Penso di avere una amicizia tossica. Cosa ho sbagliato? Come superarla?
Gentili dottoresse e dottori, ho un'amica che penso sia tossica per me: è una delle prime persone che ho conosciuto all'università e abbiamo legato; tuttavia è da un annetto che provo fastidio quando passiamo del tempo assieme. Premetto che lei sta seguendo un percorso psicologico per bassa autostima, me lo ha confidato. All'apparenza non sembra avere problemi di autostima: ha ottimi voti, ha un ragazzo e molte amicizie, fa tante attività. Ho iniziato a provare insofferenza preparando gli esami insieme: è sempre insicura e dice di non aver studiato abbastanza, poi prende 30 e lode. Idem per la laurea: prima della consegna ha avuto un problema con la tesi ed era disperata perché pensava che non si sarebbe laureata, invece ha ottenuto il massimo dei voti. Recentemente ci siamo un po' allontanate, ma quando ci vediamo "monopolizza" la conversazione per raccontarmi le novità e i problemi della sua vita che sembra più ricca e interessante della mia. Ora frequento altre colleghe e colleghi di università con cui mi trovo meglio che con lei, ma mi sento ingiusta perché è stata lei a presentarmeli; se non l'avessi incontrata non farei parte del gruppo in questione. Anche al liceo mi è capitata una situazione simile: avevo legato con una compagna di classe che poi è caduta nell'anoressia e quando ho iniziato a darle consigli su come uscirne mi ha allontanata e ha spaccato il gruppo di amiche di cui entrambe facevamo parte. Perché attiro queste amicizie? Sbaglio qualcosa? Mia mamma dice che so ascoltare e per questo mi vedono come una confidente. Vorrei superare questo malessere senza ferire la mia amica, come posso fare?