Fatico a concentrarmi e a fare attenzione e questo mi crea problemi sul lavoro
Buongiorno.
Ormai ho più di trent'anni e fino ad ora nella vita ho avuto abbastanza problemi. Familiari, di lavoro ecc. Attualmente, dopo un licenziamento per mancanza di fondi dell'agenzia per la quale ho lavorato fino adesso, e dopo nove mesi di disoccupazione, sto lavorando come cameriera ai piani e ai tavoli. Da un mese e mezzo. Il problema è che a servire ai tavoli mi trovo molto a disagio, soprattutto quando ci sono tante persone. Delle volte capita che sbaglio a prendere un'ordinazione, ai tavoli dove ci sono più ospiti. Non lo so, mi confondo, alcune volte non capisco o non sento bene cosa mi dicono, perché se gli altri parlano mi deconcentro. ... quindi questi errori fanno innervosire la titolare, e da un paio di settimane ha incominciato a prendermi a male parole. Una volta ho dimenticato un sacco in corridoio alle camere e continua a rinfacciarmelo. ... è arrivata a offendermi dicendo che se non so lavorare è meglio se non me lo cerco, un lavoro. Mi ha detto che sono troppo lenta a rifare le camere e fa paragoni con altri che lavorano lì, da tre, quattro anni. Le faccio domande, risponde sempre male. Io non le chiedo più niente perché non mi va di discutere, tanto ha ragione sempre lei. Ho accettato questo lavoro perché non ho trovato altro, e con mia madre che non sta tanto bene, dovendo seguire anche lei, sono pure in difficoltà perché certi giorni non so a chi lasciarla. Siamo solo io e lei. Una badante viene ogni tanto. Comunque un lavoro mi serve, la disoccupazione non dura in eterno. Pensavo di migliorare dopo le prime settimane, di abituarmi ai ritmi pure della cucina; aiuto a preparare i piatti, a lavarli. Inizialmente il lavoro consisteva nel preparare le colazioni e aiutare in cucina. Non ho mai fatto questo tipo di lavoro. Sono partita con i migliori presupposti, con la buona volontà di imparare qualcosa. Già di carattere, la titolare è nervosa. Sembra avercela particolarmente con me; ogni giorno trova qualcosa che non va in ciò che faccio. Con questo clima mi passa davvero la voglia di fare tutto, anche se sono solo tre, raramente quattro giorni a settimana. Me ne sarei andata già, visto che non sono capace a fare nulla, come dice lei. Il problema è che se mi licenzio prima che scada il contratto non potrò avere la restante disoccupazione. Mi trovo davvero male. Certe volte ne sono cosciente che mi distraggo, più che distrarmi, non faccio attenzione ad alcune cose, alcune parole, penso già a cosa fare, a cosa dire dopo. Non ho problemi con la memoria. Avendo problematiche personali, con mia mamma malata, una relazione che mi porta via un sacco di energie e mi fa stare male, essendo sola, con tutto sulle mie spalle, mi sento esaurita. Però questo problema di non riuscirmi a concentrare ce l'ho da sempre. Spesso mi succede che interpreto male ciò che mi viene detto, e non capisco perché. Che cosa ho che non va? È in problema di linguaggio o psicologico? Sono stata in cura da diversi psicologi in passato soffrendo di depressione. Ma non mi hanno detto mai che avevo qualche deficit di attenzione o altro. C'era un periodo in cui pensavo anche di avere la sindrome di Asperger. Perché veramente ho sempre fatto fatica a relazionarmi con gli altri, soprattutto parlare con altri. A lavoro effettivamente, mi trovo molto in difetto. I colleghi si capiscono con un cenno e io devo farmi ripetere una cosa due volte. Ce la metto tutta ma con questo clima che si è creato, non ho più voglia di continuare. Le persone non capiscono che si possono avere anche delle difficoltà. Nella vita privata faccio tutto, guido, non ho altri problemi. Spesso mi sento l'umore depresso. Non so più cosa fare. Al lavoro ogni cosa che faccio è sbagliato. Non so davvero come risolvere questo problema.