La mia bambina di 12 anni vuole il pannolino!

Inviata da Alessandrina · 27 ago 2015 Psicologia infantile

La mia bambina di 12 anni ha iniziato due settimane fa a rifarsi la cacca addosso nelle mutande, la settimana scorsa le ho chiesto:"Giorgia ma perché te la fai addosso??" E lei mi ha risposto che lo fa perché vuole che le compro i pannolini (per metterseli e farsi tutto addosso quando è in casa). Allora sono andata a comprarle due pacchi di pannolini, che tiene nel suo armadio e usa di notte e quando è in casa. Lei non ha problemi di incontinenza, ma le piace mettere il pannolino come i bimbi!! Io non ho problemi a lasciarla col pannolino in casa, però ho paura che poi si abitui a farsi la cacca addosso.

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Miglior risposta 27 AGO 2015

Gentile Alessandrina,
sua figlia sta esprimendo, con questo comportamento regressivo, un disagio di cui bisogna comprendere le ragioni.
La sua soluzione sbrigativa non è opportuna e serve solo magari a radicare questo comportamento, anzi, per la verità, trovo molto strano che lei abbia esaudito la richiesta della bambina con tanta sollecitudine senza provare in qualche modo a dissuaderla, pur non avendo gli strumenti per arrivare alle ragioni nascoste di questa regressione.
La invito a contattare quanto prima uno psicologo-psicoterapeuta della sua zona per trovare la soluzione adeguata al problema.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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1 SET 2015

Gentile Alessandrina,
sebbene i dati a disposizione siano pochi mi sorgono nella mente diverse domande come, per esempio, se sua figlia sia unica o ci siano altre sorelle/fratelli minori. Mi incuriosisce anche il suo chiamarla "bambina": all'evidenza è una ragazza di 12 anni in fase di crescita, ma che sta cercando un'attenzione ad aspetti infantili. Concordo con qualche collega che accenna all'importanza di comprendere bene la relazione che intercorre fra voi due per delineare bene il bisogno di sua figlia di restare piccola e quello suo di farla sentire tale. Fare portare il pannolino ad una ragazza di 12 anni non è un comportamento buono per la fase di sviluppo importante che dovrebbe vivere a questa età: la preadolescenza.

Le consiglio vivamente di prendere contatto con qualche psicoterapeuta sistemico familiare e relazionale della sua zona per approfondire meglio il vostro rapporto diadico madre-figlia e familiare.

Un cordiale saluto,
dott.ssa Deborah Rossit.

Dott.ssa Deborah Rossit Psicologo a Monfalcone

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1 SET 2015

Buongiorno Alessandra, il problema che accenna è, seppur in una forma particolare ma non originale, legato alla relazione che c'è fra voi due. E che sua figlia ben amministra.
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista in Terapia Breve Strategica che potrà aiutarla a risolvere il problema in tempi brevi ed in terapia indiretta.
Cordialmente
Dr. Massimo Botti

Dott. Massimo Botti Psicologo a Rapallo

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31 AGO 2015

Gentile Signora,
la situazione non è carina. Mi scusi ma le parlo francamente dicendo che l'età di sua figlia è inconciliabile con un atteggiamento del genere. A mio avviso nasconde un disturbo di carattere psicologico abbastanza grave. Un arresto nello sviluppo in una fase dell'infanzia che non è stata ancora superata. Potrebbe essere una forma di regressione ad uno stato infantile, che maschera la paura di crescere. Richieda subito una consulenza psicologica, occorre assolutamente fare luce sulle dinamiche sottese a tale forma di comportamento. Un saluto affettuoso.

Dott. Sergio Rossi Psicologo a Spoleto

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31 AGO 2015

Salve Alessandrina, sua figlia si trova in un'etá di cambiamenti fisici e psichici importanti ed aumenta la sua autonomia seppur in modo graduale. È importante riconoscere questo passaggio e consentirle di crescere. Senz'altro come tutti i cambiamenti spaventa, perchè sua figlia per prima fará fatica a riconoscersi e magari ad accettarsi. Bisogna supportarla e accompagnarla nelle sue fatiche mostrandole quanto è meraviglioso crescere, diventare grandi e capaci di camminare da soli. È faticoso anche per i genitori perchè ci si separa se entrambi ( genitori e figli) attraversano questa fase e la superano. Pitranno esserci momenti di regressione di sua figlia come questo in cui può essere rassicurata e aiutata ad andare avanti. Provi con lei a problematizzare questa strana richiesta di pannolini per bambini a 12 anni, ne parli con lei e probabilmente qualche nodo si scioglierá. Cordialmente
Dott.ssa Sabrina Ornito

Dott.ssa Sabrina Ornito Centro di psicologia clinica Psicologo a Milano

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29 AGO 2015

Gentile Alessandrina ,
fornirle una risposta utile appare difficoltoso per le informazioni mancanti e perché occherrebbe un incontro coi genitori prima ancora che con anche la ragazza.
Sarebbe utile comprendere meglio la sua storia di giovane ragazza appunto.
Dalle poche informazioni che lei ha scelto di fornire sembrerebbe comportarsi proprio da bambina come viene forse trattata in casa.
Eviti i pannolini che potrebbero farla regredire a stili di vita di una futura donna prepotente e disagiata. La tratti da ragazza con nuove responsabilità ma anche nuovi diritti e nuove possibilità entusiasmanti.
Cercate di vivere insieme il cambiamento nel vostro rapporto come fattore di crescita e maturazione reciproca.

Oltre a questi piccoli consigli di natura generica la sollecito a presentarvi da uno psicoterapeuta per delineare meglio la situazione.

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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28 AGO 2015

Mi allineo con i colleghi che mi hanno preceduta, considerando che in questo passaggio evolutivo, la bambina si trascina dietro delle insicurezze accumulate per qualche motivo che nella tua domanda non compaiono. Sarebbe opportuno che tu inviassi dettagliatamente la sua storia evolutiva, in quanto a me viene da pensare che abbia grossi problemi nell'accettare di diventare donna. Quella del pannolone, potrebbe essere una sua penosa strategia che potrebbe essere indagata instaurando un dialogo più intimo possibile con lei. Spero che tu capisca quello che intendo dire, in caso contrario resto a disposizione per ulteriori e più chiare comunicazioni.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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28 AGO 2015

Gentile Signora Alessandrina,
nel leggere il suo racconto, l'aspetto che più mi ha colpito è stata la sua reazione di fronte alla richiesta di sua figlia. Per quale motivo ha deciso di assecondarla acquistando i pannolini? Non ha trovato la richiesta insolita?
Sicuramente si tratta di una richiesta inusuale a quella età.
Credo che sia necessario cercare di capire che cosa stia succedendo nella vita di sua figlia. A 12 anni sua figlia sta affrontando i cambiamenti legati alla pubertà e all'ingresso in adolescenza. Si tratta di un passaggio delicato che potrebbe spaventarla.
L'ingresso nella pubertà nelle bambine significa anche l'arrivo del ciclo mestruale. Ha parlato con sua figlia di questo tema? Di che cosa significa e dell'uso degli assorbenti? Forse sua figlia è confusa e spaventata.

La invito comunque a rivolgersi ad un professionista per chiedere un consulto. Sono certa che con un aiuto professionale potrete aiutare vostra figlia in questo momento di cambiamento.
I miei più cari auguri
Dott.ssa Lia Di Maio

Dott.ssa Lia Di Maio Psicologo a Oleggio

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28 AGO 2015

Gentile signora bisognerebbe capire da quando è insorto il problema, se c è stato qualche evento scatenante che ha comportato questa regressione. .del tipo se ci sono fratelli o sorelle più piccoli, in tal caso sarebbe dovuto a questo o se invece è la manifestazione di un disagio. Le consiglio di parlarne con il suo pediatra ed eventualmente con un psicologo.

saluti
Dott.ssa Laura Di Pietro

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28 AGO 2015

Buongiorno gentile Signora,
la situazione che descrive è delicata in quanto sua figlia sta esprimendo un disagio evolutivo di notevole intensità. Sua figlia ha amichette con cui passare il tempo? Pratica qualche sport? E' successo qualcosa negli ultimi tempi all'interno della vostra famiglia? La ragazzina come va a scuola? Sembra denotarsi una condizione di solitudine sociale o familiare.anche all'interno della famiglia stessa... Come mai lei è andata a comprarle i pannolini? Lei desidera la crescita di sua figlia? Accetta che sua figlia sta diventando una giovane donna? Il suggerimento è di parlarne con il pediatra che conosce bene sua figlia fin dalla nascita e farsi indirizzare verso un neuropsichiatra infantile al più presto.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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27 AGO 2015

Cara Alessandra,
la richiesta della sua ragazza potrebbe dipendere dalla confusione che provocano la crescita e lo sviluppo che, in questo momento, suscitano in lei emozioni intense legate ai cambiamenti corporei e cognitivi che percepisce, desidera e teme.

Sarebbe bene che non assecondasse la richiesta di sua figlia e che riprendeste l'argomento. Mi sembra di leggere, nelle motivazioni di sua figlia, il bisogno di sentirsi libera da responsabilità.

Si rivolga a breve ad uno psicologo e affrontate insieme questo importante momento di passaggio e crescita di sua figlia.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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27 AGO 2015

Cara Alessandrina,
la domanda a cui bisognerebbe rispondere per avere un quadro più completo e capire perchè sua figlia le ha fatto questa richiesta, è sapere se in quest'ultimo periodo sono successi dei cambiamenti significativi nella quotidianità della sua bambina (arrivo di un fratellino, separazione dei genitori...). Sembrerebbe che sua figlia abbia un periodi di regressione ed è importante capirne l'origine. Per questo le consiglio di contattatare un collega della sua zona per far chiarezza sulla strana richiesta della bambina.
Dott.ssa Carla Francesca Carcione

Dott.ssa Carla Francesca Carcione Psicologo a Capo d'Orlando

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27 AGO 2015

Gentile Alessandrina,
il problema che segnala non è di poco conto perché, se non ci sono altri problemi, sua figlia è grandicella per avere comportamenti di questo tipo. Difficile che si tratti solo di un capriccio. Abbia molta cura della comunicazione che ha con sua figlia, si assicuri sempre di avere chiaro cosa sua figlia prova nei confronti dei propri genitori e trascorra una parte del suo tempo con lei, ascoltandola. Anche una consultazione con uno psicologo dell'età evolutiva sarebbe auspicabile. L'obiettivo è di accompagnare la ragazza ad una maturazione congruente con l'età, mentre il comportamento descritto sembra una regressione. Buone cose.

Dott. Mazzoleni Damiano Psicologo a Lecco

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