Mi scollego mentalmente sia da momenti tristi che felici
Buongiorno,
Ho 23 anni ed ho questo problema che mi assale da quando ne ho ricordo. Ogni volta che sono in una situazione con emozioni forti, mi sembra di recitare/non essere lì. Il problema è che con i momenti tristi sul momento sembra aiutare a renderli più leggeri, ma puntualmente invece mi rendo conto, in modo conscio e con intento, dell'aspetto oggettivo dell'evento e ci rimugino su per anni, come se fosse appena successo. Invece con i momenti felici (compleanni, concerti, uscite con amici) devo impegnarmi per rendermi conto di ciò che sto passando, un esempio: ho avuto la fortuna di andare ad un concerto di un cantante che amo tantissimo ed essere in prima fila, ma durante l'evento mi rendevo conto che mi stavo muovendo e stavo cantando senza star realmente ascoltando (come se recitassi). Il mio metodo per ora è farmi le domande sulla situazione e descrivere mentalmente ciò che succede per rientrare nel momento, ma è veramente stancante la sensazione di essere sempre imbambolati, come se fossi vuota, per poi pentirmene. Ho paura del giudizio altrui perché iperanalizzo ogni cosa e quando ricevo un commento che non rispecchia ciò che mi aspettavo cado in uno stato depressivo per cui non mi lavo, non mi alzo dal letto, mi ingozzo di cibo o digiuno e lascio semplicemente che il tempo passi.
So che avrei bisogno di aiuto, ma rendermi vulnerabile mi fa troppo male. Credo che questo bisogno di avere il controllo venga dal fatto che ho i genitori di origini diverse e ricevo commenti costanti che mi fanno perdere il senso della mia identità.
Grazie per l'attenzione