Salve cerco di riassumere brevemente il mio problema. Da un anno e mezzo circa ho una relazione con un uomo sposato, uomo che ha disturbi di personalità. Lui ha 40 anni, a 20 anni gli è morta la mamma e una decina di anni dopo anche il padre. Del padre non parla quasi mai ma so che aveva problemi di alcool e ho capito che era un uomo freddo e insensibile. Lui è un uomo che ha scarsissima stima di se stesso e di tutto ciò che fa alimentato da una moglie che ha anch' essa, a mio parere, disturbi tendenti al controllo soprattutto su di lui. Ci sono periodi in cui ha sbalzi d'umore repentini (passa dalla tristezza, all'allegria, alla rabbia) e periodi in cui invece sembra trovare un proprio equilibrio. A me sembra che estremizzi molto le sue emozioni e che non riesca poi a controllarle. La nostra storia è stata fortemente voluta da lui. Mi ha sempre dimostrato il suo amore con gesti che sono lontani da lui per questo non ne dubito. Non ha mai fatto salti mortali per nascondere la nostra storia anzi, come se avesse sempre voluto in qualche modo farlo sapere a tutti. Mi ha sempre detto di volere una vita con me. Poco tempo fa la moglie ha scoperto tutto. Lei ha subito chiamato me ed io le ho dato il confronto che cercava. Premetto che stiamo parlando di una donna molto chiusa, che ha manie di controllo ed è molto attaccata ai soldi. Ho praticamente capito che ormai lei delusa non prova più nulla per il marito ma è suo marito e quindi se lui vuole deve andarsene lui dalla sua casa. Adesso lui è in totale confusione diviso tra la voglia di cominciare una nuova vita e quella del senso di colpa nei confronti dei bambini e di quel matrimonio ormai chiuso da tanto tempo. Questa confusione lo porta ad avere reazioni veramente estreme. Ho capito che non si fida di me io gli ho sempre fatto dei discorsi un pò troppo avanti per lui ed infatti mi ha detto spesso di reputarmi una persona 'facilona'. In questo ho capito che io per lui non sono un porto sicuro, che pensa che potrei lasciarlo ed abbandonarlo. Adesso si è fissato sul mio passato sessuale ( che per problemi miei non ho) andando a farsi storie nella sua mente che non esistono. Nei giorni in cui perde il controllo di se stesso sento proprio che ce l'ha con me riversandomi la sua freddezza. A volte mi dice che devo uscire con le mie amiche ma quando lo faccio puntualmente mi fa sentire in colpa non permettendomi di passare una bella serata, quasi lo sento che taglia tutto e puntualmente il giorno dopo me lo ritrovo arrabbiato. Io così non so proprio come comportarmi. Ormai completamente sfinita ho avuto una crisi di pianto e lì ho visto che lui ha capito di avermi fatto del male e lo vedo proprio in piena crisi di rimorso.
Quello che vi chiedo è come devo fare a fargli capire che ha un problema di personalità e che deve farsi aiutare?
Grazie per la risposta
P. S. in passato è già stato parecchie volte in terapia e quando ne parliamo lo vedo proprio cinico e sfiduciato nei confronti della psicologia.
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15 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 32 persone
Gentile Veronica, lei può invitare il suo compagno a farsi aiutare ma ovviamente deve essere una sua scelta; intanto potrebbe valutare un aiuto per se stessa, per gestire questa situazione non facile e molto complessa.
Dr.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA)
16 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Veronica, comprendo le sue inquietudini. Purtroppo rispondere esaustivamente ad un racconto come il suo richiederebbe giorni di lavoro e non sarebbe neppure utile, perché mancherebbe il confronto. Condivido molto la risposta che ha dato la collega dr.ssa Pisano.
Aggiungerei due semplici considerazioni. La prima è che purtroppo i disturbi di personalità hanno la caratteristica che spesso sfuggono al soggetto. Diventano, in parole semplici, un modo di vivere, una corazza, per dirla in modo schietto. Da questo ne discende che se il suo compagno non si rende conto bene della sua problematica e ancor più non vuole cercare aiuto, lei non può fare molto. Inoltre solo una parte degli psicologi accetta di lavorare sui disturbi di personalità. Molti si limitano ad un lavoro di sostegno, perché non è facile affrontare delle difese molto cristallizzate. Vale una regola base: NON possiamo cambiare gli altri, possiamo aiutarli ma appunto il desiderio deve nascere da loro! Da qui l'eccellente consiglio della collega: si faccia aiutare Lei. Se ritiene questa storia così importante da accettarne gli oneri, si prenda anche del tempo per farsi aiutare. E' probabile che il suo compagno possa modificare e migliorare il suo comportamento se la vede così impegnata. Ma non pensi di cambiarlo imponendogli la sua visione.
16 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Veronica,
in questa situazione complessa le consiglio di pensare in primis a se stessa e al suo star bene.
Il suo compagno certamente avrà bisogno di lavorare su se stesso, ma questo non può e non deve diventare un suo problema. Lei giustamente lo ha consigliato, ora sta solo a lui prendere una decisione.
Lei può decidere di allontanarsi da lui, se il vostro rapporto in questo momento non è soddisfacente e anzi le porta confusione e dolore.
Si concentri su ciò che le piace, provi a non consumare tutte le sue energie per questa storia.
Potrebbe aiutarla lavorare con un professionista, recuperando la sua storia e cercando di ritrovare il suo benessere, le sue energie e capire molto su se stessa.
Lasci al suo compagno la decisione di fare altrettanto, se vorrà stare bene e iniziare un rapporto di scambio sano e soddisfacente con lei.
Buoni Pensieri.
Dott. G. Gramaglia
16 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Veronica,
ahimè non può fare granché se non incoraggiarlo a farsi aiutare; nel frattempo può anche lei chiedere un sostegno a qualcuno per provare a fare qualcosa per sé…
In bocca al lupo!
Cristina Fumi, psicoterapeuta Milano
15 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Veronica,
risulta piuttosto complicato riuscire a convincere il suo partner a iniziare un percorso di psicoterapia se queste sono le condizioni.
Potrebbe provare a proporre una terapia di coppia per tentare di avvicinarsi al tema e migliorare il vostro clima relazionale nella coppia.
Cordialmente,
15 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Veronica,
comprendo la fatica di reggere una relazione così altalenante, tuttavia perdoni la sincerità mi concentrerei maggiormente su me stessa in questo momento. Stare vicino ad una persona così mette duramente alla prova il proprio equilibrio psicologico.
Per fare chiarezza inizierei un percorso personale di consapevolezza, e certamente consiglierei un professionista per questa persona. Purtroppo o per fortuna, non possiamo cambiare gli altri ma solo noi stessi.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa
15 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Veronica,
Non è semplice far capire ad una persona, soprattutto se c'è un rapporto intimo, che ha bisogno di essere aiutato, soprattutto perché nella terapia è fondamentale avere una forte motivazione, altrimenti sarebbe solo un spreco di soldi e di tempo. Ho letto la storia che lei ha descritto, molto intensa e travolgente, tuttavia con dei lati, soprattutto ultimamente, oscuri e che secondo me la fanno molto soffrire, tuttavia non ha mai messo in discussione la relazione. Non deve essere stato semplice l'amante di una persona sposata, che pur amandola non ha mai lasciato la moglie anche dopo la scoperta del tradimento. é sicura di riuscire ad affrontare la situazione ad esempio gli sbalzi di umore del suo compagno, i quali la renderanno confusa, tutto da sola?
Conclude la domanda dicendo di non avere molta fiducia nella terapia, tuttavia ha scelto di scrivere in un portali di soli psicologici, quindi una minima fiducia le è rimasta, forse è stata solo sfortunata. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona, l'aiuterà ad affrontare il momento.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi scriva
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda