Perché piango spesso?
Salve, sono una studentessa fuorisede e sarei curiosa di sapere perché spesso, fin da quando ancora vivevo con i miei genitori, spesso piangevo inutilmente. Ho manifestato inizialmente queste crisi di pianto nel momento in cui dovevo confrontarmi con i miei genitori (con cui ho comunque un ottimo rapporto, nessun problema né economico né famigliare) i miei parenti oppure avevo dei piani che venivano scombussolati. Da fuorisede (trovandomi a vivere da sola ed entrando in una prima relazione stabile, ormai da due anni) spesso noto che queste crisi sono aumentate.
Le ultime ho notato che si sono manifestate:
1. Nel momento in cui ho dovuto comunicare ai miei genitori la necessità di cambiare corso di studi, nonostante sapessi già che di sicuro per loro non sarebbe stato un problema.
2. Nel momento in cui il mio ragazzo non ha voluto che pubblicassi la prima foto fatta insieme sui social
3. Quando il mio ragazzo ha "litigato" (per dire, ha fatto notare con toni coloriti ad un signore che ci era passato davanti un fila, facendo un po' una scenata) in un locale del centro.
Questi sono tre esempi, a cui possono sommarsene altri di minore rilievo in cui manifesto crisi di pianto, come la prima volta che con il mio compagno mi sono trovata davanti al suo attacco di panico che non voleva farlo muovere di casa, per ogni esame non passato il pianto è assicurato, così come in qualsiasi momento io debba far valere le mie ragioni.
Il problema è che spesso se mi si dice di non piangere, o ripenso al fatto successo, o mi si sottolinea che non debba piangere per cose di così poco conto spesso ricomincio o piango ancora di più.
Spesso tento di trattenerlo, perché mi sento una stupida a piangere per certe scemate, ma quando comincio a sentirlo dentro spesso non c'è niente che possa fermarlo se non allontanarsi dalla situazione e non pensarci più.
Vorrei tanto eliminare questo problema, perché ai miei occhi mi sembra di essere debole a piangere per cose simili e vorrei sapere perché succede.