perchè non riesco mai a prendere una decisione?

Inviata da Bravehope · 19 set 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Mi trovo in un periodo molto particolare della mia vita e come al solito non riesco mai a prendere una decisone.
Lavoro fuori sede, ed il mio contratto di lavorò terminerà tra circa un mese, mi trovo di fronte ad un bivio, perché non so se ritornare a casa o se rimanere qui. Da una parte so che qui ho più possibilità a livello lavorativo, dall’altra vorrei ritornare a casa, approfittare per riposarmi un po’ e stare con la mia famiglia,passare soprattutto il natale con loro dato che negli ultimi anni sono sempre stata via per motivi di lavoro,so che sto perdendo tempo e momenti preziosi che nessuno mi darà più indietro e probabilmte lo rimpiangerò ma in entrambe le situazioni ci sono pro e conto.
Rimanere qui significa dover cercare una casa, attualmente ho una soluzione con vitto e alloggio, e cercare casa da queste parti non è mai semplice, con gli affitti a prezzi assurdi…più le spese che bisogna dover fronteggiare in inverno per forza di cose mi serve un lavoro ben retribuito…inoltre dovrò prendere una macchina, non posso più rimanere qui senza un mezzo di trasporto indipendente,è utile non solo per eventuali spostamenti casa-lavoro ed orari anche scomodi ma anche per le cose più semplici come andare a fare la spesa e dover comprare delle casse d’acqua.
Inoltre cosa non meno importante rimanere qui significa anche dover fare i conti con la solitudine, non mi è mai pesata particolarmente, ma non so, sarà che sto invecchiando, sarà che dover vivere e lavorare lontano da casa alla lunga non è semplice, e comincia a farsi sentire la mancanza di un posto sicuro, un luogo che si possa definire famiglia, tornare a casa la sera e non avere nessuno con cui parlare, nessuno con cui confidarsi, ridere scherzare o raccontare la tua giornata di lavoro diventa davvero triste…avevo un fidanzato, che mi ha fatto riscoprire quanto fosse bello poter condividere la vita in due, passare le giornate ad aspettarsi e tornare a casa la sera insieme, cenare insieme, ridere e scherzare, confortarsi,svegliarsi la mattina insieme e preparare la colazione l’uno per l’altra avere qualcuno che si prenda cura di te anche quando stai male…e adesso invece non c’è nulla di tutto questo,e mi manca…
Già a giugno mi sono ritrovata in una situazione simile,premesso che mia madre ha avuto dei problemi di salute, sono ritornata a casa per assisterla per circa un mese e mezzo,con un carico di stress emotivoe psicologico non indifferente, e appena si è ripresa ho deciso di ritornare qui,anche perché avevo il ragazzo, e non volevo assolutamente perderlo,volevo provare a vedere se poteva andare tra noi, certo non mi aspettavo che mi avrebbe mollata così presto, dato che solo dopo tre settimane, appena trovato un nuovo lavoro non ha perso tempo a mollarmi in questo posto e a mollarmi definitivamente con la classica scusa del sono impegnato il lavoro, la palestra, devo studiare per il concorso ecc…insomma ho dovuto dire io per lui le cose scomode e toglierlo dall’imbarazzo.
Quindi date tutte queste situazioni poco favorevoli vorrei prendere in considerazione l’idea di ritornare a casa, stare un po’ con i miei e approfittare della disoccupazione per riposarmi un po’ ed investire su me stessa facendo dei corsi di formazione che mi permettano di acquisire nuove conoscenze e competenze da poter sfruttare in abito lavorativo negli aeroporti o nelle ferrovie, ma temo di perdere solo tempo e soldi, perché da me non ci sono corsi interessanti, i soliti corsi triti e ritriti per disoccupati, che francamente non m’interessano e credo anche che non servano a nulla…inoltre, ho davvero tanta paura di non lavorare, non so perché ma il fatto di non avere entrate economiche(intesa come lavoro), anche se dovessi percepire la disoccupazione mi spaventa…non so da un parte ho tanta paura di non riuscire a concludere nulla fermandomi se non quella di perdere tempo e soldi…sarà anche perché penso che tornare a vivere a casa con i miei da una parte possa spegnermi, i miei sono ormai anziani e vivono una vita fatta di solite routine che li portano a vivere tanto tempo dentro casa…io ovviamente li aiuto sia dentro che fuori casa e da una parte temo che per assistere/aiutare loro io tenda un po’ ad ammorbarmi e a mettere da parte la mia vita e i miei obiettivi,sono una persona molto pigra, che tende a farsi condizionare molto dall’ambiente in cui vive, se mi ritrovo in un ambiente poco stimolante so già per certo che tenderò a spegnermi, ad impigrirmi e ad accettare come normalità la vita da casalinga ad assistere gli anziani genitori...io ho bisogno della mia indipendenza, dei miei spazi, della mia autonomia, ed invece mi ritrovo a 33 anni senza un lavoro stabile, senza una casa mia, senza un fidanzato con cui fare progetti di vita insieme, senza vita sociale, dato che anche nella mia terra non ho amici, ne ho sempre avuti pochi, ma poi con il tempo si sa ognuno prende la propria strada, chi mette su famiglia, chi si allontana per lavoro, chi si sposa ecc ed io invece, se mi guardo indietro, nella mia vita non ho costruito nulla…sia chiaro, io amo i miei genitori,mi hanno sempre aiutato e sono sempre pronti a tendermi una mano nei momenti di difficoltà e non li ripagherò mai abbastanza per tutto ciò che hanno fatto per me…ma sento il bisogno di prendere in mano la mia vita anche perché sono consapevole del fatto che un domani,spero il più lontano che sia possibile, i miei genitori non ci saranno più, e a quel punto io cosa farò?
Avevo investito su questo ragazzo, poteva essere un buon punto di partenza, pensavo che potesse aiutarmi a dare un svolta alla mia vita ma purtroppo è sfumato tutto…e adesso mi ritrovo di nuovo da sola in una città che non conosco,senza amici, senza rapporti di alcun tipo, a fare un lavoro che odio e che avevo giurato di non dover fare più…per cosa?per nulla, perché adesso devo ricominciare tutto daccapo e mi ritrovo nella stessa indentica situazione di tre mesi fa…interamente da sola…da sola devo cercare una nuova casa un nuovo lavoro, una macchina…e tutto questo comporterà un carico di stress non indifferente, che non so se ho voglia affrontare di nuovo...l’unica cosa che so è che non riesco a decidere cosa fare,sono tanto stanca di tutto ciò e questa eterna indecisione mi porta via anche quelle poche energie che mi sono rimaste ormai…

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Miglior risposta 21 SET 2024

Gentile Utente,
quello che descrivi è un momento davvero complesso, in cui la tua vita sembra essere attraversata da una serie di conflitti interiori che ti mettono in grande difficoltà nel prendere una decisione. È normale sentirsi così in un momento di transizione importante, soprattutto quando hai molte considerazioni da fare, ognuna con i suoi pro e contro. Voglio innanzitutto rassicurarti sul fatto che è assolutamente comprensibile trovarsi in un limbo di indecisione, soprattutto quando in gioco ci sono aspetti così significativi come il lavoro, la famiglia, la solitudine e il tuo futuro personale.
Se da una parte il rimanere nella città dove lavori ti offre maggiori opportunità professionali e possibilità di crescita, d'altra parte c'è anche il peso della solitudine e delle difficoltà pratiche, come trovare una casa e affrontare le spese legate alla vita in autonomia. La sensazione di solitudine che descrivi è sicuramente un fattore da non sottovalutare: il supporto sociale e umano è essenziale per il nostro benessere, e sentirne la mancanza può rendere tutto più difficile, anche a livello psicologico. Detto questo, però, rimanere potrebbe anche darti l’occasione di investire in nuove opportunità e di creare una tua indipendenza.
Il desiderio di tornare a casa, stare con la famiglia e approfittare di questo tempo per riposarti e riprendere fiato è altrettanto legittimo. Il tempo trascorso con i tuoi cari è prezioso, e se senti che stai "perdendo momenti importanti", ascolta questo sentimento. Tuttavia, come dici, c'è anche il rischio che tornando a casa tu possa sentirti in qualche modo "bloccata", magari sacrificando una parte della tua autonomia e dei tuoi obiettivi personali, soprattutto se il contesto domestico non ti stimola come vorresti. Questo potrebbe alimentare la tua paura di non "costruire nulla", una sensazione che sembra già pesarti molto.
È importante riconoscere che la paura di "perdere tempo" o di "non riuscire a concludere nulla" non è rara, soprattutto quando si considera di prendersi una pausa. A volte, però, concedersi del tempo per riflettere e investire su se stessi, magari attraverso dei corsi o nuove esperienze formative, può rivelarsi estremamente produttivo. Anche se hai dubbi sulla qualità dei corsi disponibili nella tua zona, considera che potresti cercare opzioni online, che ti consentano di continuare a formarti senza dover per forza rinunciare alla tua indipendenza.
Forse, una soluzione potrebbe trovarsi nel mezzo. Potresti pensare di tornare a casa per un periodo limitato, magari fissando degli obiettivi chiari, come riposarti e prendere parte a qualche corso o fare dei piani per il futuro, senza però sentirti "incastrata" lì. Potresti anche utilizzare questo tempo per valutare con calma nuove opportunità lavorative o per riflettere su ciò che desideri veramente per la tua vita, sia a livello personale che professionale.
Il tema della solitudine che hai toccato è molto importante. La fine della relazione e la mancanza di una rete sociale solida ti stanno probabilmente pesando molto, e questo può influenzare la tua capacità di prendere decisioni con lucidità. Non sentirti in colpa per provare questo tipo di mancanza, è umano desiderare compagnia e relazioni significative. Forse, lavorare su questo aspetto della tua vita potrebbe darti una maggiore stabilità emotiva, aiutandoti a sentirti meno sola anche nel prendere decisioni importanti.
In definitiva, nessuna decisione sarà perfetta o priva di sacrifici. Ogni scelta comporterà dei compromessi, ma il punto chiave è cercare di capire quale direzione ti farà sentire più in pace con te stessa nel lungo termine. Il fatto che tu senta il bisogno di indipendenza e di autonomia è un elemento da non trascurare. Ascolta queste esigenze, cerca di trovare un equilibrio tra il bisogno di riposo e quello di crescita personale, e magari parla con qualcuno di cui ti fidi per avere un punto di vista esterno.
Ti auguro tanta forza e chiarezza in questo momento delicato, e ricorda che la tua felicità e il tuo benessere devono sempre rimanere al centro delle tue decisioni.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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1 OTT 2024

Gentile utente,

Ti ringrazio per aver condiviso con noi le tue riflessioni e le tue preoccupazioni. È chiaro che stai vivendo un periodo molto complesso e pieno di incertezze, e voglio dirti che i tuoi sentimenti sono validi e comprensibili. Affrontare una scelta così importante, come quella di rimanere nel tuo attuale lavoro o tornare a casa, può essere fonte di grande stress, soprattutto in un momento in cui hai bisogno di supporto emotivo.

Hai elencato molte preoccupazioni, e vedo che hai già fatto un grande lavoro di introspezione riguardo ai tuoi desideri e alle tue paure. È normale sentirsi sopraffatti da tutte queste opzioni e dal peso delle responsabilità, specialmente quando si è lontani dalla famiglia e da un ambiente di sostegno. La mancanza di relazioni significative può amplificare questo senso di solitudine e difficoltà, come hai descritto.

Voglio invitarti a considerare alcuni punti mentre riflettiamo insieme su questa situazione:
1. Riconoscere i tuoi bisogni: È fondamentale che tu prenda in considerazione le tue esigenze e desideri.
2. Esplorare le tue paure: Hai menzionato la paura di non avere un lavoro e di sentirti bloccata. È importante esplorare queste paure più a fondo. Quali sono le radici di questa preoccupazione? Ci sono modi in cui potresti affrontare il cambiamento, magari sviluppando competenze che potrebbero rivelarsi utili in futuro, anche se non sono immediatamente disponibili a casa?
3. Piccole azioni per il cambiamento: Potresti iniziare a prendere piccole decisioni che ti facciano sentire più in controllo della tua vita, come partecipare a corsi online o esplorare opportunità di lavoro nel tuo campo d’interesse. Anche piccole attività quotidiane possono aiutarti a sentirti più realizzata.
4. Costruire una rete di supporto: Anche se attualmente non hai una rete sociale, considera la possibilità di cercare gruppi o comunità, online o nella tua area, dove puoi connetterti con altre persone che condividono interessi simili. Avere persone con cui confrontarti può alleviare un po’ la sensazione di solitudine.
5. Supporto professionale: Questo è un momento di transizione significativo nella tua vita, e potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Insieme potremmo lavorare sulle tue emozioni, sulle tue paure e sull’indecisione che stai vivendo. Per questo, ti offrirò uno spazio sicuro per esplorare le tue esperienze e i tuoi desideri, aiutandoti a trovare chiarezza e a sviluppare un piano d’azione.

Ti invito a riflettere su tutto ciò che hai scritto e a considerare l’idea di iniziare un percorso insieme. Non sei sola in questo viaggio e possiamo lavorare insieme per aiutarti a trovare la direzione che senti più giusta per te.

Spero di ricevere tue notizie.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Cutrale.

Dott.ssa Sara Cutrale Psicologo a Bergamo

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30 SET 2024

Gentile Bravehope,
È comprensibile sentirsi sopraffatti di fronte a tutte queste scelte e incertezze. La tua situazione è complessa e carica di emozioni, ma c'è un grande margine di miglioramento.

È normale sentirsi confusi quando si è di fronte a un bivio. Da un lato, c'è il desiderio di tornare a casa e riconnettersi con la famiglia, di trovare conforto e riposo. Dall'altro, la possibilità di rimanere e cercare nuove opportunità lavorative può sembrare attraente, anche se comporta sfide e responsabilità.

Prenditi un momento per riflettere su ciò che è davvero importante per te in questo momento. Potresti considerare di fare una lista dei pro e dei contro di entrambe le opzioni, per aiutarti a chiarire i tuoi pensieri. Inoltre, non dimenticare di darti il permesso di sentirti vulnerabile e di esprimere le tue emozioni: è un passo fondamentale per affrontare questa fase.

È comprensibile avere paura di non avere stabilità o di sentirsi isolati, specialmente dopo la fine di una relazione significativa. Ma ricorda che anche se ora tutto sembra buio, ci sono sempre possibilità di ricostruire e creare nuovi legami.
Potresti trovare conforto in corsi o attività che ti interessano, anche se non sembrano perfetti: a volte, le esperienze inaspettate possono portare a connessioni significative.

Resto a disposizione per qualunque domanda,
Cordialmente.
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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25 SET 2024

Gentile Bravehope,
Mi sembra di capire che, quando al tempo ha fatto la scelta di trasferirsi, si è costruita un certo equilibrio, che però, nel tempo, si è destabilizzato, soprattutto con l'evento della chiusura della sua relazione. Inoltre adesso sta sperimentando un forte senso di precarietà e questo, immagino, la faccia sentire fortemente insoddisfatta ad un'età in cui invece vorrebbe avere delle "sicurezze più solide". Per tutte queste ragioni il mio suggerimento è quello di cogliere l'occasione di questa decisione da prendere come opportunità per esplorare con il supporto di un professionista i suoi bisogni, in maniera tale da iniziare a prendere delle scelte volute e consapevoli, che seguano la scia delle sue volontà, piuttosto che essere preda degli eventi esterni.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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23 SET 2024

Gentile Bravehope,
grazie per il suo racconto molto dettagliato, ha descritto una situazione davvero difficile da gestire, posso immaginare la sua difficoltà nel decidere come comportarsi. In questi casi io penso sia importante non avere timore di viversi le paure e le preoccupazioni per provare a capirle sul serio. Io credo che ogni timore abbia una componente concreta, ovviamente senza entrate economiche non si può sopravvivere tutta la vita, ma anche una componente più profonda che è importante da capire, perché una volta capiti i nostri reali timori, è anche più facile fare una sorta di scala di priorità. Forse ha senso chiedersi un po' più spesso di che cosa ha davvero paura in fondo, a livello emotivo, e, successivamente, capire dunque qual è il bisogno a cui dà più importanza. Le faccio i miei migliori auguri per tutto e resto a disposizione, un caro saluto.

Daniele Fossati Psicologo a Chieri

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23 SET 2024

Gentile, la situazione che descrive è sicuramente complessa e la ringrazio per la condivisione.
Partirei dalla considerazione che ogni scelta comporta una perdita, e per questo motivo è inevitabile aver dei pensieri di riflessione su qualsiasi passo si sta compiendo. Il focus attentivo deve essere posto sulle sue risorse, in modo da non rimaner immobilizzata nella sua visione di 'non aver costruito niente'. Proprio per questo, le consiglio una pratica quotidiana in cui, mediante la stesura di un piccolo diario, può porsi degli obiettivi in maniera graduale, individuando anche tutto ciò che ha concluso o che sta portando avanti nel suo percorso.
E' comprensibile che in un mondo richiedente una produttività a volte estremizzata nel contesto lavorativo, possa spaventare l'idea di non avere una posizione lavorativa ben definita. Nonostante questo, comprendo l'esigenza di un'entrata economica per poter provvedere al proprio sostentamento. Le consiglio però di valutare ciò che le accade in maniera riflessiva, limitando i pensieri di sconforto rispetto alla sua indecisione attuale.
La situazione che ha descritto è fortemente connotata da una condizione di stress, dovuta anche alla responsabilità che si è assunta nella gestione delle dinamiche familiari.
E' possibile trovare una soluzione intermedia, ricercando un lavoro che la soddisfi, anche se questo può portarla lontano da casa. Al tempo stesso, può stabilire dei momenti che la porteranno a ritornare a casa per trascorrere del tempo in famiglia.

Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Rimango a disposizione anche online.

Dott.ssa Aurora Valente

Aurora Valente Psicologo a Ferrara

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23 SET 2024

Salve, mi spiace molto per la situazione di smarrimento che sta vivendo poichè comprendo il malessere connesso. Fare delle scelte è sempre complicato poichè ogni scelta comporterà sempre dei costi e dei benefici: valuti Lei quali costi ritiene maggiormente sostenibili e non abbia paura di mettersi in gioco. Talvolta siamo bloccati dalle nostre esperienze negative passate ma dobbiamo rivalutare l'importante del COMPIERE una scelta e non solo giudicarla in base all'ESITO: quest'ultimo, infatti, deriva spesso da variabili che non dipendono da noi ma che possiamo e dobbiamo accettare, magari, chissà, modificando l'approccio e cercandone di ricavare una nuova opportunità per andare avanti.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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23 SET 2024

Capisco che ti trovi in una situazione molto difficile e che prendere una decisione del genere non è affatto semplice. È normale sentirsi sopraffatti quando ci sono così tante variabili da considerare. Vorrei offrirti qualche spunto di riflessione che potrebbe aiutarti a fare chiarezza.

Pro e Contro di Rimanere
Pro:

Opportunità lavorative: Maggiori possibilità di trovare un lavoro ben retribuito.
Indipendenza: Mantenere la tua indipendenza e autonomia.
Nuove esperienze: Possibilità di fare nuove esperienze e conoscere nuove persone.
Contro:

Costi: Affitti elevati e altre spese.
Solitudine: Sentirsi soli e lontani dalla famiglia.
Stress: La necessità di trovare una nuova casa e un mezzo di trasporto.
Pro e Contro di Tornare a Casa
Pro:

Famiglia: Passare del tempo con i tuoi cari e goderti il Natale con loro.
Riposo: Prenderti una pausa e riposarti.
Supporto: Avere il supporto emotivo e pratico della tua famiglia.
Contro:

Opportunità limitate: Meno opportunità lavorative e corsi di formazione interessanti.
Routine: Rischio di cadere in una routine poco stimolante.
Dipendenza: Perdere parte della tua indipendenza e autonomia.
Considerazioni Finali
Bilancio: Cerca di fare un bilancio tra ciò che è più importante per te in questo momento: la carriera o il benessere personale e familiare.
Obiettivi: Rifletti sui tuoi obiettivi a lungo termine e su come ogni opzione potrebbe influenzarli.
Supporto: Non esitare a parlare con amici, familiari o un consulente per ottenere diverse prospettive.
Ricorda che qualsiasi decisione prenderai, sarà quella giusta per te in questo momento. Non esitare a prenderti il tempo necessario per riflettere e ascoltare il tuo cuore.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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21 SET 2024

Gentile utente,

ha delle buone risorse interne per gestire lo stress tuttavia adesso ci sta che per motivi esterni si stia trovando in difficoltà.

Resto disponibile se vorrà intraprendere un percorso per fronteggiare al meglio il periodo che sta attraversando.

Cordiali saluti.

Dottoressa Margherita Romeo

Do

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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21 SET 2024

Gentile utente,
il periodo che sta attraversando è sicuramente molto complesso e comprendo quanto possa essere faticoso sentirsi in un continuo stato di indecisione, specialmente quando ci si trova davanti a scelte così significative per la propria vita. Da ciò che scrive, sembra emergere una sensazione di stallo e di confusione tra il desiderio di autonomia e indipendenza e il timore di restare bloccata in una situazione familiare e personale che non sente più adatta a sé.
Innanzitutto, è importante dare valore al suo bisogno di prendersi cura di se stessa e dei suoi spazi, riconoscendo che la ricerca di equilibrio tra la sfera personale e quella professionale è un percorso che richiede tempo e pazienza. Decidere se tornare a casa o rimanere dove si trova adesso comporta una riflessione profonda su ciò che ritiene prioritario in questo momento della sua vita. Da una parte, il rientro in famiglia può offrirle il sostegno affettivo che le manca e la possibilità di riposarsi, ma potrebbe anche risvegliare il timore di perdere la sua autonomia e la propria direzione. Dall’altra, il restare nella città in cui lavora le presenta sfide logistiche ed emotive che richiedono impegno e sacrifici, soprattutto per quanto riguarda la gestione della solitudine e la ricerca di stabilità.
Mi sembra importante sottolineare che non esiste una scelta "giusta" o "sbagliata", ma piuttosto una scelta consapevole, che può emergere attraverso l’ascolto dei suoi bisogni reali. Si chieda: cosa sento di aver bisogno in questo momento per stare meglio? Quali sono i valori a cui non voglio rinunciare, e quali compromessi posso accettare temporaneamente?
Un’altra dimensione da considerare riguarda il peso emotivo del passato, come l’esperienza dolorosa con il suo ex fidanzato. Talvolta, il rimuginio sugli eventi passati può distoglierci dall’agire nel presente e rallentare la nostra capacità di prendere decisioni con serenità. L’elaborazione di questi vissuti e delle paure legate al futuro può avvenire attraverso un lavoro su di sé, magari intraprendendo un percorso psicologico che la supporti nell’affrontare questo momento di transizione.
Le consiglio di non affrettarsi nelle decisioni, ma di prendersi il tempo per riflettere in modo più sereno su ciò che desidera veramente, mettendo a fuoco i pro e i contro di ogni opzione. Qualsiasi sia la sua scelta, le suggerisco di non viverla come una scelta definitiva o rigida, ma come un passo nel suo percorso di crescita e consapevolezza, che potrà sempre essere rivisto e aggiustato nel tempo.
Rimango a disposizione se avrà bisogno di ulteriori confronti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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21 SET 2024

Buongiorno Signora,
La prima cosa che viene da dire leggendo la sua domanda è che stia sottraendo molta energia a sè stessa mentre racconta in negativo la sua esperienza vissuta. Sicuramente ci sono cose di cui è insoddisfatta come il lavoro, l’assenza di amicizie e, ultimamente, la separazione dal suo legame sentimentale. Tuttavia bisogna pur dire che un percorso di esplorazione delle risorse territoriali in altro luogo che non sia quello natale, lei lo ha già fatto e, possiamo dire, lo sta ancora facendo. Il fatto che non riesca a decidere può dipendere da questa demolizione psicologica che lei sembra operare su quello che fa senza darsi chance e meccanismi di auto rinforzo emotivo. Sicuramente sono assenti relazioni amicali di sostegno che possono essere importanti soprattutto quando ci si trasferisce. Tuttavia lei ha davanti a sé una prateria, metaforicamente parlando, relativamente alla possibilità di fare nuove amicizie e anche alla capacità di riprogrammare una nuova attività lavorativa che le dia soddisfazione. Infatti quando concepisce di voler fare dei corsi di formazione che la abilitino a nuove occupazioni lavorative, lei sta formulando un progetto su di sé. Subito dopo o contemporaneamente però lei demolisce tale progetto dicendo che non ne vale la pena o quant'altro. Questo è il modo in cui non decide autosvalutandosi. Sarebbe opportuno che per la propria vita e la propria capacità di desiderare dei progetti per sè potesse fare un piccolo percorso consulenziale psicologico, per riavviarsi sul cammino e intervenire su certi meccanismi depressivi in azione. Poi una volta rinfrancatasi potrebbe anche affrontare un percorso più strutturato psicoterapeutico.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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20 SET 2024

Gentile utente,
personalmente penso che nel suo caso la decisione da prendere non è difficile perchè se rimanere dove sta le offre maggiori possibilità a livello lavorativo, questo è gia un buon motivo per restare; il lavoro è una priorità e spostarsi ha senso solo in vista di un lavoro meglio retribuito.
Ciò non vuol dire perdere tutti i contatti con la sua famiglia ma, piuttosto, tendere alla propria autonomia prima economica e poi psicologica.
Ovviamente le spese non possono che essere proporzionali alle entrate ed è probabile che inizialmente ci saranno da fare dei sacrifici e delle rinunce.
Certamente la fine della sua relazione sentimentale le ha causato un crollo emotivo e un abbassamento del tono dell'umore per cui sarebbe utile un lavoro di approfondimento in psicoterapia per elaborare questa delusione ma l'attuale solitudine non deve spaventarla perchè bisogna partire dallo stare bene con se stessi (cioè da soli) per potere poi stare bene con il partner senza diventarne dipendente.a s
Pertanto il mio suggerimento è di concentrare adesso, a scadenza di questo contratto, tutte le sue energie per cercare il lavoro per poi dopo prepararsi ad affrontare gli altri problemi che gradualmente troveranno soluzione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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20 SET 2024

Riteniamo sia molto sano da parte sua il desiderio di costruire una relazione e un lavoro stabile , probabilmente il dilemma se tornare o meno a vivere dai suoi genitori la spaventa perché é in un momento di crescita. Le consigliamo un percorso di psicoterapia sistemica relazionale.
Buona serata Dott. Di Monte e dott.sa Anibaldi

Dott. Di Monte - Dott.ssa Anibaldi Psicologo a Senigallia

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20 SET 2024

Buongiorno gentile Utente, ho letto con attenzione il suo messaggio e comprendo quanto sia complessa e carica di emozioni la situazione che sta vivendo. Da un lato ci sono le sue esigenze di indipendenza, il desiderio di costruire una vita stabile e autonoma, dall’altro il legame con la sua famiglia, il bisogno di riposo e l’incertezza rispetto a cosa fare per il suo futuro. È comprensibile che si senta indecisa, dato che entrambe le opzioni presentano vantaggi e svantaggi, e il carico emotivo legato alle sue esperienze recenti amplifica questo conflitto interno.

Vorrei provare a scomporre la situazione in alcuni punti chiave per aiutarla a riflettere su cosa potrebbe darle maggior serenità e chiarezza nel prendere una decisione.

1) Il desiderio di tornare a casa. Ritornare a casa con la famiglia potrebbe rappresentare un momento di ristoro e di recupero emotivo, dopo la fine della sua relazione e le difficoltà vissute sul lavoro. Passare del tempo con i suoi genitori e prendersi cura di sé potrebbe aiutarla a ricaricare le energie. Tuttavia, è importante considerare la sua paura che, vivendo di nuovo con loro, potrebbe sentirsi "spenta" e perdere slancio verso i suoi obiettivi personali. Se decide di tornare, potrebbe essere utile stabilire dei limiti chiari per se stessa, come dedicare del tempo a corsi o attività che la stimolino, anche se non direttamente legati al lavoro.

2) La paura della mancanza di stabilità economica. Capisco che l’idea di non lavorare o di dipendere dalla disoccupazione le crei ansia. Potrebbe essere utile valutare se ci sono opportunità di lavoro nella sua città che, anche se non perfette, le consentano di avere un’entrata e allo stesso tempo di esplorare nuove direzioni, magari legate alla formazione che ha in mente. Considerare opzioni di lavoro part-time o temporaneo potrebbe alleviare la pressione di dover fare una scelta "definitiva" immediata.

3) Il bisogno di indipendenza e spazio personale. È chiaro che la sua autonomia è un valore fondamentale per lei. Il timore di "spegnersi" o di cadere in una routine casalinga è comprensibile, soprattutto se il suo ambiente familiare non la stimola. Riflettere su come potrebbe mantenere la sua indipendenza, anche tornando a casa, potrebbe essere utile. Forse potrebbe trovare un equilibrio tra il supporto alla famiglia e il tempo dedicato a se stessa, che includa attività esterne, nuove esperienze e momenti di crescita personale.

4) La solitudine e il bisogno di connessioni emotive. La fine della sua relazione ha sicuramente amplificato il senso di solitudine che già sentiva lontano da casa. Vivere lontano, senza una rete di supporto sociale, può essere molto duro, soprattutto quando si affrontano momenti di stress. Potrebbe essere il momento di prendersi del tempo per sé, per elaborare queste perdite e ristabilire una connessione con sé stessa prima di cercare nuove relazioni. Anche coltivare nuove amicizie, sia nella sua città attuale che a casa, potrebbe aiutarla a sentirsi meno sola.

5) Il futuro e la paura di "non concludere nulla". La sensazione di non aver costruito nulla o di essere "ferma" è molto comune in momenti di transizione come quello che sta attraversando. È importante però ricordare che ogni fase della vita ha il suo valore, anche se non sembra portare a risultati immediati. Considerare il ritorno a casa come una pausa per riposarsi e riflettere, senza vederlo come un fallimento, potrebbe aiutarla a ridurre la pressione che sente di dover "concludere qualcosa" subito.

In conclusione, mi sento di consigliarle di prendersi del tempo per ascoltare davvero i suoi bisogni più profondi, senza fretta di prendere una decisione definitiva. Forse un periodo a casa potrebbe aiutarla a ritrovare serenità, ma è fondamentale che lei si conceda il diritto di proteggere il suo spazio e la sua indipendenza, anche in quel contesto. Se invece decide di rimanere nella città in cui si trova, potrebbe esplorare alternative di lavoro o di vita più flessibili che non la facciano sentire troppo sotto pressione.

Non esiti a parlare con la sua psicologa di questi temi, perché il supporto professionale può aiutarla a chiarire meglio cosa sente e cosa desidera per il suo futuro.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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20 SET 2024

Buongiorno
Si percepisce perfettamente dalle sue parole quanto questa condizione la stia consumando.
Per come si descriveva all’inizio sembrava fosse più avanti con l’età invece ha soli 33 anni. Certo non è più una ragazzina ma non è l’unica tra i suoi coetanei a dover ripartire.
Ha bisogno di ritrovare un po’ di fiducia in se stessa per potersi sentire sicura nella sua vita. Ora lei si sente sopraffatta dagli eventi e la via d’uscita sembra non esserci. Non si preoccupi perché c’è sempre una soluzione.
Visto che a breve avrà del tempo da dedicare a se stessa data la disoccupazione, perché non investire proprio su di lei? Non si faccia troppe domande sul futuro, ma faccia qualcosa ora per essere più sicura del futuro.
Le consiglio di investire su di lei iniziando un percorso di supporto psicologico volto a rafforzare la sua autostima.
Spero di esserle stata d’aiuto.
Rimango a disposizione

Dott.ssa Bonato Elena Psicologo a Scorzè

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20 SET 2024

Buongiorno,

In merito alla sua questione, potrebbe esserle d’aiuto analizzare i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna scelta. Inoltre, laddove continuasse a trovarsi in difficoltà, le consiglio di contattare un professionista per affrontare le sue problematiche nello specifico. Ad esempio potrebbe esserle utile vedere se sono presenti delle convinzioni errate o delle credenze disfunzionali, che la tengono bloccata, oltre che trovare delle strategie più funzionali che le permettano di affrontare la sua situazione.


Nel caso sia interessata,
Rimango disponibile ad essere contattata.


Dott.ssa Ilaria De Mola.

Dott.ssa Ilaria De Mola Psicologo a Milano

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20 SET 2024

Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi i suoi pensieri. Prendere una decisione non è facile e ne comprendo i dubbi e le paure, sapendo che quella “giusta” potrà diventarla solo dopo averla presa e vissuta consapevolmente!
Forse le potrà essere utile prendere carta e penna, rileggere ciò che ci ha scritto, e mettere nero su bianco i pro e contro delle due situazioni. Fermarsi, osservare ciò che ne esce fuori ed ascoltarsi.
Se si sente “bloccata” , “smarrita”, prenda in considerazione che può farsi aiutare.
Spero di esserle stata utile. Se vuole può contattarmi, anche online.
Le auguro buone cose.
Un caro saluto.
Dr.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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20 SET 2024

Cara utente,
Comprendo perfettamente quanto possa essere stancante e sfidante affrontare un periodo della vita in cui sembra mancare stabilità, sia a livello economico che emotivo e lavorativo.
Tuttavia, a 33 anni, il fatto di essere andata via di casa e aver affrontato queste difficoltà dimostra una grande determinazione e coraggio nonostante gli ostacoli che la vita ti ha messo difronte.
Questi sono aspetti di te che non vanno sottovalutati e che meritano di essere riconosciuti.
Allo stesso tempo, è importante non trascurare la tua sfera emotiva e relazionale, specialmente in questa fase della vita.
Il supporto di nuove amicizie o il recupero di vecchie connessioni può essere essenziale per ritrovare equilibrio e nuove energie.
Dedica del tempo a te stessa per ricaricarti e pianificare il tuo futuro con più serenità.
Resto a disposizione per qualsiasi altra riflessione o bisogno.

Un caro saluto,
Dott.ssa Emma Noviello

Emma Noviello Psicologo a San Martino Valle Caudina

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20 SET 2024

Buongiorno,
Immagino la difficoltà e il senso di confusione che stia vivendo in questo momento: la difficoltà a scegliere può essere dettata anche proprio da uno stato di attivazione emotiva non favorevole.

Scrivere una lista di pro e contro e fare una analisi della stessa può aiutare nella presa di decisioni, tuttavia ritengo che sia ancor più utile comprendere i significati personali e più profondi che attribuisce all'una o l'altra condizione.

Il motivo per cui si sente bloccata potrebbe associarsi a tutta una serie di paure che, con un supporto, potrebbero essere condivise, discusse e analizzate meglio, allo scopo di favorire la sua spinta all'azione.

Il potere della scelta è qualcosa di sempre attivo, motivo per cui nessuna decisione è definibile mai come definitivamente giusta o definitivamente sbagliata; aumentare la capacità di vivere nel presente e farsi meno controllare da pensieri proiettati al futuro è un altro aspetto di lavoro utile.

Resto a disposizione se necessario,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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20 SET 2024

Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile vivere lontano da casa, ma in un ambiente poco di supporto e da soli. Dalle sua parole, infatti mi arriva molto forte il senso di solitudine che lei sperimenta, che sembra sia il prezzo da pagare per la sua indipendenza. Nessuno dovrebbe trovarsi a fare questa scelta. La invito a riflettere su cosa è importante per lei, i suoi valori, i suoi obiettivi di vita magari ripensando a situazioni passate in cui stava bene e si sentiva realizzata. Individuato ció che è importante per lei può procedere a darsi degli obiettivi rispetto alla direzione che vuole che prenda la sua vita. Provi a pensare ad un macro-obiettivo, ad esempio: trovare un lavoro soddisfacente. A lei cosa piace fare? Cosa è importante per lei? Dopodichè può definire dei micro-obiettivi, come: partecipare a dei corsi, fare dei colloqui, iscriversi ad un concorso. Qualora ritenga di avere bisogno di un percorso di supporto per affrontare questo processo, resto disponibile anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Chiara Manna

Dott.ssa Chiara Manna Psicologo a Milano

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20 SET 2024

Prendere decisioni così importanti è sempre molto difficile, soprattutto quando si è lontano dai propri cari ed è finita da poco una relazione; è in questi momenti di solitudine che i pensieri affollano la mente e ci si sente in un vortice. Lei ha scritto di avere 33 anni e di star facendo un lavoro che non le piace e che si era ripromessa di non voler far più; a partire dal suo ampio sfogo traspare un desiderio di parlare, di essere accolta da qualcuno ed è in questi casi che la terapia viene in soccorso, perché dà l'opportunità di prendersi quel giorno a settimana per se stessi e mettere a voce tutti i pensieri e le preoccupazioni che non possono essere o non si vuole ammettere con le persone a noi vicine. Partendo da quello che ha scritto, il mio primo pensiero è stato cosa l'ha portata a partire, quelle motivazioni iniziali ci sono ancora o si sono assopite? e soprattutto per quale motivazione principale è in uno stato di caos, l'assenza di un compagno, di amici, la lontananza dalla famiglia. Quando si va via di casa l'obiettivo è sempre quello di trovare una propria strada e una propria indipendenza, ma non vi è un'età e un tempo giusti ma è sempre qualcosa di personale e riconoscere che le cose si fanno sempre più complicate e non ce la si sta più facendo è importante per poter prendere uno stop dalla vita quotidiana, rimettere in sesto se stessi per poi ripartire con più grinta . Le questioni sono tante, considerando anche la situazione di sua madre e il carico emotivo che si è dovuta accollare ed evidentemente tutte queste cose arrivando insieme e andandosene velocemente insieme le hanno lasciato un vuoto che non riesce a colmare né a concepire. Ed è per questo che è importante in questi momenti fermarsi come dicevo sopra, prendersi quel tempo per sé e capire cos'è la cosa da fare più congeniale a lei, valutando ovviamente i pro e contro, ma sentendo anche la spinta interiore dove la porta, perché al di là di ciò che si dice, che si deve avere un lavoro, una casa, una famiglia, ci sono delle necessità che vanno al di là di queste etichette e allontanandosene si può trovare quella serenità e una maggiore consapevolezza di sé e da lì si può anche capire come avere un compagno sia sicuramente un appoggio, un supporto, ma anche che la base siamo noi e se non si sta bene con se stessi e con quello che si sta facendo, si sta costruendo, il rapporto e i progetti futuri non possono sussistere.

Dott.ssa Emanuela Grosso Psicologo a Salerno

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20 SET 2024

Cara B. grazie innanzitutto per aver condiviso questo pezzo della sua vita .
Dal suo racconto mi viene in mente subito l'immagine di una persona determinata e ambiziosa , che non si accontenta ma cerca il meglio per se e questo lo racconta la storia di questa ragazza che va via da casa , rinuncia ai propri affetti e anche alla propria zona di confort per avere di più. Non è questa una storia di fallimento.
Non mi sembra una persona indecisa che non sa cosa sia giusto per se, ma una persona stanca , giustamente stanca, che vorrebbe un motivo per continuare a combattere per la propria autorealizzazione.
La stanchezza ci offusca la vista e rende il cammino più faticoso ma ci impone anche alla riflessone , quindi è un momento importante .
Il consiglio allora è quello di prendersi un attimo di tempo e un pò di riposo e soprattutto di svago. Si circondi di persone, partecipi ad iniziative , viva la vita e si apra al mondo del piacere e non solo del dovere, e vedrà che tutto il resto verrà da se , insieme alle risposte che cerca.
Cari saluti

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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20 SET 2024

Gentile utente, la difficoltà a prendere una decisione può avere a che fare con diversi aspetti.

Uno di questi é la difficoltà a "pagare il costo" che ogni decisione porta con sé, ovvero quello di rinunciare per forza a qualcos'altro. Ogni scelta comporta anche una perdita.

Un altro aspetto ha a che fare con il rimuginio, e quindi con la tendenza a creare degli scenari futuri temuti, che possono effettivamente paralizzare. Inoltre essendo questi scenari ipotetici e ancora non reali é impossibile trovare una soluzione, perché non esistono, e quindi la nostra mente può perdersi tra le varie possibilità che rimangono astratte.

Infine l'incapacità di scegliere può essere dovuta a una difficoltà a connettersi con i propri valori e i propri scopi, ciò che è importante per sé stessi. Le emozioni e le sensazioni ci danno informazioni importanti e ci possono guidare nella scelta, ma non sempre il messaggio è facile da decifrare.

Un aspetto non esclude l'altro e potrebbero esserci anche altre motivazioni che potrebbero interferire, questi sono solo spunti che potrebbero essere apprendisti con un professionista.
Le auguro il meglio

Dott.ssa Jessica Di Tommaso Psicologo a Fano

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20 SET 2024

Buongiorno,
credo che dividere il suo Nickname tra "coraggio" e "speranza" sia una scelta tutt'altro che casuale.. ad ogni modo questo bivio lavorativo sembra aver scoperchiato il famoso vaso di Pandora, al cui interno troviamo questioni molto più profonde, quali relazioni, rapporto con famiglia d'origine, autostima, partner, solitudine, ecc.. credo che questa non sia la sede opportuna per approfondire questi aspetti, ma le suggerirei un percorso psicologico, se non può permettersene uno in privato, si rivolga al Centro di salute mentale della sua zona. Se vuole, sul mio profilo troverà dei brevi video intitolati "cambiamento di vita" che forse possono aiutarla a fare un minimo di chiarezza.
Le auguro buona fortuna.
Dott. Ludovico Pino

Ludovico Pino Psicologo a Torino

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20 SET 2024

La sua situazione va valutata con molta attenzione.
Capire qual è la scelta giusta non è semplice.

Bisogna valutare i pro e contro di rimanere dove si trova ed i pro e i contro di ritornare a casa

Una staffa che potrebbe aiutarla nella scelta e mettere le cose per iscritto.

Prenda due fogli in uno scrive i propri contro di rimanere dove si trova e nell’altro i pro e contro di tornare a casa.

Mettere le cose per iscritto può aiutare ad avere le idee più chiare per fare una scelta.

Anche parlare con qualcuno, anche uno psicologo, può aiutare a valutare meglio la situazione.
Il confronto con qualcuno può aiutarla prendere in considerazione alcuni dettagli che forse a lei sfuggono.

Quando si deve fare una scelta confrontarsi con qualcuno può aiutare a vedere le cose da un altro punto di vista e decidere ma io cosa fare.

Resto a disposizione, se ha necessità mi contatti.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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