relazione serena, ma lui sembra non desiderare una convivenza
Io ho 31 anni e vivo ancora con la mia famiglia, lui 32 e vive da solo a casa sua da 5 anni. Stiamo insieme da un anno e abbiamo una relazione molto serena. Avendo perso mia mamma prematuramente mi sono dedicata alla mia famiglia, ma adesso che sono passati anni e non c’è più bisogno del mio aiuto vivo male da parecchio tempo il fatto di stare ancora lì. Dormo spesso dal mio ragazzo, circa 4 volte alla settimana, a volte di più, e quindi sono io che vado da lui e mai viceversa (per la comodità di essere soli a casa). Lui non ha mai accennato all’ipotesi che io potessi trasferirmi da lui, anche sentendo quanto io non stia più bene a casa mia, e questo un po’ mi ha ferito sia perché non ho visto supporto, sia per la dimostrazione di non pensare a una convivenza con me. Io non voglio assolutamente “infilarmi” a casa di lui, però per quanto stiamo insieme solo da un anno penso che abbiamo un’età in cui non sia necessario aspettare troppo, e andare avanti per la mia strada da sola, e quindi comprare casa da sola, o andare in affitto per conto mio, lo vedo come fare un passo indietro nella nostra relazione, anche perché a quel punto non sarà più lui che aspetta me a casa sua, e quindi essere sempre e solo io che mi sposto, dovrà farlo anche lui, cambieranno le abitudini, e invece che andare avanti insieme e “unire” le nostre vite, le separeremo. Un paio di mesi fa gliene ho parlato, e ho chiesto a lui cosa ne pensasse, specificando che non voglio e non pretendo di avere la casa pronta, ma non ce la faccio ad aspettare ancora sto troppo male, questa è la nostra situazione lui è gia avvantaggiato e siamo una coppia per cui è anche giusto decidere insieme se devo affrontare questa cosa da sola oppure no. Specificando che la decisione, seppur partendo da una mia necessità, dovesse essere presa per il desiderio di vivere insieme e non per assecondare un mio “capriccio”. Lui inizialmente mi ha detto che una convivenza lo spaventa perché ha paura di non sentire di avere i suoi spazi, dopo qualche giorno mi ha detto che ci aveva riflettuto e per lui andava bene iniziare una convivenza, in quanto queste sue paure non dipendono da me perché di me è sicuro, ma da una sua insicurezza, perciò è giusto provare perché solo così queste paure si possono superare. Ero molto contenta della sua risposta, mi ha molto rassicurato e gli ho detto che non doveva essere immediato che con calma avremo organizzato tutto. Poi però il silenzio, non ha più detto nulla né accennato a “omologare” casa sua per due (ad es. prendere l’armadio per me). Non so cosa fare, continuo a percepire che lui non sia pronto, se passiamo molto tempo insieme poi mi trasmette che ha bisogno dei suoi spazi, ho paura che prendendo l’iniziativa e dicendogli che adesso è il momento di fare questo passo in realtà forzo qualcosa che lui non vuole, dall’altra parte lasciar stare e pensare a me senza dire nulla e quindi cercare un altro posto mi fa pensare appunto di fare un passo indietro, ma il suo silenzio e il non aver cercato di fare nulla per dimostrare la sua volontà di voler davvero che io mi trasferisca da lui mi sta facendo male, e non voglio fare nulla che venga inteso come una forzatura, così come continua a farmi male il fatto di vivere nella mia attuale casa, e lui lo sa.