Masturbazione adolescente di fronte all’insegnate, come comportarsi

Inviata da MaestraE · 9 mag 2024 Crisi esistenziale

Salve, sono un’insegnante e nel tempo libero seguo per lezioni private un ragazzo di 13 anni. Purtroppo nell’ultimo mese, il ragazzo in questione, ha iniziato a masturbarsi durante le lezioni, credendo che io non me ne accorga. Sinceramente non so come comportarmi, lo seguo ormai da quando aveva appena 10 anni e ci vediamo tutti i giorni, è diventato ormai come un nipotino acquisito e non vi nascondo che questa situazione è per me fonte di enorme imbarazzo. Non so davvero come agire, ho paura di parlargli apertamente. Temo inoltre anche per come la famiglia possa reagire a riguardo, soprattutto se lui decidesse di mentire negando la cosa, é ancora molto emotivamente immaturo.
Vi ringrazio

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Miglior risposta 11 MAG 2024

Buongiorno,

comprendo la sua difficoltà, dubito che il ragazzo pensi che lei non se ne accorga, probabilmente è il rischio di essere visto che lo porta a continuare. Dal mio punto di vista, per quanto comprenda l'imbarazzo, sarebbe meglio mettere dei confini con lui. Masturbarsi è naturale ma chiaramente il contesto in cui sceglie di farlo non è usuale. Ad un certo livello potrebbe anche cogliere il suo imbarazzo per cui se lei riuscisse a farglielo presente il gioco terminerebbe.

Un caro saluto
Barbara Nelli

Dott.ssa Barbara Nelli Psicologo a Milano

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11 MAG 2024

Salve MaestraE,
immagino che la situazione possa essere per lei imbarazzante dal momento che, oltre a non essere un contesto opportuno quello dello studio, seguendo questo ragazzino da tre anni lo vede ormai come un nipotino acquisito. Di fatto il disagio che lei prova è congruo sia con il contesto sia con il rapporto che ha con lo stesso, motivo per cui, se lei è ormai una figura di riferimento per il ragazzo, potrebbe accompagnarlo alla comprensione che l'esplorazione del proprio corpo è del tutto naturale ma, appunto perché "proprio", è giusto farlo in contesti privati e personali. Magari potrebbe prendere spunto da una lezione di scienze o trovare un qualche argomento che possa essere per lei un collegamento piuttosto che cercare un confronto diretto che potrebbe portare ad un ciclo di negazione/frustrazione per entrambi.
Non so quale sia il ruolo dei genitori nell'educazione emotiva e sessuale del ragazzino, ma lei potrebbe avere le carte in regola per guardare a quell'immaturità emotiva e, biologicamente, sessuale e guidarle con gli strumenti e i modi che le competono e le appartengono, non solo per il ragazzino che ormai potrebbe vederla come un punto di riferimento (la vede infatti tutti i giorni e la conosce ormai da tempo) ma anche per lei stessa, affinché possa ritrovare un equilibrio e un benessere all'interno di quello che, per lei, è giustamente uno spazio di lavoro.

Dott.ssa Ilaria Francomano Psicologo a Verona

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10 MAG 2024

Buona parte delle problematiche correlate alla sessualità nascono proprio dal timore di parlare, di esplicitare. La restante parte è dovuta al fatto che se ne parla con poca serenità. Alla luce di ciò e sulla base del fatto che dice di avere paura di parlarne sia con il ragazzo che con i suoi genitori, potrebbe esserle utile un breve percorso esplorativo per chiarirsi sulle ragioni di queste paure e per rispondere alle domande: "cosa teme possa accadere se parla apertamente con il ragazzo" e "cosa teme possa accadere se parla con i genitori e lui nega?".

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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10 MAG 2024

Gentile Maestra E.,
senza intervenire duramente nei confronti del ragazzo rimproverandolo e/o umiliandolo col parlare apertamente della cosa, lei potrebbe semplicemente dirgli che si è accorta che lui durante le lezioni "si distrae" e questo non va bene se vuole continuare ad essere aiutato con le lezioni private.
E' molto probabile che il ragazzo comprenda ed in seguito si astenga dall'agire questo comportamento a lezione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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10 MAG 2024

Salve comprendo la sua difficoltà e imbarazzo.
La cosa migliore ( dato che vi conoscete già da diversi anni) sarebbe quella di parlarne con lui apertamente,senza al momento contattare i genitori se possibile.
La masturbazione è un fenomeno del tutto naturale, è in questo caso il contesto ad essere non idoneo.
Quindi parlare con il ragazzo significherebbe cominciare a comprendere il suo mondo e quanto sia o non sia a contatto con la realtà.
Dopo che avrà capito meglio cosa accade in questo ragazzo si potrà capire il miglior modo per intervenire.
Intanto se lei pensa di non riuscire a parlargli , si faccia aiutare da un professionista e sicuramente riuscirà a trovare il giusto modo per entrare in relazione maggiore con il ragazzo.
Saluti,Dott.ssa Graziella Menniti

Dott.ssa Graziella Menniti Psicologo a Cisterna di Latina

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10 MAG 2024

Gentile signora, ritengo che la scelta più opportuna, trattandosi di un minore, sia quella di informare i genitori. Si tratta di un comportamento che potrebbe celare un grave disagio psicologico, dunque è necessario attivare una rete che coinvolga i genitori in primis.
Un saluto
Dott.ssa Carla Calabrese

Carla Calabrese Psicologo a Torino

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10 MAG 2024

Salve, capisco l'imbarazzo e il non sapere come comportarsi. I bambini/ adolescenti scoprono a loro modo la propria sessualità ma non sempre viene praticata per un istinto e piacere sessuale. Alcune volte viene praticato per compensazione di disagio interno, utilizzato come calmante, sedativo di un'agitazione interna. Le consiglierei di riferire ai genitori di percepire un disagio nel ragazzino che nota con modificazioni del modo di rapportarsi (senza entrare nel merito di cosa fa) e che meriterebbe di essere osservato, specificano che non è nulla di grave ma dato che lei ci tiene molto, lo consiglia. Se i genitori si affidano a lei da 3 anni per le lezioni potrebbe essere che tengano in considerazione quello che dice. Se avesse bisogno di approfondire mi contatti pure.
Un saluto.
Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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10 MAG 2024

Buongiorno MaestraE,
Siamo di fronte all’emergenza di un’adolescenza in tumulto. La tempesta che un’adolescente attraversa esistenzialmente parlando può trovare vari sbocchi fenomenologici e uno di questi è la masturbazione dismisurata. A mio avviso non è da considerarsi percorribile l’ipotesi di parlare chiaramente al ragazzo, perché credo che il discorso diretto abbia delle controindicazioni relative alla mortificazione che potrebbe aggiungersi al suo stato adolescenziale critico. Tuttavia una misura deve essere pur data poiché la masturbazione non c’entra con le lezioni ma può essere effettuata in privato, senza che debba essere visto. C’è in ballo il tema della protezione dei confini del Sè lontano da sguardi indiscreti. Quindi come figura adulta può intervenire sul far intendere che quando è con lei si lavora allo studio e basta e le altre cose si lasciano fuori e che esiste un’area privata che riguarda il soggetto e un’area pubblica che riguarda lo stare con gli altri. La lezione è una lezione e non altro, c’è bisogno di attenzione e non di distrazione. Se poi il messaggio non giunge a destinazione, si tenta con atti parlanti, ovvero si interrompe la lezione e lo si congeda.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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