Sono io che non mi capisco?

Buon pomeriggio, onestamente non so da che parte iniziare perché sento un mix di cose e non riesco a venire a capo;

volevo parlarne in questa pagina perché volevo capire il parere di persone che sanno come toccare certi temi e anche perché ho sentito il parere di abbastanza campane nel mio piccolo e tutti concordano sul "Vivere tranquillamente le cose che ti succedono per quello che ti succedono e il resto si vedrà".

Parto dicendo che non ho avuto tantissime esperienze di vita sociale, nel senso che moltissime esperienze che hanno fatto miei coetanei (20/21 anni) a me mancano, penso che questo fattore possa avere influenzato un po' il mio vissuto e la percezione che ho io delle relazioni/eventi che ho/che mi capitano,
sarò prolisso perché vorrei esprimere i miei disagi e le mie ansie, per quanto sia consapevole che questa sezione sia dedita a raccogliere domande, però, come ho detto prima, mi piacerebbe sapere il parere di persone esperte..

Non so se definirla l'origine di tutto questo, perché l'anno scorso ho avuto una rottura di diverse amicizie durate 3 anni circa tutte
nello stesso periodo, ma son sicuro che è uno dei motivi per cui direttamente o indirettamente che sia, al momento non riesco a vivere le relazioni e ad aprirmi sentimentalmente con un'altra persona, qualche mese fa iniziai a sentirmi con una ragazza con la quale stava oggettivamente andando tutto bene, so che il sentimento d'amore si può sviluppare in qualunque momento, però non sono tipo di persona che vuole togliere possibilità perché credo che possa accadere qualunque cosa, così decisi di provare a vedere come sarebbe potuta andare, perché, poteva essere una bella esperienza, il tutto si è sviluppato con lei che è riuscita a sviluppare qualcosa in senso romantico ed io che sentivo una morsa perché mi sentivo in difetto perché più che "lasciarmi andare e vivere il momento", sentivo di rincorrere quello che provava lei, non tanto perché avesse mai fatto qualcosa perché il dialogo e l'attesa c'è sempre stato tra noi, ma perché non riuscivo a provare ciò che lei provava, a ricambiare molto banalmente, così dopo un mese decisi di tagliare perché mi sentivo distrutto e attanagliato da questa cosa, sentendomi terribilmente in colpa perché non ero riuscito in ciò in cui altre persone sarebbero riuscite e perché avevo ferito così lei, non volendo farle del male a lungo termine perché non riuscivo a lasciarmi andare, ho evitato la cosa, ed effettivamente nel corso del rapporto ho notato di avere degli atteggiamenti da evitante-ansioso (ad esempio: sparire per un bel po' di tempo, evitare di parlare lasciando trasparire troppo i miei sentimenti).

Penso che questa cosa mi abbia segnato poiché da allora quando vedo una persona qualsiasi che approccia con me e cerca di aprirsi o di comportarsi in modo dolce, banalmente dicendomi frasi del tipo: "Sei proprio una polpetta."
Io provo disagio e ansia, mi sento mancare il respiro e cerco di evitare la discussione chiudendola quanto prima per evitare che possa ferire qualcun'altro o che possa rimanerci male a mia volta, inoltre come se non bastasse, penso di annoiarmi in fretta delle cose o dei rapporti, sono sempre stato abbastanza timido e introverso, molto per le mie e nel corso del tempo mi sono abituato ed ho trasformato questa cosa nella mia comfort zone, posti tranquilli, poche persone attorno con cui interagire, poco interesse nel mondo esterne (se non nei viaggi, fiere e nelle scoperte di cose che mi possano davvero interessare), quando una cosa vedo che non fila tanto come dovrebbe o semplicemente dopo poco tempo, mi stufo e non so veramente cosa pensare, perché so che questi sono miei difetti che devo affrontare e ci sto provando a più riprese ma al momento ho ottenuto pochi successi, non mi piace stare costantemente con la paura e credo di avere abbastanza prove per poter dire che non siano disagi temporanei dovuti da certi comportamenti o da luoghi, ma che semplicemente io sia in difetto e che ci sia qualcosa di più concreto sotto, mi è stato detto di lasciar perdere persone che non mi piacciono sentimentalmente o semplicemente con cui non senti di avere nulla con cui spartire, però non voglio chiudermi e non dare delle possibilità perché molte volte nascono casualmente l'interesse o i rapporti profondi e dato che sto provando almeno ad avere di nuovo una migliore amica con cui avere una cosa simile, vorrei smettere di pensare negativamente, ricominciare a godermi il momento, lasciarmi andare se si dovesse evolvere in altro modo la situazione, smettere di vedere di cattivo occhio le relazioni romantiche per paura che possano andare male (oltre a quello elencato di sopra), smettere di disinteressarmi/perdere interesse per le cose/persone che mi circondano e stare bene con me stesso;

chiedo scusa perché so che quest'ultima non è una seduta, però volevo delle conferme e il parere di chi sa che siano questo genere di cose, ringrazio per l'attenzione.