Sto diventando apatica e stupida?

Inviata da Clarissa Moro · 25 nov 2020

Buonasera,
Sono una ragazza universitaria di 22 anni e vi scrivo perché è da qualche mese che mi sento completamente inadatta alla vita. Vivo alla giornata e queste senbrano essere completamente monotone o prive di significato. Da poco sono uscita da una brutta relazione con un ragazzo, piena di critiche e manipolazione, e ora mi sento letteralmente vuota e intellettualmente molto più lenta, sia nelle reazioni che nelle risposte verbali. Alle volte confondo le parole o pronuncio frasi senza senso e le persone mi guardano male come fossi stupida e non capisco se sia diventata davvero stupida o se addirittura potrebbe essere dislessia. Faccio fatica a fare ragionamenti complessi e sento di non avere memoria, quasi come fossi un automa. Sto diventando apatica o sono stupida e il mio vecchio ragazzo aveva ragione di chiamarmi tale?
Vi prego, aiutatemi.
Cordiali saluti

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Miglior risposta 25 NOV 2020

Buonasera Clarissa,
quando si esce da una relazione dove le esperienze di umiliazione e mortificazione sono continue si portano ferite a volte anche molto profonde. La nostra autostima viene fortemente minata e non è sufficiente lasciare chi ci ha ferito così tanto, serve ritrovare il proprio equilibrio e andare a curare tutte le cicatrici che ci sono rimaste. Le future esperienze positive che la vita ci riserva e la possibilità di creare nuove relazioni positive sono la base per poter superare questi momenti. La relazione nella quale consiglio di impegnare il maggior sforzo è con se stessa, si merita di concedersi del tempo per ritrovare le sue "parti positive".
Un caro saluto
Dott.ssa Elena Molinelli

Dott.ssa Elena Molinelli Psicologo a Lodi

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26 NOV 2020

Gentile Clarissa,
il mio timore è che lei abbia sempre avuto una autostima piuttosto bassa, e che attualmente sia stata peggiorata dalla relazione avuta con una persona egoista e prevaricante. Se la sua lettura è normale non vedo perché teme di essere dislessica. Piuttosto la mia impressione è che attraversi un periodo di forte depressione. Se è così non indugi e cerchi una/o psicoterapeuta con provata esperienza.
Un cordiale saluto
LT

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Figline Valdarno

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26 NOV 2020

Buongiorno Clarissa, la sua richiesta di aiuto richiede un approfondimento. Sicuramente la relazione passata le ha lasciato un grande dolore e un vuoto enorme dal punto di vista dell'autostima che probabilmente era fragile già un precedenza. Sicuramente le difficoltà che sente un questo momento sono transitorie e con l'aiuto di un professionista ci potra essere un miglioramento! Cerchi di ripartire da lei e di quello che per lei è importante.

Spero di essere stata d'aiuto.
Un caro saluto!
Dr.ssa Elisa Bertilorenzi

Dott.ssa Elisa Bertilorenzi Psicologo a Massa

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26 NOV 2020

Cara Clarissa, uscire da una relazione non è mai semplice, soprattutto per il vuoto che può lasciare a seguito di una separazione. Quello che le posso consigliare in questo momento è di intraprendere un percorso psicologico, attraverso la consultazione di uno specialista, che la possa aiutare a far "ordine" in questo momento della sua vita. Le auguro il meglio
Dr. Nasini Guido

Dr. Nasini Guido Psicologo a Perugia

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26 NOV 2020

Cara Clarissa,
mi colpisce davvero molto tutta questa svalutazione che esprime verso se stessa.
Da ciò che scrive sembra che per lei anche i giudizi e gli sguardi altrui siano importanti, e sembra anche che attraverso di loro giunga conseguentemente a dare un giudizio su di sé, in linea con quello che secondo lei potrebbe essere il loro pensiero.
Sarebbe giusto per lei riuscire a trovare un luogo sicuro, tutto suo, nel quale potersi sentire realmente se stessa, libera dal timore di essere giudicata per quello che è o per quello che fa. Uno spazio di questo tipo può senz’altro ritrovarlo all’interno di una relazione terapeutica, capace di fornire quel contatto empatico, quella comprensione e quell’atmosfera accettante entro i quali poter scavare alla ricerca di se stessi e delle proprie risorse.

Buona fortuna,
Dott.ssa Caterina Berti

Dott.ssa Caterina Berti Psicologo a Torino

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26 NOV 2020

Buongiorno Clarissa,
quello che descrive è reazione normale connessa all'abbandono, alla fine di una relazione. Il suo "rallentamento" che descrive potrebbe essere connesso all'apatia che sta vivendo. Molte volte siamo guidati da una sorta di "pilota automatico": svolgiamo azioni quotidiane senza prestare la giusta attenzione al momento presente, lasciandoci guidare da pensieri rivolti al passato o futuro. Le consiglio un esercizio utile per tutti i giorni: dedichi una parte della giornata (ad esempio, durante la colazione o il pranzo o la cena) in cui si concentra esattamente sul presente, ovvero su quello che sta facendo, facendo caso a tutte le volte in cui viene distratta da pensieri che non sono connessi all'azione che sta svolgendo.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Antonella Bascià

Dott.ssa Antonella Bascià Psicologo a Milano

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26 NOV 2020

Gentile Clarissa,
da una parte un po' di distraibilità, se presente, può essere data anche da pensieri dai contenuti negativi e vissuti spiacevoli. E memorizzando per lo più ciò a cui facciamo attenzione, può derivarne la percezione che memorizziamo meno.
Dall'altra parte facciamo attenzione a ciò che ci interessa, e quando il nostro umore si altera può capitare che i nostri interessi diminuiscano. Ci vuole un po' di tempo per superare la fine di una relazione, e il supporto di un professionista potrebbe esserle utile in questo, oltre che per crearsi una nuova progettualità, ritrovando gradualmente l'interesse per le varie aree.
Potrebbe lavorare inoltre sull'aumento della consapevolezza dei suoi punti forti, e sul miglioramento dell'immagine che ha di sé, insieme alla gestione delle critiche esterne, in modo da diventare più resiliente se dovesse trovare di nuovo nel suo cammino manipolatori e/o cattivi comunicatori, facendosi scivolare addosso le loro parole. A tal proposito, la psicoterapeuta Virginia Satir diceva: "non dobbiamo permettere alle percezioni limitate degli altri di definire chi siamo".
Le faccio tanti auguri
dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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25 NOV 2020

Cara Clarissa, é certo che le esperienze passate influenzano il nostro modo d'essere e di percepirsi, vincolando in maniera negativa l'immagine che abbiamo di noi.
Credo che possa essere utile e necessario per Lei intraprendere un percorso di lavoro su di sé, per elaborare il malessere derivato dalle esperienze passate e che porta dentro, per migliorare e ottimizzare l'immagine che ha di sé e orientarsi in maniera efficace rispetto ai Suoi obiettivi e al Suo benessere.
Le auguro tanta buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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