Buonasera, non so se mi trovo nellw sezione corretta per esporre il mio problema. Sono sposata da 13 anni, vivo in una situazione molto complessa. Mio marito ha gravi problemi, è bipolare e ha un grave disturbo paranoide della personalità. La mia vita con lui è praticamente impossibile, purtroppo le cure sembrano non funzionare per nulla. Io non vorrei abbandonarlo, ma ogni giorno che passa sento più forte la consapevolezza di non riuscire a sostenere questa situazione. Mi guardo allo specchio è vedo una persona stanca e spenta, la vitalità è la gioia di vita che avevo si sta spegnendo e v questa cosa mi fa molto paura. L 'amore verso mio marito si è spento e si è trasformato solo in affetto e senso di responsabilità, non è piu l uomo che ho sposato ma non gliene faccio una colpa. Mi sento divisa a metà tra il senso del dovere di non abbandonarlo, al bisogno di stare bene, di vivere di essere di nuovo serena. Grazie in anticipo per avere ascoltato il mio sfogo buona serata.
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28 GEN 2021
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Mia cara, capisco il suo grande disagio, avete provato a visitare un altro psichiatra? magari cambiando terapia potrebbero attenuarsi le crisi, o quantomeno renderle gestibili.
Capisco che la situazione non è semplice, e che si senta combattuta, tra il restare o lo scappare.
Finito l'amore che le rendeva possibile sopportare, resta solo il disagio di una malattia difficile da controllare.
Ha il dovere di provare un altra terapia, e poi ha il diritto di mettere sulla bilancia le sue priorità, e scegliere il maggior peso.
In bocca al lupo, mia cara,
Dr.ssa Maria Pia Maggio da Palermo
28 GEN 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Vale,
non è facile vivere accanto ad una persona cara con problemi psicologici seri. E molto spesso fa venire voglia di scappare via, per salvare almeno se stessa.
Il suo bisogno di stare bene è del tutto legittimo e sano. E non so se questo stare bene sia compatibile o meno con lo stare bene di suo marito. Per questo mi sembra importante farsi aiutare, da suo marito prima di tutto e da una psicoterapia in secondo luogo.
Renda suo marito partecipe delle sue fatiche e gli chieda il suo contributo per un cambiamento, se mettete insieme le vostre forze potete affrontare le difficoltà con più energia.
Se lui riesce a rendersi disponibile potete iniziare un percorso di psicoterapia di coppia se non riesce può fare un percorso individuale.
In ogni caso le servirà per capire cosa desidera e cosa fare per arrivarci.
Coraggio e un caro saluto,
Dr Katjuscia Manganiello
28 GEN 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Vale,
si tratta di diagnosi importanti e di non facile gestione sia per il paziente sia per i familiari. Il Suo vissuto è perfettamente comprensibile, il peso che porta e allo stesso tempo la responsabilità che si sente addosso. I disturbi mentali non sono certo una colpa, esattamente come non lo sono quelli fisici. Ma non è una colpa nemmeno quello che prova Lei, la voglia di fuggire da questa situazione e il sentirsi bloccata dall'amore che c'era.
Se il marito è seguito presso un Centro di Salute Mentale, può essere che ci siano dei gruppi per i familiari o un qualche tipo di sostegno. Altrimenti Le consiglierei di cercarlo per conto Suo, anche Lei ha diritto di prendersi cura della propria salute.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato