i tuoi sentimenti.
Rimango a disposizione
Dott. Del Re Lavinia
8 SET 2022
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Cara Laura, è difficile dare una risposta puntuale ad un problema come quello che hai descritto perchè le cause possono essere molteplici, da alcune caratteristiche personali, alle tue aspettative che possono condizionare i tuoi comportamenti, alla gestione delle situazioni... La cosa migliore che tu possa fare è intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarti a ragionare meglio su tutti questi aspetti.
8 SET 2022
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Cara Laura,
Comprendo la sofferenza che possa derivare da questo suo vissuto. Mantenere la relazione con una persona che si ama, sicuramente aiuta a mantenere un punto di riferimento sempre. Tuttavia, come dice lei, a volte non basta e si necessita di amici fidati su cui contare.
Le consiglierei di intraprendere un percorso ad indirizzo cognitivo-comportamentale, in modo da identificare i pensieri che stanno dietro la sua sofferenza e migliorare così il suo approccio verso gli altri. Sicuramente non è lei sbagliata, ma acquisire consapevolezza sulle proprie risorse e i propri punti deboli, fa sì che sia lei a scegliere poi le persone da avere accanto.
Per un approfondimento della tematica, rimango disponibile anche online
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Trezzani
8 SET 2022
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Gentilissima Laura,
la socialità è una dimensione personale e non standardizzabile. L'aver subito bullismo comporta, molto probabilemente per te, un'ulteriore sofferenza unita alla mancanza di un gruppo di riferimento stabile al quale potersi affidare e del quale sentirsi parte.
Non esiste una risposta univoca alla tua domanda, il perché tu venga "rigettata dai vari gruppi sociali" richiede un'analisi più approfondita di come effettivamente sia andate le cose in modo da poter oggettivare una situazione comunque delicata.
Riguardo al fatto che hai vissuto in 6 paesi diversi negli utlimi 10 anni, anche questo è da prendere in considerazione. Creare relazioni stabili richiede tempo, investimento e routine cose che difficilmente si possono attuare con uno stiel di vita come questo.
Un ultimo punto, riguardo "l'essere invitata a feste".
Cosa cerchi da un gruppo sociale? Credo che dovresti chiarire il target che hai in mente. Un gruppo fa molte cose, non solo feste, e in base ai suoi membri può dirsi più o meno affiatato e compatto.
Vuoi una dimensione più intima dove inserirti, oppure un gruppo di persone con le quali condividere qualche momento di festa?
Cerca dare risposta a questa domanda, sono sicuro che con maggiore chiarezza riuscirai a trovare una dimensione sociale più equilibrata per te.
8 SET 2022
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Buongiorno Laura,
se percepisce il mondo dell'amicizia e delle relazioni interpersonali nella sua vita come carente e ciò la fa soffrire si prenda uno spazio per parlarne con un terapeuta, esplorare le aree per lei importanti, le percezioni, i suoi vissuti emotivi collegati all'esclusione, la valutazione delle sue abilità sociali con i suoi punti di forza e le aree di miglioramento. Da qui può farsi supportare per costruire degli obiettivi di crescita personale e apprendimento disegnati sul suo modo unico di essere e sentire.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello
8 SET 2022
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Salve Laura mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
8 SET 2022
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Cara Laura, Quello che non capisco e' la tua esigenza di avere un gruppo.
E' qualcosa che ti ha fatto soffire da piccola, da adolescente. Infatti e' in quella eta' che si manifesta il bisogno di appartenere ad un gruppo di pari e nel contempo di vedere apprezzata la propria unicita'. Non e' un equilibrio facile da mantenere e spesso si soffre sia stando nel gruppo sia stando da soli.
Nella crescita poi entrano altri bisogni da colmare, mentre pare che tu ti sia bloccata in quello stadio in cui ti aspetti di essere riconosciuta dal gruppo per sentirti completa.
Credo che un percorso di conoscenza interiore ti possa dare qualche elemento in piu' per comprendere e vivere meglio oggi.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio.
Dott.ssa Emanuela Tornabene