3 APR 2020
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Buongiorno Francesca, di uomini e donne, nel mondo, che adottano comportamenti sbagliati (non è detto che siano anche persone sbagliate per forza) il mondo ne è pieno. Ed è anche vero, come dice lei, che i modi di interfacciarsi relazionalmente sono cambiati molto nel tempo. Ma, tornando a cio' che dicevo prima, questa scissione tra comportamento e persona, secondo me, è importante da capire. Quante volte ci comportiamo in un modo magari automatico, o dettato da alcune circostanze ma che, in realtà, appare chiaro che non ci definisca del tutto? Molto spesso, le assicuro, riguarda tutti noi esseri umani.
Rispetto a quello che ci chiede, non è detto che abbia incontrato solo (magari la maggior parte si) persone sbagliate ma forse, alcune, non sapevano come comportarsi. Interagire con una donna o con un uomo, nel modo migliore ed utile possibile per un inizio di conoscenza, non è affatto scontato. Dipende da molteplici fattori (storia personale, emotività nel presente, condizioni interne ed esterne alla persona, etc ). Aggiungo, lei ci dice che non ha un atteggiamento provocatorio con gli uomini: le ricordo che nessuno di noi, uomini o donne, può controllare tutto ciò che fa e rimanda all'esterno, anche se ha intenzioni molto tranquille, serene e lontanissime dal voler provocare. Questo per dirle che, se incontra 10 uomini che a lei danno il senso di volerci provare sul lato sex (e visto che 10 uomini hanno storie individuali diverse tra loro) la invito a focalizzare la sua attenzione anche su se stessa, anche su minimi particolari ma che, al momento "giusto", potrebbero essere interpretati male o come conviene all'esterno.
Alla fine della fiera, come al solito, le relazioni, anche quelle iniziali, sono (tautologicamente) create, mantenute e rotte da due persone, ognuno con la propria quota di responsabilità (non colpa, sono due concetti molto diversi tra loro). Non vorrei essere frainteso, non sto dicendo che lei provochi gli uomini, ma che, almeno da quello che ha scritto, la sua attenzione si focalizza solo sul loro comportamento, lasciando fuori dalla sue riflessioni (a parte quando, alla fine del suo post si interroga se sia lei sbagliata o gli altri; non la metterei così, ripeto, cioè se una persona sia o meno sbagliata, ma rifletterei sui comportamenti e sulle motivazioni dei comportamenti, visto quanto sia difficile conoscere davvero una persona, soprattutto se si tratta di inizio di scambi relazioni) la sua parte che, volente o nolente, c'è se sta interagendo con un'altra persona (chiunque, uomo, donna, genitori, amici, colleghi, etc.).
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma