Il bambino piange quando gioca a calcio come posso aiutarlo ?
Buongiorno mi chiamo Massimo e sono papà di un bambino del 2010 di 8 anni.
Mio figlio gioca a pallone in una società di calcio da quando ha 4/5 anni , è un bambino con buone capacità calcistiche, molto sensibile, rispettoso e corretto e adora la sua squadra e il gioco del calcio .
Da 2 anni a questa parte , cioè da quando sono iniziate le attività di tornei e partite , durante le partite si fa prendere dall'ansia e basta un piccolo contrasto e si mette a piangere chiedendo di uscire e andare in panchina.
lo ha fatto anche nel campus-estivo dove ha trascorso due settimane di scuola calcio dicendo che non voleva giocare con i bambini del 2009 perché più grandi di lui.
Pensavamo che con il tempo prendesse sicurezza e gli passasse questo problema , invece la situazione non è cambiata , nell’osservare ho notato che quando si trova difronte un avversario più alto o squadre dove all’interno ci sono bambini del 2009 gli episodi di pianto compaiono e anche il suo gioco diventa più nervoso e teso.
A questo punto ne ho parlato con il bambino per cercare di capire cosa provasse e perché piangeva in campo , ma non sono riuscito a far esprimere una reale giustificazione al bambino, a quel punto gli ho illustrato la mia versione di cui sopra e anche Lui ha confermato che i più grandi ( essendo più grandi ) a suo avviso sono più bravi e lui e li teme.
In accordo con il bambino ho deciso di farlo provare ad allenarsi e giocare con i 2009 ( bambini di un anno in più di lui ) questo per dimostragli che anche se hanno un anno in più sono bambini come lui e non deve sentirsi inferiore solo per l’età, per adesso l’ho messo in una squadra della stessa società dove una parte di bambini li conosceva già , vorrei fargli provare delle esperienze anche in altre società calcistiche con altri bambini sempre del 2009 , proprio per fargli rendere conto che sono tutti bambini , naturalmente il suo fine è quello di tornare nella sua squadra dei 2010 dove ha i suoi amici storici, ma gli ho spiegato che alla squadra serve Marco che gioca e non che piange e lui sembra lo ha capito e compreso benissimo .
Gradirei sapere se il mio comportamento , anche se condiviso con lui , è esagerato o se posso fare qualcosa altro per aiutare il bambino a controllare le sue sensazioni e giocare liberamente, divertendosi come è giusto che sia per un bambino di 8 anni .
grazie Saluti Massimo