Buongiorno, ho 36 anni e vivo in un posto molto diverso dalla mia città natale da circa 4 anni. Nella mia vita ho sempre avuto qualche problema con il cibo, ho sofferto di bulimia durante l’adolescenza e successivamente di altre forme di disturbi alimentari. Attualmente, nonostante le persone intorno a me mi reputino una ragazza piacente, faccio una fatica tremenda ad accettare il mio corpo e sto ricadendo in meccanismi alimentari disfunzionali. Mi vedo brutta e le persone intorno a me non lo capiscono, e la cosa mi fa sentire sola e incompresa.
Faccio periodi in cui sono molto su di umore e altri in cui mi sento morire.
A marzo ho intrapreso un percorso di psicoterapia con il mio compagno, percorso che poi è diventato individuale perchè non siamo riusciti a trarne beneficio. La mia terapeuta dopo un mio ritardo, nonostante avessi già pagato anticipatamente e mi fossi scusata, ha annullato la seduta e successivamente è scomparsa non dandomi risposta neppure alle scuse e sparendo del tutto. Ho deciso così di cambiare ma non so da dove ripartire e mi sento annientata. So che il problema di base è la mia autostima ma so che il problema è anche la mia relazione con il mio compagno (forse ex, forse no), ma ho una confusione terribile che si ripercuote su molti aspetti: stanchezza cronica, problemi del sonno, emicrania, difficoltà lavorative. Non so proprio come ripartire. Vorrei trovare qualcuno che mi aiuti con gli obiettivi da prefissarmi. Ho contattato due psicoterapeuti ma a questo punto non so come scegliere.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Perla, credo che possa provare a sperimentare con entrambi i terapeuti che ha contattato per verificare con chi si sente più a suo agio, compresa e ascoltata in maniera empatica. Credo che il suo atteggiamento verso il suo corpo e i relativi comportamenti alimentari siano il riflesso dello stato di sofferenza interiore. Non si tratta quindi di confutare il fatto che lei si vede brutta, quanto di accoglierla nella sua sofferenza e di aiutarla a gestire le emozioni negative, nonché di supportare un'immagine positiva di sé.
Ci ha riferito di problematiche con il suo compagno e con la terapeuta che hanno comportato interruzioni dolorose vista la significatività di queste relazioni. Immagino che queste interruzioni siano state accompagnate da conflittualità e critiche al suo indirizzo e ciò può aver determinato in lei un cambiamento in negativo nel modo di vedersi, sia dal punto di vista psicologico che fisico.
Nella terapia è necessario costruire una relazione di aiuto basata sulla fiducia, in cui i feedback del terapeuta sulle conseguenze di eventuali suoi comportamenti vengano vissuti come qualcosa di nutriente seppur critico. Qualcosa mirato ad aiutarla a migliorare il suo modo di relazionarsi senza intaccare la sua autostima e soprattutto senza mai mettere in discussione la relazione.
Serve anche molto equilibrio per, nella circolarità del processo relazionale, identificare i contributi negativi suoi e dei suoi interlocutori che portano alle rotture. Quello che ci ha raccontato della sua terapeuta è abbastanza sconcertante, ma bisognerebbe saperne di più per capire come si è potuti arrivare ad una rottura così drastica.
L'importante è che trovi un terapeuta con cui parlare con calma di tutto e che la sostenga anche nei passaggi più dolorosi e critici.
29 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Perla,
Mi spiace per la delusione, trovare il professionista giusto per noi non è sempre semplice. Mi congratulo con te perché nonostante la fatica rimani costante verso il tuo benessere.
Utilizza l’elemento positivo dei disturbi alimentare, la forte determinazione.
Buona fortuna, scegli il/la terapeuta più adatta a te
Resto a disposizione
Alice Noseda
25 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Perla.
Tu soffri di un disturbo psicologico di tipo traumatico le cui cause sono sepolte nel tuo inconscio e condizionano la tua vita relazionale ed affettiva. Devi solo scegliere lo psicoterapeuta giusto, al tutto il resto deve pensare Lui o Lei. .Per trattare il tipo di disturbo che hai descritto i più indicati solo gli psicoterapeuti ad indirizzo umanistico o analitico esistenziale. Chiedi sempre se è possibile fare un primo incontro gratuito a scopo conoscitivo per decidere. Se ti dicono di no lascia perdere e rivolgiti ad un'altro. Nella scelta poi ascolta il tuo cuore .Esso difficilmente sbaglia. In bocca al lupo
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Perla, dalle tue parole si sente confusione e paura. Mi dispiace per la tua esperienza negativa con la tua terapeuta, spero che questo non abbia minato la tua fiducia verso la psicologia. Purtroppo ci sono sia terapeuti buoni che terapeuti un po' meno buoni, o semplicemente terapeuti che per alcuni vanno bene, ma non per altri. Ora come ora un problema da affrontare sembrerebbe quello di trovare un nuovo professionista che possa aiutarti così da poter a poco a poco occuparti di tutte le altre questioni. Non farti frenare dalle brutte esperienze e prova di nuovo a farti aiutare da un terapeuta se ne senti il bisogno, se poi con lui non ti trovi in sintonia puoi cambiarlo, è un tuo diritto farlo ed è anche una cosa comune provare più di uno psicologo finché non si trova quello giusto per noi. Spero di esserti stato d'aiuto.
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Mi dispiace sentire che stai affrontando una serie di sfide complesse nella tua vita. È positivo che tu stia cercando aiuto e supporto per affrontare questi problemi. Qui ci sono alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero esserti utili:
Priorità della salute mentale: La tua salute mentale è una priorità. È importante che tu cerchi un professionista che possa fornirti il supporto necessario per affrontare i tuoi problemi alimentari, le questioni di autostima e le sfide relazionali.
Scelta di un terapeuta: Quando scegli un terapeuta, cerca qualcuno con esperienza nella gestione dei disturbi alimentari e delle problematiche legate all'autostima. Puoi cercare recensioni online, chiedere raccomandazioni a medici o amici di fiducia, o consultare siti web specializzati nell'aiutarti a trovare un terapeuta adatto alle tue esigenze.
Approccio terapeutico: Ci sono diverse approcci terapeutici che potrebbero aiutarti, come la terapia psicodinamica, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), la terapia dialettico-comportamentale (DBT), la terapia focalizzata sul corpo e molte altre. Parla con il terapeuta potenziale riguardo al loro approccio e come si adatterebbe alle tue necessità.
Prima sessione: La prima sessione con un terapeuta è un'opportunità per valutare se c'è un buon rapporto tra voi. Sentiti libero di fare domande riguardo al loro approccio, alla loro esperienza con i disturbi alimentari e a come intendono affrontare le tue sfide.
Comunicazione: Sii aperta riguardo alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi durante la terapia. Una comunicazione sincera aiuterà il terapeuta a capirti meglio e a guidarti attraverso il processo di guarigione.
Affrontare la confusione relazionale: Se hai dubbi sulla tua relazione, potresti considerare la possibilità di consultare anche un consulente di coppia. Questo potrebbe aiutarti a fare chiarezza sulla situazione e a prendere decisioni informate.
Supporto sociale: Parla con amici o familiari fidati riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue sfide. Avere un supporto sociale solido può fare la differenza.
Stile di vita equilibrato: Cerca di adottare uno stile di vita equilibrato che includa una dieta nutritiva, attività fisica regolare e tecniche di gestione dello stress come la meditazione o il rilassamento.
Flessibilità e pazienza: La guarigione richiede tempo. Sii gentile con te stessa e cerca di essere paziente nel processo.
Seconda opinione: Se non ti senti a tuo agio con un terapeuta o non vedi alcun progresso, è del tutto appropriato cercare una seconda opinione o cercare un nuovo professionista. Inoltre se è come dici, il comportamento della terapeuta è stato scorretto alla fine. La tua salute mentale è importante e meriti di ricevere il supporto giusto.
Ricorda che il percorso può essere difficile, ma cercare aiuto è un passo significativo verso il benessere.
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Perla,
mi dispiace molto della tua deludente esperienza e comprendo che non dev'essere affatto semplice prendere una decisione.
Sono a tua completa disposizione per intraprendere questo viaggio di conoscenza di te stessa, anche online.
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima Perla,
lo dici tu stessa di avere una confusione terribile, e il problema accaduto con la tua psicoterapeuta, purtroppo, deve avere inciso ancora di più sulla tua già bassa autostima e con i tuoi sensi di colpa. Ti sei chiesta sicuramente perché lo abbia fatto e perché ti abbia abbandonato.
Hai certamente bisogno di riordinare le tue idee, partendo dal tuo vissuto. Se in passato (immagino da adolescente) hai già sofferto di bulimia, significa che il tuo rapporto con gli altri (i tuoi genitori, la famiglia, gli amici, il contesto sociale insomma) era già problematico e questo si rendeva evidente nel tuo rapporto con il cibo. Anche il rapporto con il tuo corpo probabilmente ha radici profonde.
L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di cercare un altro psicoterapeuta, con il quale instaurare una buona alleanza terapeutica e ricominciare il percorso.
Ti auguro di vivere una vita serena
dott. Rodolfo Vittori
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Perla,
grazie per aver condiviso il tuo vissuto in questo spazio.
La bassa autostima può rappresentare un fattore di rischio per la ricaduta nei disturbi del comportamento alimentare. In questi disturbi la valutazione che la persona fa di sè è centrale e la stima di sé risente del VALORE che ci si attribuisce e delle COMPETENZE che ci si riconosce, è prezioso per te scoprirle e darle un senso.
Prendersi cura di se stessi è il fondamento di una buona autostima e questo percorso di cura non può che partire da te, solamente ponendoti al centro attraverso un percorso individuale potrai in un secondo momento ampliare lo sguardo ad altri aspetti come quello della tua relazione.
Un lavoro centrato , tra le varie cose, sulla bassa autostima per riconoscere il meccanismo alterato di autovalutazione e modificare la visione negativa di te stessa ti aiuterà a chiarirti e alleviare il tuo senso di confusione.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Perla,
comprendo come il coesistere di diverse difficoltà, relazionali di coppia, con il proprio corpo e con il rapporto con il cibo, possano mandarla in confusione e non le permettano di vedere il percorso migliore da scegliere. Le suggerisco di porre a se stesa prima che ai colleghi, questa domanda: "Che cosa dovrebbe cambiare nella sua vita per dire 'grazie, il percorso terapeutico è concluso'?". Cosa concretamente, praticamente e pragmaticamente dovrebbe essere, funzionare differentemente nella sua vita per ritenersi soddisfatta; più scende nel dettaglio, più sarà chiaro l'obiettivo o la serie di obiettivi che desidera raggiungere.
Con questa risposta, prenda contatto con i colleghi che ha già sentito e valutate insieme come giungere a quegli obiettivi e si lasci guidare nella scelta dalle sue sensazioni di fiducia e affidabilità che il terapeuta le ispira.
Le auguro di raggiungere i suoi obiettivi, nel frattempo la saluto cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Sulla scelta del professionista, è importante conoscere l indirizzo di specializzone, ad es. Se è cognitivo comportamentale, sistemico, transazionale ecc. Ogni specializzazione e importante che sia integrata perché ci forma in base ai suoi assunti. . Secondo me dovresti rivolgerti a terapisti si cognitivi comportamentale. Io ad esempio sono specializzata in analisi transazionale socio cognitiva ad indirizzo integrato.
Per quanto riguarda l immagine che hai del tuo corpo sarebbe opportuno fare una anamsi dettagliata del tuo passato per capire la vera origine di questo dismorfirmo.
Un caro saluto
23 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Perla,
innanzitutto tenga presente che le cause del suo malessere e le ragioni per cui continua a ripresentarsi sono state studiate e ci sono diversi quadri attraverso i quali è possibile fare un lavoro efficace.
Dalla descrizione che lei fa, credo che il lavoro di coppia non sia adatto, ma che sia necessario conoscere bene la sua storia e possibilmente coinvolgere la sua famiglia. Chiaramente sarebbe utile sentirsi a voce per avere altre informazioni e capire quale possa essere l'approccio migliore.
Vorrei solo rassicurarla sul fatto che se lei ha seriamente intenzione di fare un cambiamento, io o altri psicologi, possiamo lavorare con lei per far si che ci riesca.
Le auguro una buona giornata,