La mia identità è in crisi e metto continuamente in dubbio la mia storia

Inviata da Mario · 2 ago 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiorno. Sono un ragazzo alle soglie dei 21 anni, e grazie alla psicoterapia ho risolto il problema degli attacchi di panico e delle domande esistenziali che mi stavano abbattendo. Da una settimana, tuttavia, la mia mente è nuovamente tormentata da dubbi sul mio passato. Sono sempre stato un ragazzo socievole e molto sensibile, e ho patito di essere rifiutato al liceo dalla mia classe che mi ha sempre tenuto in disparte. Avevo buoni amici, tuttavia con loro vi si divertiva molto più "da bambini", tanto che l'anno dopo il covid ho spontaneamente scelto di allontanarmi, e inizialmente là fuori ho scoperto che c'erano un sacco di persone perfette per me, tuttavia dopo poco tempo ognuno ha ripreso il "proprio giro". Avrei bisogno di gente coinvolgente attorno a me perché ho un'irrefrenabile voglia di vivere che ai tempi del liceo è stata un po' repressa, solo che man mano che si va avanti con l'età è sempre più difficile creare rapporti stabili e non da semplici colleghi. Da qui sono martoriato da dubbi, circa come sarei felice se fossi stato accettato ai tempi della scuola, su quante esperienze avrei fatto se non avessi avuto paura del giudizio altrui. Mi preme molto inoltre questa sensazione che sia ora di essere grandi, di stare bene da soli. So che può sembrare una lamentela sciocca, ma ci penso giorno e notte e sta cosa mi provoca derealizzazione. Grazie per la pazienza.

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Miglior risposta 6 AGO 2024

Gentile Mario,
rilevo alcune incongruenze nel suo racconto : lei dice di essere stato rifiutato dalla sua classe del liceo che l'ha sempre tenuto in disparte ma è più probabile che sia stato lei stesso ad isolarsi se, come dice, aveva paura del giudizio altrui.
Poi dice anche che aveva buoni amici ma con loro il divertimento era "da bambini" e che perciò ha scelto spontaneamente di allontanarsi mentre altre persone che riteneva più adatte a lei hanno ripreso "il proprio giro" : ciò conferma una sua difficoltà a socializzare a dispetto del fatto che si è definito un ragazzo socievole.
Non è poi detto che con l'età è difficile creare amicizie stabili nè è scontato che ora sarebbe felice se avesse avuto prima più amici a scuola. Infine, non è il caso di pensare giorno e notte a quello che è stato il passato proprio perchè è passato mentre è il caso di vivere nel presente.
Pertanto, il suggerimento è di perfezionare il precedente percorso di psicoterapia facendosi aiutare ad analizzare e correggere le contraddizioni e incongruenze che le ho segnalato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 AGO 2024

Buongiorno Mario , le consiglio di prendere appuntamento con un terapeuta per far fronte alla difficile situazione che sta vivendo.

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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7 AGO 2024

Ciao Mario,
Ovviamente io inizierei a farti notare una cosa forse un po' scontata, e cioè che sei ancora giovanissimo! Questa linea di demarcazione che tu associ all'adolescenza non è affatto una linea oltre la quale certe cose non si possono più fare.
Andare a pensare a come sarebbe oggi se al tempo X la mia vita fosse stata diversa, è solo una ruminazione che non porta a soluzioni, anzi aggiunge altri vissuti negativi e altre emozioni negative che ti attirano ancora di più nel vortice.
Invece adesso quello che è più utile e porre le basi per l'azione nel presente.
Per quanto riguarda la "scelta" delle persone che ci circondano, è fattibile fino ad un certo punto nel senso che occorre anche provare a scegliere tra le risorse attuali che abbiamo, partire dalle persone che in questo momento sono con noi. Piano piano da cosa nasce cosa, ma se ci prefiggiamo di andare alla ricerca di persone nel mondo, fatte in un certo modo, può diventare poco realistico. Questo può essere molto frustrante per te, e quando si allargare lo spazio che c'è tra quello che abbiamo e gli standard cui aspiriamo i vissuti non saranno certo piacevoli.
Partire dalle risorse che abbiamo, farci spazio grazie ad essere, capire quali sono i nostri valori e cosa vogliamo. Infine, capire quali sono le azioni che rendono possibile un cambiamento e quelli che ci portano allo stallo.
Questo è il lavoro da fare.
Un caro saluto, Mario.
Fabiana Navarro
Psicologa

Dott.ssa Fabiana Navarro Psicologo a Centurano

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7 AGO 2024

Buongiorno Mario, il tuo rimuginio sul passato e su quello che è stato, non cambierà il tuo presente che, alla tua età, è tutto da costruire. Stai attraversando una fase impegnativa legata alla fine definitiva dell'adolescenza e, per questa ragione, è importante "lasciar indietro" quel passato che, da come lo hai descritto, non è stato così gratificante. Hai ancora tempo per fare le esperienze che rimpiangi, per creare amicizie e legami stabili e duraturi ma anche per confrontarti con relazioni più effimere o da "colleghi". La voglia di vivere di cui parli lasciala esprimere con o senza gli altri. Non sono gli altri che devono "coinvolgerti" sei tu che, in prima persona, devi affrontare ciò che la vita ti mette davanti. Io ti consiglio parallelamente di continuare la psicoterapia e di portare, in quel contesto protetto, tutte le ansie e il rimuginio che ti riempiono la mente. Un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani Psicologo a Forlì

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7 AGO 2024

Gentile ragazzo, non inquini questa sua voglia di vivere differentemente le relazioni con dei dubbi ossessivi che non portano ad alcunché di buono. Se è già passato da una psicoterapia, avrà probabilmente imparato delle strategie efficaci per limitare questa tipologia di pensieri. Può riadattarle da solo alla nuova situazione psicologica.
Alternativamente, se riesce, provi a vivere più "nella pratica" il suo rinnovato desiderio di socialità, così dovrebbe riuscire ad arginare sempre di più i suoi infondati dubbi.
Ad ogni modo, il liceo non è l'unico momento buono per socializzare, tanto che molte delle relazioni importanti nascono proprio in altri contesti o gruppi e anche in età più avanzata, ad esempio l'Università è solitamente un luogo in cui si stringono legami molto intensi.

La cito: "Mi preme molto inoltre questa sensazione che sia ora di essere grandi, di stare bene da soli". Questa cosa chi l'avrebbe detta? È una rappresentazione molto comune al giorno d'oggi (esempio i Vlog di molti influencer su instagram mostrano proprio una vita appiattita, relazionalmente povera, schiacciata dal peso di un lavoro ingombrante e ritmi serrati già a 20/25 anni) ma che può andare bene per alcuni (pochi) ma non per tutti! Lei ritrovi la SUA "normalità", il suo stile, e consideri quello come buono e giusto. Il concetto di stare bene da soli è una perversione della società contemporanea

Susanna Mattoccia Psicologo a Roma

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6 AGO 2024

Salve Mario,
dal momento che parla di una terapia che le ha permesso di raggiungere obiettivi importanti, perché non porta questi suoi dubbi dal professionista a cui si è affidato in passato? Potrebbe esplorare insieme a lui questi pensieri che la portano a rimuginare giorno e notte sul passato e sulle preoccupazioni per il futuro. Le sue sono domande legittime, che meritano di essere ascoltate e approfondite in uno spazio terapeutico che possa aiutarla ad affrontare le problematiche relazionali e personali che sta vivendo.

Dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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5 AGO 2024

Gentile Mario, valuti la possibilità di tornare dalla psicologa per capire meglio questi sintomi di derealizzazione e accettare il passatom per quello che è. Un abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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5 AGO 2024

Salve Mario, il suo pensiero riflessivo è profondo soprattutto per quello che riguarda gli anni che sente di non aver vissuto. Questo aspetto potrebbe trattarlo in psicoterapia. Tuttavia dobbiamo anche dire che sempre si perde qualcosa e si vive nell’attesa di viverlo per la prima volta. È la dinamica del desiderio e della nostalgia. Nostalgia ha l’etimo di nostos che in greco antico significa ritorno o viaggio, mentre algos è il dolore. Quindi il viaggio è comunque un tornare così come un tornare è anche un partire. Questa dimensione psichica interna può dare un senso alla vita, che può esser vissuta con il dolce-amaro che la contraddistingue sempre. Quindi il futuro è alle porte e per questo è anche un presente da vivere.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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5 AGO 2024

Per quanto doloroso il passato è passato.
Il passato Non è il futuro.
Il passato non si ripete se noi agiamo in maniera diversa rispetto A come abbiamo agito In passato.

Lei ha 21 anni e giovanissimo ha tutta la vita davanti e può fare tantissime esperienze. Le consiglio di uscire di frequentare posti che le piacciono di conoscere nuove persone di fare qualche sport se ne piace e di avere qualche hobby, di trovarsi una ragazza (Se non ce l’ha già) insomma Le Consiglio di vivere la vita.


Lasci perdere ciò che è stato il passato è passato.
Come le ho detto all’inizio il passato non si ripete se Agiamo in modo diverso da come abbiamo cito in passato.

Resto a disposizione Per eventuali colloqui

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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