Senso del dovere e felicità, come scegliere?
Buongiorno,
ho oltre quarant'anni, sposata con una figlia e sto vivendo un momento difficile della mia vita a livello familiare e sentimentale. Una relazione extraconiugale, durata alcuni mesi e chiusa già da circa 5, mi ha sconvolto la vita e aperto gli occhi su alcuni suoi aspetti. Un uomo di cui mi sono innamorata, più di quanto credessi: continuo ancora oggi a pensarlo ogni istante, rivivere i momenti passati insieme, ripensare agli errori fatti. Lui mi telefona almeno una volta a settimana ancora, ma non ci vediamo fisicamente: ha deciso lui di chiudere, perché era nato in entrambi un sentimento che, se coltivato, avrebbe messo in crisi il mio matrimonio e il mio amante non era in grado di garantirmi, per una serie di condivisibili motivi, una storia seria a fronte di una famiglia, la mia, distrutta. E' stata una scelta razionale, che agli uomini riesce meglio che a noi donne, e i patti tra noi, fin dall'inizio, erano stati di una storia a termine, ma poi ci siamo fatti coinvolgere più di quanto avremmo dovuto.
Ora che mi manca da morire, mi rendo conto che ha soddisfatto alcuni miei bisogni che adesso, senza di lui, sono tornati ad essere insoddisfatti.
Vivo da moltissimi anni una vita di sacrifici enormi in famiglia, il lavoro di mio marito e altre sue vicende hanno portato serie preoccupazioni e tolto molto spazio alla nostra vita come coppia e come famiglia (abbiamo una figlia di 16). Io ho trovato la fuga nel mio lavoro, che mi ha portato grandi soddisfazioni, e in questa relazione extraconiugale. Quando lo scorso anno mi sono accorta di provare un sentimento per il mio ex amante, ho lanciato l'allarme a mio marito, esplicitandogli il mio bisogno non tanto di attenzioni da parte sua (mi ama, non è questo, e mi sento tanto in colpa per il tradimento), ma di una vita più leggera che non ci costringesse a subire, a tutti noi, enormi sacrifici economici, di tempo, fatica, di vita insieme. Sono una donna forte, non fraintendete, che non si lamenta e se c'è un problema si rimbocca le maniche, ho finora fatto e dato tanto supporto concreto e morale a mio marito, ma vi assicuro che le difficoltà della vita sono state veramente estreme e, sì, molte responsabilità sono senz'altro riconducibili a scelte di mio marito, molte non pienamente condivise con me. Ora mi accorgo di non amarlo più - come si possono amare due uomini? - lui si accorge del mio distacco e ha avuto sospetti seri che ci fosse un altro. Ma sto cercando di andare avanti, spiegare a mio marito quali sono le cose che non vanno e trovare delle soluzioni.
Mi sono accorta, però, che non riesco più a essere felice, a gioire fino in fondo neppure se siamo tutti insieme in famiglia: ci siamo presi alcune giornate da passare insieme, ma la presenza nella mia mente del mio ex amante è assidua, ancora di più ora che lui non mi chiama da venti giorni (è in vacanza, si diverte e mi ha dimenticata? O sa che sono con mio marito tutto il giorno questo periodo?). Ripenso a lui, rivivo i momenti passati di continuo nella mia mente, nostalgia di quel benessere e spensieratezza che mi dava. Non riesco a essere più completa. E' un'infatuazione o innamoramento? E perché, invece di passare, con il tempo e la distanza, la voglia di lui cresce anzichè diminuire?
Non so se sarà mai possibile dare concretamente una piega diversa alla mia vita lato familiare. Non ho mai tradito mio marito, abbiamo sempre avuto un rapporto confidenziale, ma ora non posso dirgli cosa mi sta succedendo, ammettere il mio tradimento causerebbe solo dolore e la fine certa del nostro matrimonio. Dovrei farmi andare una vita che non mi rende più felice? Se a certi problemi concretamente non c'è soluzione, dovrei cercare la mia felicità altrove oppure sacrificarla per il bene della mia famiglia?
Mi sono concessa al mio amante dopo un lungo corteggiamento e un'amicizia durata parecchi mesi, ho detto "faccio questa pazzia per una volta, anche se so che è sbagliato, che finirà e starò male", ma non pensavo mi sconvolgesse così.
Io credo che, arrivata a questo punto, una donna difficilmente torni indietro. Magari non avrò il coraggio di lasciare mio marito ora da sola, magari non tornerò insieme al mio ex amante, ma non credo tornerò ad amare di nuovo mio marito.
Ma la presenza del mio ex amante mi offusca la mente, forse non riesco a essere lucida fino in fondo a causa di questo amore. Allora, come spazzare via un amore impossibile, dimenticarlo, analizzare la realtà e il rapporto con mio marito e avere chiaro il passo giusto da fare?