Ricaduta ansia?
Buongiorno, mi chiamo Marialaura ho 26 anni quasi e sono fidanzata da 9 anni.
Negli anni passati ho sofferto di disturbo d'ansia generalizzato con pensieri ossessivi che riguardavano la mia relazione, motivo per il quale sono andata in terapia da una psicologa con indirizzo gestalt.
I dubbi circa la natura e l'autenticità del mio sentimento si susseguivano alimentando sensi di colpa e ansia, chiedendomi se lo amavo, se lo vedevo bello, cosa avrei provato vedendolo o se mi mancasse... ma dopo qualche tempo ne sono uscita e sono riuscita a vivere la mia relazione appieno, anzi meglio di prima.
Ho avuto 2 ricadute e per 2 volte sono andata dalla psicologa e come la prima volta, sono riuscita a risolvere il problema.
Adesso sto avendo un'altra ricaduta: ho riconosciuto lo schema dei pensieri, riconosco che è lo stesso meccanismo ma sono lo stesso andata dalla mia terapista per chiederle aiuto e conferma di ciò.
La ricaduta è stata scatenata da un litigio col mio ragazzo nel quale avendo paura di perderlo, ma allo stesso tempo delusa dal suo modo di gestire il litigio, mi sono chiusa in me stessa anestetizzandomi.
Da li i dubbi hanno iniziato a susseguirsi e quindi ho deciso di andare dalla psicologa che mi ha confermato che si tratta dello stesso problema accompagnato da stanchezza psicologica (sto scrivendo la tesi, ho una situazione familiare strana con un rapporto con mia mamma da sempre conflittuale, infatti fu lei a scatenarmi il primo turbinio di pensieri) e stanchezza dovuta al fatto che vorrei tanto che il rapporto tra me e il mio ragazzo evolvesse in una convivenza siccome lui vive in Emilia Romagna per lavoro e scende una volta al mese ma a causa di problemi economici siamo ancora costretti ad aspettare.
Vorrei chiedere un vostro parere, dato che mi sento molto confusa, in ansia, ho paura.
Questa è la parola, ho paura e mi sento depressa.
Non riesco a provare più emozioni e il sentimento forte che provavo prima di questa ricaduta. Mi sembra di non conoscerlo o riconoscerlo più, non ricordo più i momenti passati insieme.
Inoltre, metto in dubbio la diagnosi della mia psicologa, chiedo costanti rassicurazioni e chissà se anche questo messaggio non sia un'altra richiesta di rassicurazioni.
Questi dubbi e queste sensazioni negative sono insopportabili, non riesco a lasciarmi andare per paura.
Attendendo una vostra risposta, vi porgo i miei più cordiali saluti e vi auguro buon lavoro.