Mi sento solo e sono invidioso.

Gentile utente,

il suo malessere del momento può nascere da una difficoltà importante a creare una dimensione adulta al pari degli altri, che non debba esser intesa per forza come avere figli o sposarsi. 33 anni oggi sono una fase del ciclo vitale in cui i ragazzi cominciano a fare passi e scelte importanti cose in cui magari lei si sente bloccato. L'aiuto di uno psicologo potrebbe in tal senso consentirle di approfondire il senso di queste sue difficoltà e magari aiutarla a raggiungere altrettanti obiettivi importanti; questo con lo scopo di restituire a se stesso la serenità perduta recuperando cosi il rapporto coi suoi amici considerandosi al pari degli altri. Nel caso sentisse il bisogno di approfondire tale discorso non esiti a contattarci, riceviamo anche on line.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Salvo caro posso chiederle cosa prova per questo suo amico?

Buongiorno Salvo. Ognuno vive e compie le sue scelte sulla base delle proprie esigenze. I tempi in cui realizzare se stessi, decidere di costruire un futuro accanto ad una persona, avere un figlio, variano da persona a persona. Le scelte fatte, per quanto cambino lo stile di vita, non modificano i rapporti di amicizia, a meno che non si decida di romperli. Capisco le tue preoccupazioni per il presente e la tua nostalgia per il passato, ma, da amico quale sei, dovresti essere contento e capire che, magari, i vostri momenti insieme, anche se meno frequenti, continueranno ad esserci. Sarai l'amico di papà per i suoi figli. La vostra amicizia crescerà con voi. Non sei un mostro, ma solo un uomo confuso e spaventato dai cambiamenti. Credo, però, che, al di là dei tuoi problemi con l'accettazione della nuova vita dei tuoi amici, dovresti concentrarti sulla tua mancanza di relazioni affettive. Non so quali siano i motivi per cui tu non sia mai stato con una donna, ma ti inviterei a riflettere su questo e, quindi su te stesso.
Spero di esserti stata utile. Un abbraccio.

Buongiorno Salvo, nelle sue parole mi sembra di capire che lei abbia già individuato la natura del problema e questo può senz'altro esserle utile per iniziare, motivato e con degli obiettivi mirati, una terapia personale. La solitudine che deriva da altri percorsi che sembrano passarle accanto senza coinvolgerla, la rabbia per non essere coinvolto e il senso di inadeguatezza che deriva dal non aver mai avuto una ragazza. Forse oggi è il momento giusto per prendersi cura di sé. Un caro saluto e mi trova anche on line. Maria dr Zaupa

Caro Salvo,
leggendo il suo racconto, la prima cosa che mi sento di consigliarle è di non essere così severo con se stesso.

Lei non è un mostro, è una persona che sta vivendo un momento di profondo malessere, è importante che se lo riconosca, come primo passo per provare a stare meglio.
Una volta fatto questo sarebbe il caso di iniziare ad "ascoltarsi" un po' e provare ad approfondire perché lei sta provando tutte queste emozioni.

Provo ad aggiungere che questa invidia che lei prova potrebbe aiutarla a capire che cosa desidera per sé, ma attenzione a non concentrarsi troppo sugli altri, non è detto che se hanno ciò che noi vorremmo siano felici e sereni.
Non siamo dentro le loro vite e soprattutto dentro le loro teste, per questo è più utile tornare a concentrarsi su di sé, orientarsi sugli altri a volte ingigantisce le cose senza motivo e ci sovraccarica.

Resto a sua disposizione se avrà bisogno o vorrà approfondire questi aspetti.

Un caro saluto,
Alessia Sassano

Buongiorno, devi aiutarti da solo. Con un percorso di psicoterapia, smetti di guardare quello che hanno gli altri e concentrati e responsabilizzati su quello che puoi fare tu per te stesso, altrimenti qui rischi di essere tu l'unica persona che si tradisce.

Buongiorno, è sano il fatto che lei provi disagio e sofferenza per la situazione che sta vivendo e ci può assolutamente stare una "sana" invidia per il suo amico
Sarebbe interessante conoscere molti altri elementi per avere una panoramica piú ampia rispetto al suo problema .
In ogni caso sarebbe utile un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto nel quale si manifesta la sua sofferenza
Buona giornata
Dott. Raffaello Di Monte

Gentile Salvo,
Grazie per la tua condivisione. Inizierei col dirle che l'invidia è, sì, un affetto distruttivo ma sempre e comunque umano, che ha radici molto profonde nella storia di ognuno di noi. È un affetto che ha le sue origini in un senso di mancanza avvertita, e che deriva da una spinta a divorare e a possedere qualcosa che non abbiamo. Se lei ha riconosciuto l'esistenza di questo affetto, andrebbe compreso perché si è fatto spazio dentro di lei nella sua storia di vita, sulla base di quali esperienze, di quali relazioni. È possibile partire da questo, riconoscere il significato di questo sentimento.
Fabiana

Buongiorno il tema dell'invidia così come l'ha descritto è probabile abbia radici profonde. Forse è arrivato per lei il momento di affrontarle con un percorso di psicoterapia. dr.ssa Marina Gori

Buongiorno
Comprendo il suo problema, le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per analizzare, meglio la situazione
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Caro Salvo, grazie per esserti confidato con noi.
Posso solo immaginare quanto sia difficile convivere con dei sentimenti così contrastanti nei confronti di una persona molto importante per te. Comprendo quanto tu possa sentirti un mostro, ma se posso essere sincera con te non mi sento di demonizzare queste emozioni che ci racconti: credo che sia importante inserirle nella tua storia di vita e comprendere come probabilmente abbiano la loro ragione di esistere. E' possibile che siano state indirizzate nei confronti della figura del tuo amico - e più in generale di coloro che ti circondano e che sembrano avere accesso ad un mondo che, ad oggi, ancora non ti appartiene - ma sicuramente sono indicatori di un tuo disagio interno e di una sofferenza che trovato finalmente un canale per manifestarsi.
Credo che la tua storia meriti un maggiore approfondimento, è possibile con il supporto di un professionista concedersi di provare queste emozioni e comprendere come, anche se direzionate all'esterno, in realtà, siano indicative del nostro stato e mondo interiore.
Spero di esserti stata di aiuto e resto a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Ciao, capisco che tu stia attraversando un periodo difficile. E' normale provare invidia nei confronti degli amici che hanno stabilito famiglia, soprattutto se ci si sente soli e abbandonati. Tuttavia, il fatto che tu provi rabbia e invidia nei confronti del tuo amico al punto di augurargli la perdita della bambina è preoccupante e potrebbe indicare che stai attraversando un momento di grande frustrazione e disperazione. Ti consiglio di cercare l'aiuto di uno psicologo. Una terapia individuale può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sentimenti e a trovare modi più costruttivi per gestirli. Inoltre, il supporto di un professionista può aiutarti ad acquisire una maggiore consapevolezza delle tue emozioni e ad affrontare le difficoltà che stai attraversando. E' importante che tu impari a gestire le tue emozioni in modo sano e costruttivo, in modo da evitare di reagire in modi che potrebbero danneggiare le relazioni con le persone a cui vuoi bene. Inoltre, la terapia può aiutarti a esplorare le cause della tua solitudine e della tua difficoltà a stabilire relazioni significative con gli altri. Ricorda che cercare aiuto non è un segno di debolezza, ma di coraggio. La terapia individuale può aiutarti a superare i tuoi problemi e a vivere una vita più soddisfacente e appagante.

Buongiorno, e
grazie per quello che scritto qui.
Lei ha sentimenti contrastanti , prova emozioni di rabbia e invidia , ma sente di voler bene al suo amico e rimpiange i momenti
belli passati insieme a lui.
Forse sta sentendo dentro sè una parte molto invidiosa di chi oggi è riuscito a farsi una nuova famiglia e chi ha avuto dei figli ,
sarebbe utile per lei osservare meglio la sua rabbia e la sua frustrazione , che sono parti vitali di noi stessi.
Può chiedere un colloquio qui , sia on line che dal vivo.
Cordialmente.

Buongiorno,
mi dispiace per il momento doloroso che sta vivendo, le consiglierei un percorso dove potrà avere uno spazio non giudicante dove può portare i Suoi vissuti e il senso di abbandono per sondare insieme al terapeuta le motivazioni che stanno alla base di queste emozioni. Sembra che ci sia stato un momento di crisi e di rottura degli aspetti di vita del passato e che ora non sono più funzionali (ora desidera ad esempio avere una figlia e una relazione a cui forse nel passato non sentire una necessità così importante come in questo periodo di vita) e desiderebbe un cambiamento avere una compagna e figli.
Le auguro una buona giornata

Gentile Salvo,
ai fini della sua richiesta di aiuto, merita la conoscenza del non aver avuto relazioni sentimentali e della sua solitudine.
I suoi vissuti nei confronti del suo amico mi sembra mettano in evidenza tali condizioni, le consiglio una consultazione psicologica penso le sarebbe di aiuto.
Rimango a disposizione
Un cordiale saluto

Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Gentile Salvo,
Immagino bene come avere questi pensieri la faccia sentire "un mostro", ma d'altra parte comprendo anche la rabbia, la frustrazione, l'invidia e l'odio verso un tempo che è passato così in fretta ed una vita che sta cambiando completamente, dove lei quasi si sente smarrito e confuso davanti a tutti questi cambiamenti. Quindi il mio suggerimento è quello di partire da queste emozioni, che, anche se all'apparenza sembrano maligne, devastanti e mostruose, in fondo stanno solo cercando di comunicarle qualcosa di più profondo. Infatti comprendere quel messaggio può essere davvero utile per tracciare la sua vita, riprendendo in mano le chiavi della sua serenità.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca