Non ho voglia di fare nulla; sono chiusa nella mia bolla ed è difficile uscirne.
Inviata da Koalina09 · 7 mag 2021
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni, poco più di due anni fa sono diventata mamma di un bellissimo bimbo e sono grata di questo.. Ma non mi sento una buona mamma, da quando ho scoperto di essere incinta (primavera del 2018), la mia vita è cambiata drasticamente, i miei non accettavano la mia gravidanza e il mio attuale compagno; così, me ne sono andata di casa, distruggendo quel che era il mio rapporto con la famiglia e tutto ciò che credevo che fosse. Mi sto rendendo conto solo ora che è iniziato tutto da lì, i miei giorni sono diventati tutti uguali, me ne stavo sempre a casa da sola (visto anche che il mio compagno andava a lavorare), e piano piano sono entrata in questa routine e non ne sono più uscita, anzi si è amplificata a parer mio. Ritornando ad oggi, posso dire di aver paura e ansia di uscire (principalmente), ho poca voglia di fare le cose, infatti faccio lo stretto necessario, anche perché devo pensare anche al mio piccolino che ha bisogno di me; credo anche che, aver accanto il mio bimbo sia stata una fortuna, perché se non fosse per lui io non mi alzerei neanche dal letto; solo che in questo momento non mi sento una buona mamma, credo che dovrei fare di più per lui, uscire dalla mia bolla. Ci sono dei giorni che mi sento stimolata a fare (es. Uscire per una passeggiata, cucinare e molto altro) e poi invece, gli altri giorni, mi ritrovo di nuovo ributtata dentro al solito vortice di svogliatezza e mi cade il mondo addosso, piango disperatamente e guardando il mio bimbo, mi dico che non sono una buona mamma e il senso di colpa o come lo si voglia chiamare mi assale. Desidero uscirne, desidero ritrovare me stessa (non so più chi sono); desidero dare un senso alle mie giornate e soprattutto desidero farlo, soprattutto per mio figlio. Il problema è che se un giorno sembra che io stia meglio, il giorno dopo sembra che sia tutto nero e non so come fare. Mi sento sola.
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11 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Koalina,
leggendo quanto ha scritto ho colto tutto il senso di solitudine che prova, la sua profonda tristezza per ritrovarsi prevalentemente da sola con suo figlio ogni giorno, il disturbo dell'umore che sente e la sua richiesta di aiuto e sostegno.
Mi domando se questo muro di disapprovazione che si è creato con la sua famiglia di origine dalla gravidanza in poi sia davvero impossibile da scalfire, aprendosi nel condividere con i suoi quello che prova, la scelta che hanno fatto di privarsi di un nipote che immagino sia meraviglioso. A volte con il tempo è l'orgoglio e il pensiero di dovere essere coerenti che frena un nuovo incontro e la difficoltà emotiva a riavvicinarsi.
Inoltre mi chiedevo del suo rapporto con il suo compagno di cui ci dice solamente che lavora e c'è poco in casa. E' presente nella sua vita e in quella di vostro figlio? E' una persona con cui riesce a condividere i suoi vissuti di gioia e di sconforto?
E ancora: non ha delle amicizie? Sarebbe molto importante poter avere un supporto affettivo in questo momento.
Anche riscoprire le sue competenze, qualità, risorse ed interessi sarebbe importante per non vedersi a questa età solo come compagna e madre, ma anche sentirsi arricchita da momenti di piacere personale e professionale.
Seppure suo figlio è piccolo e lei la figura di accudimento primaria immagino che possa andare ad un asilo nido e lei possa riprendersi degli spazi professionali.
Di queste domande e di tante altre che riguardano la sua vita credo che debba pensare di parlare con uno psicoterapeuta che possa aiutarla a ritrovarsi, a riconoscere chi è e che donna vuole essere. E' sicuramente un suo diritto ma una scelta importante da fare per suo figlio.
Lui starà bene se avrà vicino genitori sufficientemente soddisfatti di se stessi, equilibrati e sereni.
Restando a disposizione, anche online, le faccio i miei migliori auguri per la sua vita.
dott.ssa Raffaella Ramazzotti
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
istruttrice di interventi basati sulla Mindfulness
10 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
dalle sue parole non posso che esprimere la mia vicinanza verso i suoi vissuti, che immagino siano stati impegnativi portare per questo tempo.
Io le rivolgo la mia disponibilità per un consulto online qualora lo ritenesse necessario o utile.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Falconieri Luisa Giada
8 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Koalina,
posso solo immaginare quanto debba essere stato difficile portare avanti da sola questa situazione.
Probabilmente sta vivendo un periodo di deflessione dell'umore; immagino che con queste sue righe ci sia intrinsecamente la volontà di chiedere aiuto e di migliorarsi, non solo per se stessa ma anche per il suo bimbo.
Si conceda il diritto di stare meglio. Sarebbe importante comprendere i vissuti alla base di questo suo malessere, probabilmente connessi al senso di solitudine sorto successivamente alla chiusura dei rapporti con la sua famiglia.
Tuttavia queste sono solo ipotesi e dovrei farle maggiori domande per poterle dare degli spunti di riflessioni efficaci. Quello che le posso dire però è di valutare l'idea di affidarsi ad un professionista che possa guidarla in questo momento delicato
della sua vita, alla scoperta dei suoi vissuti interiori così da riacquisire una nuova prospettiva di equilibrio e benessere che tanto merita.
Resto a disposizione e le auguro il meglio,
Dott.ssa Monteleone (disponibile per terapia online)
8 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Koalina, la maternità cambia la vita di tutte le donne, è un bellissimo evento che, anche se atteso e desiderato, richiede grandi adattamenti nella vita di tutti i giorni, risveglia vecchie paure facendo percepire la neomamma inadeguata ("non sono una brava mamma"). Inoltre da quanto mi sembra di capire, lei è anche sola non potendo contare sul sostegno della sua famiglia che non ha accettato la sua gravidanza e nemmeno il suo compagno. Spesso, la depressione post parto viene trascurata da medici, familiari e dalla diretta interessata che si vergogna a confessare i propri sentimenti contrastanti, lei ha già fatto un primo passo scrivendoci perchè non ne compie un altro rivolgendosi ad una psicologa che la aiuti ad affrontare la solitudine, l'ansia ed il senso di colpa che la assalgono ritrovando la vecchia se stessa?
Resto a disposizione (anche per eventuale terapia online),
un caro saluto,
Dott.ssa Elena Cutillo
8 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima,
lei ha già creato un foro di uscita da questa bolla ed è il desiderio di cambiamento che ha espresso in queste righe.
Le auguro di cuore, grazie all'intraprendenza che ha già dimostrato scrivendoci e anche alla successiva determinazione a iniziare un percorso psicologico, di ritrovare il suo mondo pieno di significato.
8 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara,
dal Suo racconto emerge la sofferenza che prova ma anche il desiderio di ritrovare equilibrio e serenità. Queste spinte verso il benessere sono occasioni. Il fatto stesso che abbia scritto è prova di una forza che la spinge ad azioni funzionali. È bene cavalcare le onde positive per agire a Suo favore e ricostruire, un pezzetto alla volta, il Suo presente, ritrovandosi e anche conoscendosi nuovamente.
7 MAG 2021
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Carissima, La ringrazio di aver scritto, perché cosí facendo é uscita dalla Sua bolla. Continui su questa strada e si dia la possibilità di elaborare tutto ciò che ha vissuto, investendo nuovamente su se stessa, per la Sua serenità, personale e relazionale.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
