Matrimonio e famiglia di origine. Non so più come/cosa fare .

Inviata da Astroman · 28 mag 2024 Terapia familiare

Mi scuso in anticipo per la pappardella infinita ma non ho modo di parlare con nessuno, ne di andare da uno specialista con mia moglie che rigetterà anche solo il pensiero di farlo , quindi scrivo qui per poi farle leggere " il commento esterno " .
Cerco di sintetizzare elencando i punti chiave :
- Io vengo da una famiglia disfunzionale , sono cresciuto solo e senza guida , il che mi ha portato a commettere molti sbagli in fattore di relazioni interpersonali; però amo mia madre come ogni figlio, anzi forse di più.
- Mia moglie viene da una famiglia unita , che l'ha sempre trattata come principessa perché da piccola ha avuto un problema di salute.
- Durante la nostra conoscenza e relazione tutto andava bene , ci amavamo tantissimo , io ho lasciato alle spalle la mia vecchia vita ( da classico adolescente ribelle ) e stando con lei è venuta fuori la parte di me che non credevo più di possedere. L'ho fatta soffrire molto durante i nostri anni da coppia fidanzata , ho fatto sbagli che nessuno mi avrebbe mai perdonato ( mai stato aggressivo o violento, sbagli di altra natura ) , ma lei mi ha sempre perdonato ed è sempre stata a fianco a me facendomi rendere conto di quello che già sapevo ma non ammettevo per paura di rovinare tutto : è la persona più importante per me .
- Durante il nostro fidanzamento lei spesso e volentieri notava / trovava difetti in ogni membro della mia famiglia, a partire dalla mia accogliente madre che sempre ha messo lei prima di me , continuando per il mio piccolo e dolcissimo fratellino di età compresa dai 6 ai 13 anni che sempre l'ha abbracciata e baciata e rispettata , e io ( adesso col senno di poi ) erroneamente , ad ogni "pelo" che trovava le mostravo comprensione e tentavo di farle cambiare idea spiegandole i vari caratteri e i vari punti di vista.
Al contempo però , mentre lei a casa mia era accolta a braccia aperte sempre con sorrisi con accomodanti inviti e partecipazioni inclusive , io entravo a casa sua e trovavo silenzio, un semplice ciao quando arrivavo e tutti continuavano a fare ciò che stavano facendo prima che arrivassi, al che io non avevo e tutt'ora non ho altro da fare che stare seduto sul divano a guardare la tv nel canale che trovo senza nemmeno avere la confidenza per cambiarlo.
- Andiamo a convivere, e lei passa le prime settimane se non addirittura mesi ( non ricordo bene la tempistica ) a piangere per la mancanza di casa , passa il suo tempo libero a casa di sua madre per poi prendermi finito il lavoro . Fin qui credevo fosse normale.
- Scopriamo di essere in dolce attesa ( lo siamo tutt'ora ) , la felicità ci scoppia dentro e io abbatto i muri della confidenza abbracciando i miei suoceri con affetto e lacrime di gioia dando loro la notizia.
PREMESSA : alle mie finanze ho sempre dovuto badare io , ho un buon lavoro ma economicamente non sono messo molto bene , fortunatamente il cibo non mi manca mai ma non arrivo mai a fine mese in tranquillità, motivo per cui sono sempre stato riluttante al matrimonio.
- Dopo la scoperta della gravidanza mia suocera dice di volere il matrimonio , quindi ci comprano le fedi , un buffet , e ci sposiamo al comune .
- Nonostante siamo ormai sposati e lei incinta, passa ugualmente il suo tempo libero a casa di sua madre , ogni cambiamento che fa in casa ogni piatto che cucina fa la foto e la manda alla sua famiglia , ogni dubbio sul da farsi di qualcosa in casa prima interpella la sua famiglia e poi me .
- Tutte le volte che mia suocera viene a casa trova qualcosa che non va e mi dice di sistemarla o cambiarla, e mia moglie alla prima occasione utile chiama la nostra casa con dispregiativi come "schifo" , "m*rda" ; casa e mobili che ho sudato sangue per averli indebitandomi abbastanza pesantemente.
- Ho una suocera che tiene molto alle etichette e mia moglie è della sua stessa idea , quindi non ho libertà di espressione o trasgressione , e quando mi prendo le mie libertà è sempre un forte litigio .
- L'ultimo grosso litigio che abbiamo avuto risale a pochi giorni fa : eravamo in comitiva , con amici di mia madre e con mia nonna; un amico di mia madre ( mio coetaneo ) risponde in maniera colorita agli argomenti di mia nonna ( 70enne ) , cosa che mi ha creato molto fastidio perchè se c'è un pregio che mi auto-dichiaro è l'educazione , nonostante volessi fortemente "rimproverarlo" sono stato zitto per non creare discussioni o attriti con mia moglie incinta presente , anzi sono stato anche abbastanza simpatico e alla mano . L'unica libertà che mi sono preso è stato dire scherzosamente in auto ( quindi in privato ) " gli ho dato due jolly , se se li giocava tutti e due lo insultavo " , e da li è scoppiato il putiferio. Mia moglie mi ha attaccato dicendomi che con me non sarebbe più uscita perchè non so stare in società ( me lo dice anche quando scherzosamente mi prendo di confidenza con gli amici ) , io ahimè ho reagito in maniera pesante perchè ogni volta mi sento sempre soffocare dai suoi paradigmi di buon costume che a mio avviso sono eccessivi ed esagerati perchè risalgono ai tempi in cui forse sua madre stava in società.
ULTIMA PREMESSA E POI HO FINITO : quando i suoi fratelli finiscono di lavorare ( un'impiegata e un panettiere ) e tornano a casa , mia suocera come mio suocero e mia moglie stendono loro i tappeti rossi mettendo il piatto in tavola ordinando le loro cose ed esclamando e sottolineando la loro stanchezza dato che smontano da lavoro . Mentre io , quando finisco le mie 8 ore di lavoro ( in un cantiere edile molto disorganizzato , dove faccio lavoro d'ufficio ma anche di organizzazione lavori , squadre , rilievo e progettistica ) sono costretto alle volte a stare in ginocchio ( letteralmente perchè sono sporco e non voglio sporcare nulla ) in casa dei miei suoceri in attesa che loro finiscano i loro discorsi a mio avviso poco importanti e rimandabili mentre mia moglie capendo il mio disagio si infastidisce soltanto senza però prendere le chiavi della macchina se non quando proprio non può più farne a meno perche vede la mia faccia stremata dalla stanchezza e dal nervoso.
- Finisco con ieri : accompagna la sorella al lavoro , nel frangente io smonto di lavorare e aspetto che lei mi prende, però la sorella si è dimenticata una cosa a casa , quindi mia moglie nonostante abbiano altre due auto e un padre e un fratello con la patente dice a me di aspettare , e io resto in un parcheggio in piedi per 30 minuti ad aspettare . Quando lei arriva io evito la discussione dato che ancora eravamo freddi dalla precedente discussione, e reduce dalle sue continue minacce di abbandono , fino a che ( adesso non ricordo cosa abbia scaturito ciò ) le porgo il paragone che ho spiegato in questi due ultimi punti, dicendole che lei al posto mio avrebbe maledetto me e tutta la mia famiglia perché il modo per portare l'oggetto dimenticato alla sorella c'era senza farmi aspettare a me , al che lei risponde con un "da oggi in poi io non ti prendo più, ti fai prendere da tua madre " .
Beh ci sono molte cose che non ho scritto sia per dimenticanze sia per mancanza di modo sia per rispetto della coppia, pero voglio soltanto spiegare le differenze di provenienza che sicuramente sono la fonte del nostro malessere e voglio anche sottolineare anche se credo sia evidente che sono arrivato allo stremo e non so più cosa fare.
Venderei l'anima affinché le cose vadano bene e mi* figl* cresca in una famiglia unita.
Cosa posso fare per farle capire che si deve distaccare emotivamente dalla sua famiglia di origine ? E che distaccarsi emotivamente non significa non voler bene ma iniziare a camminare da soli ?

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