Mia figlia a volte si blocca a scuola

Inviata da MIRELA · 3 ott 2012 Psicologia infantile

Mia figlia ha quasi 5 anni e frequenta la scuola materna. Stamattina appena entrata in classe la maestra le ha chiesto di dire come si chiama la mamma e lei non sapeva dirlo. La Maestra mi ha detto che ieri era l’unica bambina che non sapeva dire i nomi dei genitori. Ho visto la mia bambina chiaramente in disagio, mi sembrava di vedere la paura nei suoi occhi. Ma a casa lei non solo conosce i nostri nomi, li scrive correttamente. Poi mi sono ricordata altri episodi simili. Esempio, una volta maestra mi ha chiesto se la portiamo mai a vedere gli animali perché non sapeva riconoscere la capra. Lei ama tantissimo gli animali e non esiste animale che non riconosce. O quando le chiedono di contare si blocca già a 5 mentre è capace senza problemi di contare fino a 100. Perché si blocca? Ha forse paura di sbagliare e essere giudicata? E' una bambina molto vivace, chiacchierona, con tantissima energia e molto socievole. Ho sempre pensato che fosse molto estroversa, non l'ho mai vista a disagio come stamattina. Ho sbagliato io cercando di insegnarle troppe cose? Ho dato troppa importanza alle cose che sa? Come posso aiutarla?

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Miglior risposta 4 OTT 2012

Gent.le Mirela,
si sente dalle sue righe la forte preoccupazione per la sua bambina. Questo è segno di attenzione e di cura, che rischiano a volte, se pressanti, di caricare anche la bimba di apprensione. Quello che le insegnanti hanno notato è forse un momento di chiusura della bambina, dovuto al sentirsi al centro dell'attenzione, al timore del giudizio, per essere sotto gli sguardi degli altri, tensione nell'avvertire le richieste come un'aspettativa su di lei e sulle sue capacità?
Cerchi di rassicurarla, coccolarla e di parlare di questo, a sua misura, in un momento adatto e sereno, in cui siete in famiglia, insieme.
Può essere un momento , legato alla crescita, anche nelle relazioni, in cui si sente addosso delle aspettative. Non si senta lei stessa in questo modo. Allenti un pò le responsabilità di cui si sta caricando! Nessuno è perfetto. Si cerca di fare il meglio, assieme, anche nelle difficoltà.
un grosso augurio

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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4 OTT 2012

Buongiorno gentile Mirela,
le domande che si pone denotano la consapevolezza di un certo livello di pressione nei confronti della sua figliola o perlomeno lei si chiede se è pressione. La bambina sta vivendo una difficoltà dovuta anche dall'inserimento scolastico. Ogni bambino, anche il più brillante, necessita di tempo per elaborare nuove sfide evolutive e questo mi sembra anche il caso di sua figlia. Eviterei il più possibile di sovrastarla con la vostra ansia in quanto il bloccarsi cercando nella memoria i nomi può essere una risposta ad un'ansia contestuale che la bambina percepisce e subisce. Nel vostro caso è necessario un confronto con altri genitori in un contesto di sostegno alla genitorialità sorretto da uno Psicologo Psicoterapeuta nella vostra città.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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4 OTT 2012

Gentile Mirela,
la preoccupazione per la sua bambina e per il suo benessere sono tangibili dalle sue parole, insieme ad una tendenza però ad autocolpevolizzarsi: il disagio che sua figlia manifesta parla di una grossa differenza tra quello che la bambina vive e sperimenta a casa da un lato e a scuola dall'altro, ma non c'è motivo di ritenere che sia lei come mamma ad essere "colpevole" o ad aver "sbagliato". In situazioni come la vostra può essere utile uno sguardo esterno, che aiuti prima di tutto la sua bambina ad esprimere le sue difficoltà in modo da trovare insieme una soluzione, ma che possa supportare anche lei nella gestione di questo momento nel rapporto con sua figlia e con il suo ambiente scolastico. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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4 OTT 2012

Cara mamma,
quella che lei riporta sembrerebbe una situazione in cui sua figlia prova un forte stato di disagio che la induce a chiudersi e a non esprimere verbalmente ciò che, in situazioni familiari, invece esprime.
Mi domando innanzitutto se ci sono stati dei cambiamenti quest'anno a scuola: se abbia cambiato classe o compagni, o insegnanti o solo stanza..
Da ciò che scrive sembra che la sua insegnante ignorava il fatto che sua figlia conoscesse e ricordasse i nomi dei genitori e degli animali, non so se sbaglio ma mi è parso di capire che questa maestra non conoscesse le capacità di sua figlia.
Bisognerebbe approfondire se tale problema era stato già osservato in precedenza o se si tratti di un problema sorto solo di recente. Solitamente le educatrici sono sempre molto attente ai progressi dei bambini e anche alle loro difficoltà, in precedenza è stata informata di qualcosa di simile?
Molte potrebbero essere le motivazioni sottostanti il comportamento della sua bambina, e sicuramente è successo qualcosa che ha causato una chiusura verbale della bambina. Potrebbe informarsi su come si comporta con i coetanei, se si relaziona con loro nello stesso modo di prima, se li cerca per giocarci, se gioca in compagnia e se richiede l'attenzione e l'interesse delle educatrici.
La chiusura verbale della sua bambina potrebbe essere associata anche ad altri comportamenti "insoliti" ma potrebbe anche essere un comportamento che riguarda solo il linguaggio verbale. Senz'altro c'è un disagio, ma occorrerebbe approfondire anche altri comportamenti, soprattutto a scuola. Potrebbe essere un modo per richiamare l'attenzione degli adulti di riferimento, così come un modo per esprimere un disagio che vive a scuola.
Lei non deve darsi nessuna colpa, i genitori non insegnano mai né troppo, né troppo poco, e sicuramente possono essere sostenuti nello sviluppo evolutivo dei figli.
Provi ad osservare sua figlia rispetto alla scuola, se vuole andarci volentieri, se cerca e nomina i compagni e la maestra a casa, se le racconta qualcosa che potrebbe essere oggetto di attenzione..
Se ha bisogno di un aiuto maggiore, o di maggiori informazioni, può contattarmi tramite questa guida; sono a disposizione per chiarimenti e/o informazioni.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma

Marianna Vallone Psicologo a Modena

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4 OTT 2012

Gentile Mirela,
i bambini hanno un mondo interiore ricco e a volte difficile da decifrare. Dalle indicazioni che ci da è difficile ipotizzare per quale motivo sua figlia cambi atteggiamento nel contesot scolastico; la paura di essere giudicata, come lei notava, potrebbe essere uno di questi fattori, insieme a molteplici altri. se lei precepisce una notevole diversità di comportamento in contesti diversi (ad esempio famiglia/ scuola ecc.) forse vale la pena approfondire con la bambina se ci sono stati episodi particolari a scuola oppure con l'aiuto d un professionista capire cosa porti la bambina a non esprimere in toto le sue abilità. Sicuramente essere stata vicino a sua figlia e averle passato in maniera serena tante delle sue conoscenze non può essere stato dannoso per la sua piccola.
Le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Paola Muscato

Bambiniincorso Psicologo a Roma

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4 OTT 2012

Cara Mirella, suppongo che la tua Bambina abbia già frequentato altri anni della scuola materna, oppure no. Le chiedo ciò perché a scuola materna si entra a 3 anni. Sarebbe opportuno sapere cosa è accaduto e come la bambina è stata a scuola negli anni passati. Se invece è al suo primo anno di materna forse è solo una difficoltà di inserimento. Le posso solo dire che, se negli altri anni il problema non sussisteva allora approfondisca con un professionista.
Auguri Dott.ssa Carmela Di Blasio

Dott.ssa Di Blasio Carmela Psicologo a Pescara

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