buongiorno, ho 45 anni e due anni fa mia moglie dopo anni di incompatibilità ha deciso di separarsi. Abbiamo 3 figli, uno di 20, uno 18 e uno 13 anni.
Passata la sofferenza ho conosciuto una ragazza più giovane, ha 29 anni con un figlio suo di 8 anni.
Da qualche mese conviviamo, ma più passa il tempo e più non riesco a relazionarmi con suo figlio e la cosa mi crea stupore perchè ho sempre avuto una pazienza infinita.
Il padre del bambino per di più abita molto lontano e non passa mai del tempo con il bimbo, quindi vengono tolti moltissimi spazi per la coppia (la mia compagna ed io) e pe di più non ho mai interiormente accettato di non avere in casa la presenza costante dei miei tre figli.
Il problema lo ritengo grave anche perchè non riesco più nemmeno a sedermi sul divano se c'è anche il figlio della mia compagna e pure la voce mi infastidisce moltissimo.
Inizialmente non era così, andavamo molto d'accordo, solo che di natura è un bambino che racconta tantissime bugie, a scuola va malissimo e ha avuto molti atteggiamenti di bullismo con ripetuti richiami da parte della scuola. Pian piano è riuscito, diciamo in parole povere, a rendersi veramente antipatico. Anche i miei figli se possono evitare evitano di venirci a trovare perchè nel tempo si è reso antipatico anche a loro......
Sono in difficoltà in quanto percepisco la difficoltà della mia compagna per la situazione che si è creata e pure lei è consapevole di come il bambino si sia reso "insopportabile".
Posso apparire cinico e freddo, ma sono proprio in difficoltà.
Premetto anche che da test neuropsichiatrici sono emersi aspetti di iperattività, deficit dell'attenzione e dislessia !
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15 GIU 2021
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Gentile Daniel,
ritengo per voi importante approfondire che ruolo ha nella vostra coppia l'atteggiamento che entrambi avete notato ovvero che il bambino si sia reso insopportabile. Da quando è iniziato? Chi si preoccupa maggiormente dell'atteggiamento? Chi viene allontanato da questo atteggiamento?
Il consiglio che sento di darle è di valutare di rivolgersi ad un professionista ad orientamento sistemico-relazionale poiché intravedo una componente relazionale nel rendersi insopportabile. Potrebbe esservi utile fare un percorso di coppia per approfondire il perché dell'atteggiamento del bambino e l'effetto che ha su di voi.
Resto a disposizione,
Dr. Matteo Radavelli
10 GIU 2021
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Gentile Daniel, si tratta di bambini particolari e difficili da gestire se non si hanno le conoscenze e il supporto di qualcuno. Sarebbe utile intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa aiutarvi a gestire le situazioni in famigia e conoscere meglio le particolarità del figlio della sua compagna.
Rimango a disposizione e ricevo anche online
Dr. Massimiliano Compagnone
9 GIU 2021
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Buongiorno Daniel, le consiglio di affidarsi ad un professionista che possa aiutarla nel relazionarsi con un bambino che ha delle difficoltà di questo tipo. Si tratta di bambini impegnativi, richiedenti molta attenzione, che esprimono le emozioni e il disagio in modo particolare e tutto questo implica che vi sia una certa sensibilità da parte di chi sta loro intorno. Non è scontato che lei sappia come fare, ma può sempre imparare.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Lombardi
8 GIU 2021
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Buonasera Daniel
Sicuramente un bambino affetto da iperattività deficit dell'attenzione e dislessia è molto impegnativo, necessità di attenzione e spesso suscita nervosismo a chi gli sta intorno, perché tende a non ascoltare, ad essere irrequieto, ha difficoltà a stare fermo, ha una vivacità spiccata, il più delle volte non riesce a portare a termine le cose che sta facendo e questo comporta difficoltà in ambito scolastico e relazionale.
A questo quadro aggiungerei anche una richiesta di attenzione del bambino forse dovuta proprio alla mancanza del padre.
I bambini hanno una sensibilità marcata pertanto se sentono che l'altro è distaccato o si sentono in qualche modo rifiutati tendono a mettere in atto comportamenti provocatori che possono sembrare antipatici, evitanti ecc...
Sicuramente il rapporto di coppia in questo momento viene penalizzato, inoltre stai affrontando un cambiamento notevole nella tua vita e questo non è da sottovalutare poiché completa il quadro attuale della situazione.
8 GIU 2021
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Buongiorno Daniel,
confido nel fatto che il bambino di 8 anni con diagnosi di ADHD e DSA sia seguito a dovere da un collega specializzato nel campo. I bambini a quella età sono l'altoparlante dei problemi familiari: assorbono la negatività e -quando le circostante glielo permettono- la restituiscono sotto forma di disturbi dei più vari. Non so se questo può aiutarla a guardare il piccolo con maggiore comprensione. Non ha colpa per l'oppositività che lo caratterizza ed è un modo di chiedere aiuto.
Le auguro di raggiungere un suo equilibrio e una maggiore serenità familiare.
Resto a disposizione se eventualmente ne dovesse sentire il bisogno.
Dott.ssa Oriana Parisi
Neuropsicologa e Istruttrice Mindfulness MBSR
8 GIU 2021
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Buongiorno Daniel,
forse l'apice del problema è dato dal fatto, come dice lei, che non ha interiorizzato di accettare il fatto non avere in casa la presenza dei suoi figli.
Forse dovrebbe parlarne con la moglie e la compagna e cercare insieme a loro una routine in cui possa vedere i suoi figli, anche al di fuori, del suo nuovo assetto familiare.
Inoltre è difficile in generale relazionarsi con il figlio della sua compagna ma dietro credo che anche lui, con il suo atteggiamento da bullo, stia soffrendo molto.
Non giustifica il fatto di come si comporta con i suoi figli.
Cerchi di passare del tempo con lui o cercare un dialogo anche se difficile, ci provi e non si arrendi.
In bocca al lupo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Margherita Romeo
8 GIU 2021
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Gentile Daniel,
Sicuramente il bambino adesso é il problema che spicca di più ... Bambino che fa di tutto per essere visto ... All'interno delle dinamiche genitoriali tra mamma e figlio forse c'é qualcosa di non chiaro e soprattutto la presenza quasi evanescente di questo padre disturba il bimbo tanto poi da creare problemi all'interno della vostra coppia; andrebbero indagati le problematiche tra la mamma e il bimbo e soprattutto capire se c'è qualcosa tra di voi di non chiaro di non detto che crea disagio
Dott.ssa Daniela Canacari
8 GIU 2021
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Gentilissimo, capisco il suo vissuto. Se dalla valutazione neuropsicologica sono emersi tratti di iperattività, disattenzione e dislessia, il bambino dovrebbe essere aiutato con percorsi specifici. I tratti di disattenzione e dislessia potrebbero spiegare il suo cattivo rendimento scolastico, i comportamenti iperattivi e di impulsività potrebbero spiegare le sue difficoltà relazionali a scuola e con i pari.
Informatevi con la neuropsichiatria della vostra zona se vi sono percorsi per bambini con tratti ADHD, spesso vengono proposti percorsi di coping power, training delle funzioni esecutive, parent training ecc. Informatevi anche se nel privato vi sono centri o professionisti che propongono interventi per ADHD.
Per la dislessia, se siete in possesso di diagnosi e non l'avete consegnata a scuola, vi consiglio di farla protocollare dalla segreteria scolastica, in modo che per il prossimo anno il bambino possa usufruire del Piano Didattico Personalizzato e quindi degli strumenti compensativi e dispensativi utili per il suo profilo, come da legge 170/2010. Informatevi anche se nella vostra zona vi sono cooperative, associazioni o studi che si occupano di metodo di studio per i ragazzi con DSA.
Rimango a disposizione per ulteriore consulenza, anche online.
Cordiali saluti,
dott.ssa Giulia Cerbini
8 GIU 2021
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Caro Daniel,
è una situazione sicuramente difficile da vivere e da gestire.
Da un lato c’è Lei con i Suoi bisogni di uomo, compagno e padre e dall’altro questo bambino che sembra rendere le cose difficili.
È un bambino con una certa problematica che probabilmente esprime a sia volta e a suo modo il disagio per una situazione che non gli va a genio o per cui non ha avuto scelta. Il disagio lo esprime nel modo a lui più conosciuto e probabilmente in maniera disfunzionale (bullismo ecc.).
È necessario un lavoro di comprensione delle dinamiche che alimentano e mantengono quanto riporta, così da poter agire costruttivamente su esse. Potrebbero essere utili delle sedute di supporto psicologico e parent training mirate. Lui è il bambino, non scordi l’importanza che hanno gli adulti nel mostrare la via (in modo adeguato alle Sue caratteristiche).
Le auguro di riuscire presto a trovare le modalità giuste per riequilibrare la situazione verso il benessere di tutti.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (sedute anche online)
8 GIU 2021
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Gentile Daniel
I disturbi del bambino giustificano il suo comportamento, amplificato per la mancata presenza del padre biologico. Poiché questi é assente ll bambino sta chiedendo a lei in quanto sostituto della figura paterna amore e protezione. Il disturbo non permette al bambino di fare una richiesta specifica perciò usa il comportamento per esprimere un bisogno o disagio. Alla diagnosi del bambino di solito vengono usati interventi psicologici sia col bambino che con i genitori, i quali vengono aiutati a capire i comportamenti adeguati da utilizzare in presenza di questi disturbi importanti. Lei è un padre e come tale riuscirà a superare questo conflitto interiore dovuto anche ad una presenza non costante dei suoi figli. Se avesse necessità di un confronto mi rendo disponibile anche on line.